Stefano Bonfanti: differenze tra le versioni

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Si è dedicato, in più di quarant'anni di insegnamento vissuti con grande passione e professionalità, al completamento di un lungo studio su [[Publio Virgilio Marone]], sfociato nella magistrale traduzione in endecasillabi sciolti e nell'approfondito commento della sua opera principale [[Eneide]], studio condotto attraverso tutta la sua vita, in un rapporto affettuoso e diretto con i suoi studenti ai quali comunicava giornalmente le sue riflessioni e le sue "scoperte".
Si è dedicato, in più di quarant'anni di insegnamento vissuti con grande passione e professionalità, al completamento di un lungo studio su [[Publio Virgilio Marone]], sfociato nella magistrale traduzione in endecasillabi sciolti e nell'approfondito commento della sua opera principale [[Eneide]], studio condotto attraverso tutta la sua vita, in un rapporto affettuoso e diretto con i suoi studenti ai quali comunicava giornalmente le sue riflessioni e le sue "scoperte".


La sua traduzione dell'[[Eneide]] (con prefazione di [[Carlo Bo]] e illustrazioni di [[Salvatore Fiume]]) è stata pubblicata nel 1992 dalla Casa editrice Del Drago di Milano nella collana ''Gli Immortali'' (sotto la direzione editoriale di Pierantonio Spizzotin).
La sua traduzione dell'[[Eneide]], arricchita da una prefazione di [[Carlo Bo]] e dalle illustrazioni di [[Salvatore Fiume]]), è stata pubblicata nel 1992 dalla Casa editrice Del Drago di Milano nella collana ''Gli Immortali'' (sotto la direzione editoriale di Pierantonio Spizzotin).


All'iniziativa di alcuni dei suoi più affezionati studenti si deve la prima pubblicazione, nel [[1996]], in tiratura limitata e destinata ad amici, di un'originale operetta del [[XV secolo]] che Bonfanti scovò in una biblioteca, tradusse e pubblicò in edizione critica, salvandolo, in tal modo, dall'oblio: [[Maffeo Vegio]], [[Supplementum Aeneidos]] (''Libro XIII dell'Eneide'') con presentazione di [[Carlo Bo]].
All'iniziativa di alcuni dei suoi più affezionati studenti si deve la prima pubblicazione, nel [[1996]], in tiratura limitata e destinata ad amici, di un'originale operetta del [[XV secolo]] che Bonfanti scovò in una biblioteca, tradusse e pubblicò in edizione critica, salvandolo, in tal modo, dall'oblio: [[Maffeo Vegio]], [[Supplementum Aeneidos]] (''Libro XIII dell'Eneide'') con presentazione di [[Carlo Bo]].

Versione delle 12:03, 3 lug 2016

Stefano Bonfanti (Buenos Aires, 1º gennaio 1910Baselga di Pinè, 26 febbraio 2005) è stato un poeta, letterato e insegnante italiano.

Biografia

È stato letterato e docente di italiano e latino in licei scientifici e classici: Liceo Morgagni a Forlì, Liceo Vittorio Veneto e Liceo Donatelli a Milano.

Si è dedicato, in più di quarant'anni di insegnamento vissuti con grande passione e professionalità, al completamento di un lungo studio su Publio Virgilio Marone, sfociato nella magistrale traduzione in endecasillabi sciolti e nell'approfondito commento della sua opera principale Eneide, studio condotto attraverso tutta la sua vita, in un rapporto affettuoso e diretto con i suoi studenti ai quali comunicava giornalmente le sue riflessioni e le sue "scoperte".

La sua traduzione dell'Eneide, arricchita da una prefazione di Carlo Bo e dalle illustrazioni di Salvatore Fiume), è stata pubblicata nel 1992 dalla Casa editrice Del Drago di Milano nella collana Gli Immortali (sotto la direzione editoriale di Pierantonio Spizzotin).

All'iniziativa di alcuni dei suoi più affezionati studenti si deve la prima pubblicazione, nel 1996, in tiratura limitata e destinata ad amici, di un'originale operetta del XV secolo che Bonfanti scovò in una biblioteca, tradusse e pubblicò in edizione critica, salvandolo, in tal modo, dall'oblio: Maffeo Vegio, Supplementum Aeneidos (Libro XIII dell'Eneide) con presentazione di Carlo Bo.

Successivamente, nel 1997, le stesse versioni dell'Eneide e del libro XIII dell'Eneide di Maffeo Vegio, con relativi commenti e saggi del Bonfanti e prefazioni di Carlo Bo, sono state pubblicate dalla Edizioni San Paolo.

Opere

Controllo di autoritàVIAF (EN36544638 · ISNI (EN0000 0000 6152 4191 · SBN VIAV099404 · BAV 495/308353 · LCCN (ENno98131794 · GND (DE132150778 · WorldCat Identities (ENlccn-no98131794