Giovanni Minoli (Risorgimento): differenze tra le versioni

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'''NOTA importante per i lettori.'''
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Si segnala che questa pagina è fonte di un errore di natura storica in quanto l’identificazione del Giovanni Minoli quale Piccola Vedetta Lombarda del De Amici è frutto di un equivoco da parte degli scrittori del libro “io sono la piccola vedetta lombarda”, infatti tale identificazione è stata attribuita dagli autori al Minoli poichè dalle ricerche da loro eseguite presso gli archivi parrocchiali nei comuni Voghera, Montebello della Battaglie e Genetrello, Giovanni Minoli è l’unico ragazzo che figurava nello stato dei morti del comune di Voghera in quei giorni in cui si combatteva il per risorgimento.
Si segnala che questa pagina è fonte di un errore di natura storica in quanto l’identificazione del Giovanni Minoli quale Piccola Vedetta Lombarda del De Amici è frutto di un equivoco da parte degli scrittori del libro “io sono la piccola vedetta lombarda”, infatti tale identificazione è stata attribuita dagli autori al Minoli poichè dalle ricerche da loro eseguite presso gli archivi parrocchiali nei comuni Voghera, Montebello della Battaglie e Genetrello, Giovanni Minoli è l’unico ragazzo che figurava nello stato dei morti del comune di Voghera nei mesi successivi alla battaglia di Montebello del 20 maggio 1859.


In realtà la piccola vedetta lombarda si chiamava Giuseppe Moroni ed era di Casatisma.
In realtà la piccola vedetta lombarda si chiamava Giuseppe Moroni ed era di Casatisma.

Versione delle 19:39, 11 dic 2016

La piccola vedetta lombarda in una illustrazione del 1896.

Giovanni Minoli (Corana, 23 luglio 1847Voghera, 4 dicembre 1859) meglio noto come «la piccola vedetta lombarda», è un personaggio del risorgimento italiano ricordato in forma romanzata nel libro Cuore di De Amicis, di cui si è scoperta la reale identità solo nel 2009[1].

Biografia

ATTENZIONE SIETE IN PRESENZA DI UN ERRORE

NOTA importante per i lettori.

Si segnala che questa pagina è fonte di un errore di natura storica in quanto l’identificazione del Giovanni Minoli quale Piccola Vedetta Lombarda del De Amici è frutto di un equivoco da parte degli scrittori del libro “io sono la piccola vedetta lombarda”, infatti tale identificazione è stata attribuita dagli autori al Minoli poichè dalle ricerche da loro eseguite presso gli archivi parrocchiali nei comuni Voghera, Montebello della Battaglie e Genetrello, Giovanni Minoli è l’unico ragazzo che figurava nello stato dei morti del comune di Voghera nei mesi successivi alla battaglia di Montebello del 20 maggio 1859.

In realtà la piccola vedetta lombarda si chiamava Giuseppe Moroni ed era di Casatisma.

Il lettore deve sapere che lo  scrittore Edmondo De Amicis spesso si recava a Montebello (ora Montebello della Battaglia) ospite della maestra Luigia Bianco presso parte della villa appartenente alla  famiglia Veniali che ella era solita prendere in affitto; infatti pare proprio che in occasione di uno di questi soggiorni, al romanziere venne l’idea di scrivere il celebre racconto della “Piccola Vedetta Lombarda” che pur avendola ambientata nella Lombardia orientale, la leggenda è plausibile per un analogo fatto realmente accaduto nel vicino comune di CASATISMA;

Dai registri di quella Parrocchia, risulta infatti, che il mattino del 20 maggio 1859, il diciassettenne GIUSEPPE MORONI fu ucciso da soldati austriaci, come specificato in postilla dall’allora Parroco Giacinto Remotti.

L’episodio E’ altresì riportato dal Cav, Pietro Giuria in un suo Libro “Storia aneddotica della occupazione austriaca nella provincia e nei dintorni di Voghera” al capo XIV pag. 91 ed edito dalla  casa editrice italiana di M_. Guigoni; il suddetto libro fu scritto nel 1860 ma pubblicato verso la fine del secolo, il Giuria  ci racconta che il ragazzo si trovava su una pianta di gelso quando fu preso a bersaglio da sei usseri e ucciso mortalmente da uno di essi a colpi di sciabolate.

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Nato da Carlo Antonio e da Carolina Valle[1], rimasto orfano in giovane età, venne accolto come famiglio in un'azienda agricola della campagna di Voghera.

Il 20 maggio 1859, durante le prime fasi della battaglia di Montebello, Minoli salì in cima a un pioppo, posto nelle vicinanze della cascina Scortica[1] ove abitava, allo scopo di fornire informazioni ad un reparto di cavalleggeri dell'esercito sardo in avanscoperta, circa la possibile presenza di reparti austriaci.

Dopo che ebbe comunicato la posizione delle truppe nemiche, il ragazzo fu individuato da queste ultime e centrato al petto da un colpo di fucile austriaco.

Il reparto di cavalleria fece immediato ritorno a Voghera, dov'era insediato il quartier generale franco-sardo del generale Forey, per riferire l'accaduto e accompagnare Minoli in ospedale.

La grave ferita al polmone e la pochezza delle tecniche mediche del tempo, portarono Minoli alla morte dopo sei mesi di sofferenze, nel dicembre 1859, fino all'ultimo giorno vegliato da soldati piemontesi e francesi.

Il pioppo originale

La vicenda venne raccontata dallo scrittore Edmondo de Amicis, con alcune varianti (nel romanzo il ragazzo muore quasi subito mentre nella realtà morì dopo qualche mese; inoltre si legge di un frassino mentre nella realtà si trattava di un pioppo[1][2]), nel libro Cuore e divenne celeberrima, ma fu sempre considerata come frutto della fantasia del romanziere, generato nel quadro dell'imperante retorica risorgimentale che, in quegli anni, pervadeva la letteratura italiana.

Nel 2009 gli storici Fabrizio Bernini e Daniele Salerno hanno portato a termine e pubblicato una minuziosa ricostruzione del fatto, basata sui documenti d'archivio dell'epoca, che conferma la reale esistenza di Giovanni Minoli e la sua tragica fine[1][2].

Il pioppo è tuttora esistente[3][4] (45°00′07.89″N 9°03′42.42″E / 45.002192°N 9.061782°E45.002192; 9.061782).

Note

  1. ^ a b c d e Fabrizio Bernini, Daniele Salerno, Io sono la Piccola Vedetta Lombarda, Cosenza, Falco Editore, 2009.
  2. ^ a b Cuore, dagli archivi il nome della Piccola vedetta lombarda, su milano.repubblica.it, Milano, la Repubblica.it, 12 maggio 2009. URL consultato il 26 dicembre 2014.
  3. ^ L'albero della piccola vedetta lombarda è salvo: rischiava di essere abbattuto, su ilmessaggero.it, Il Messaggero, 30 novembre 2011. URL consultato il 26 dicembre 2014.
  4. ^ Venni Enrico, Salvo (per la seconda volta) l' albero della piccola vedetta, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 22 ottobre 2011. URL consultato il 26 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale in data pre 1/1/2016).

Bibliografia

  • Fabrizio Bernini, Daniele Salerno, Io sono la Piccola Vedetta Lombarda, Falco Editore, Cosenza, 2009. ISBN 978-88-89848-73-9

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