Nimatullah Kassab Al-Hardini: differenze tra le versioni

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Dal [[1816]] al [[1822]] frequentò la scuola del [[monastero]] dell'[[Ordine Libanese Maronita|Ordine antoniano maronita]] libanese a [[Tannourin]].
Dal [[1816]] al [[1822]] frequentò la scuola del [[monastero]] dell'[[Ordine Libanese Maronita|Ordine antoniano maronita]] libanese a [[Tannourin]].
Nel [[1828]] entrò in [[seminario]] nel [[monastero di Sant'Antonio]] a [[Kozhaya]]; lì scelse di farsi chiamare con il nome ''Nimatullah'' (“Grazia di Dio”).
Nel [[1828]] entrò in [[seminario]] nel [[monastero di Sant'Antonio]] a [[Kozhaya]]; lì scelse di farsi chiamare con il nome ''Nimatullah'' (“Grazia di Dio”).
Dopo aver preso i voti solenni nel [[1830]] fu ordinato [[sacerdote]] a [[Kfifane]], il [[25 dicembre]] [[1833]]. Nel [[1833]] venne nominato dal vescovo [[Simon Zouain]] vicario Patriarcale Maronita.
Dopo aver preso i voti solenni nel [[1830]] fu ordinato [[sacerdote]] a [[Kfifane]], il 25 dicembre [[1833]]. Nel [[1833]] venne nominato dal vescovo [[Simon Zouain]] vicario Patriarcale Maronita.


Dopo essere diventato per tre volte vice superiore dell'[[Ordine Libanese Maronita]] fu insegnante di [[teologia]] al [[seminario]] maggiore ed ebbe anche, tra i suoi numerosi allievi, il [[santo]] [[Libano|libanese]] [[Charbel Makhlouf]].
Dopo essere diventato per tre volte vice superiore dell'[[Ordine Libanese Maronita]] fu insegnante di [[teologia]] al [[seminario]] maggiore ed ebbe anche, tra i suoi numerosi allievi, il [[santo]] [[Libano|libanese]] [[Charbel Makhlouf]].
Passò gran parte dei giorni e delle notti della sua vita in adorazione dell'[[Eucaristia]], alla devozione verso la [[Maria (madre di Gesù)|Vergine Maria]] e alla recita del [[Rosario]]<ref>[http://www.santiebeati.it/dettaglio/91046 Dal profilo sul sito santiebeati.it]</ref><ref>[http://www.vatican.va/news_services/liturgy/saints/ns_lit_doc_20040516_al-hardini_it.html Da profilo sul sito vatican.va]</ref>.
Passò gran parte dei giorni e delle notti della sua vita in adorazione dell'[[Eucaristia]], alla devozione verso la [[Maria (madre di Gesù)|Vergine Maria]] e alla recita del [[Rosario]]<ref>[http://www.santiebeati.it/dettaglio/91046 Dal profilo sul sito santiebeati.it]</ref><ref>[http://www.vatican.va/news_services/liturgy/saints/ns_lit_doc_20040516_al-hardini_it.html Da profilo sul sito vatican.va]</ref>.


Morì di [[polmonite]] il [[14 dicembre]] [[1858]] nel [[monastero]] dei santi [[Cipriano]] e [[Giustino di Nablus|Giustino]] a [[Kfifane]], luogo dove tuttora si trova la tomba del santo.
Morì di [[polmonite]] il 14 dicembre [[1858]] nel [[monastero]] dei santi [[Cipriano]] e [[Giustino di Nablus|Giustino]] a [[Kfifane]], luogo dove tuttora si trova la tomba del santo.


[[Memoria liturgica]] il [[14 dicembre]].
[[Memoria liturgica]] il [[14 dicembre]].

Versione delle 22:38, 29 mag 2016

San Nimattullah Youssef Kassab Al-Hardini
San Nimattullah Youssef Kassab Al-Hardini
 
NascitaBeit Kassab, Hardine, 1808
MorteKfifane, 14 dicembre 1858
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione10 maggio 1998 da Papa Giovanni Paolo II
CanonizzazioneBasilica di San Pietro, 16 maggio 2004 da Papa Giovanni Paolo II
Ricorrenza14 dicembre.
AttributiCappuccio nero, barba nera.

Nimatullah Youssef Kassab Al-Hardini (Beit Kassab, 1808Kfifane, 14 dicembre 1858) fu un monaco e presbitero libanese, proclamato santo da Giovanni Paolo II il 16 maggio 2004.

Biografia

Youssef Kassab nacque ad Hardin, nel Libano centro-settentrionale, nel 1808. Dal 1816 al 1822 frequentò la scuola del monastero dell'Ordine antoniano maronita libanese a Tannourin. Nel 1828 entrò in seminario nel monastero di Sant'Antonio a Kozhaya; lì scelse di farsi chiamare con il nome Nimatullah (“Grazia di Dio”). Dopo aver preso i voti solenni nel 1830 fu ordinato sacerdote a Kfifane, il 25 dicembre 1833. Nel 1833 venne nominato dal vescovo Simon Zouain vicario Patriarcale Maronita.

Dopo essere diventato per tre volte vice superiore dell'Ordine Libanese Maronita fu insegnante di teologia al seminario maggiore ed ebbe anche, tra i suoi numerosi allievi, il santo libanese Charbel Makhlouf. Passò gran parte dei giorni e delle notti della sua vita in adorazione dell'Eucaristia, alla devozione verso la Vergine Maria e alla recita del Rosario[1][2].

Morì di polmonite il 14 dicembre 1858 nel monastero dei santi Cipriano e Giustino a Kfifane, luogo dove tuttora si trova la tomba del santo.

Memoria liturgica il 14 dicembre.

Note

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN75952891 · ISNI (EN0000 0000 6155 0920 · LCCN (ENno99053213 · BNF (FRcb158465404 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no99053213