Corte suprema (Polonia): differenze tra le versioni

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La '''Corte suprema''' (in [[lingua polacca|polacco]]: ''Sąd Najwyższy'') della [[Polonia|Repubblica di Polonia]] giudica avverso le sentenze emesse nei:
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* tribunali generali (quelli di distretto, regionali e di appello). Questi tribunali giudicano in materie civili, penali, di famiglia e nel lavoro.
* tribunali generali (quelli di distretto, regionali e di appello). Questi tribunali giudicano in materie civili, penali, di famiglia e nel lavoro.
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Versione delle 13:34, 1 giu 2017

La Corte suprema (in polacco: Sąd Najwyższy) della Repubblica di Polonia giudica avverso le sentenze emesse nei:

  • tribunali generali (quelli di distretto, regionali e di appello). Questi tribunali giudicano in materie civili, penali, di famiglia e nel lavoro.
  • tribunali militari, che trattano problemi riguardanti reati commessi da soldati in servizio, impiegati civili in unità militari e prigionieri di guerra.

La Corte suprema è l'ultimo grado di appello contro i giudizi dei tribunali inferiori. Approva anche risoluzioni per rendere più chiare le ordinanze legali e per risolvere alcune dispute in casi specifici. La Corte suprema si trova a Varsavia.

Il presidente della Polonia nomina i giudici della Corte suprema per un periodo indefinito; la nomina si svolge su richiesta del Consiglio giudiziario nazionale. Il presidente sceglie anche il capo della Giustizia della Repubblica di Polonia tra i candidati presentati dall'Assemblea generale della Corte suprema. Il capo della Giustizia rimane in carica per sei anni, anche se il compito può essergli tolto dal Sejm su mozione di sfiducia da parte del presidente della Repubblica. L'attuale capo della Giustizia è Lech Gardocki.

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Controllo di autoritàVIAF (EN148302672 · ISNI (EN0000 0001 1016 0882 · GND (DE14821-0 · BNF (FRcb13946289j (data) · J9U (ENHE987007603707105171 · WorldCat Identities (ENviaf-148302672