Liothrips oleae: differenze tra le versioni

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Liothrips oleae
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Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Exopterygota
Subcoorte Neoptera
Superordine Paraneoptera
Sezione Thysanopteroidea
Ordine Thysanoptera
Sottordine Tubilifera
Famiglia Phlaeothripidae
Sottofamiglia Phlaeothripinae
Genere Liothrips
Specie L. oleae
Nomenclatura binomiale
Liothrips oleae

Liothrips oleae è un insetto dell'ordine dei Tisanotteri. L'adulto ha una lunghezza di circa 2-3 mm con il corpo di colore nero brillante e le ali sono frangiate, le forme giovanili dette neanidi sono di colore giallo paglierino e sono molto mobili. Ha apparato boccale pungente succhiante. I primi danni si manifestano sui germogli apicali più teneri, poi passano sui fiori e sui frutti. I danni, spesso considerevoli, sono dovuti alle punture trofiche sia degli adulti che delle neanidi. I germogli colpiti manifestano uno sviluppo stentato e si attorcigliano su se stesse; le foglie assumono forme ad uncino e cadono precocemente; sui fiori l'attacco provoca l'aborto e la colatura; sui frutti si ha la cascola precoce, e delle deformazioni, infossature e maculature brunastre. Inoltre queste punture favoriscono la penetrazione di microrganismi da ferita.

Biologia

L'adulto sverna nelle tipiche screpolature della corteccia delle piante adulte di olivo, nelle lesioni e cicatrici dei tagli delle potature o nel corpo di cocciniglie parassitizzate. Gli adulti escono all'inizio della primavera quando le temperature raggiungono i 15-18 °C, contemporaneamente le femmine ovidepongono fino a trecento uova dalle quali dopo qualche settimana fuoriescono le neanidi che si nutrono delle parti più tenere della pianta. Le neanidi diventate adulte originano una seconda generazione, nel sud Italia, nella metà di giugno, ed una terza tra fine agosto ed inizi di settembre. Di solito autunno svernano gli adulti della terza generazione. Il tripide dell'olivo in particolari condizioni climatiche può compiere anche quattro generazioni generazioni all'anno.

Lotta

Spesso la lotta a questo insetto è stata sottovalutata molti non lo considerano dannoso poiché viene controllato dagli antagonisti entomofagi quali l'Anthocoris nemoralis (rincote) e il tretrastichus gentilei (imenottero) ma è da monitorare attentamente sin dalla prima generazione primaverile. Per quanto riguarda la lotta agronomica le infestazioni possono essere contenute mediante le potature al fine di sfoltire la chioma e di evitare l'insediamento dell'insetto. La lotta chimica si esegue con i seguenti prodotti: - Piretroidi per il metodo biologico, Deltametrina - Metil-paration; - Metonil; - Acefate; - Dimetoato; - Azinfosmetile. La soglia d'intervento è del 10% di germogli infestati nella prima generazione.

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