Filippo Caracciolo: differenze tra le versioni

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Versione delle 12:41, 3 mar 2016

Filippo Caracciolo, 3° Duca di Melito dal 1912, 8° Principe di Castagneto dal 1938 e Patrizio Napoletano (Napoli, 4 marzo 1903Napoli, 16 luglio 1965), è stato un politico e antifascista italiano appartenente alla famiglia di San Francesco Caracciolo. Era il padre di Marella Agnelli Caracciolo di Castagneto e Carlo Caracciolo.

Biografia

Si laurea in scienze politiche e commerciali e nel 1934 assume incarichi diplomatici in Turchia, in Svizzera e a Strasburgo. Durante il congresso di Bari[1], svoltosi nel 1944 dai Comitato di Liberazione Nazionale assume l'incarico di segretario della giunta esecutiva e successivamente ricopre il ruolo di sottosegretario del Ministero degli Interni nel secondo governo di Pietro Badoglio. Enzo Santarelli nel suo libro Mezzogiorno 1943-1944 Uno sbandato nel Regno del Sud racconta come Caracciolo si adoperò per l'ingresso, fino ad allora osteggiato, nel governo Badoglio dei comunisti.

A cavallo del dopoguerra viene nominato segretario del Partito d'Azione[2] Dal 1949 al 1954 è segretario generale aggiunto del Consiglio d'Europa.

Fra la fine del secondo conflitto e l'inizio degli anni '50 in parallelo all'impegno politico assume ruoli inerenti allo sviluppo nazionale e la difesa del patrimonio paesaggistico-culturale: presidente dell'Automobile Club d'Italia dal 1951 al 1965 (e direttore della rivista dell'ACI dal 1948 al 1950), presidente di Italia Nostra, presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA), vicepresidente dell'OTA (Organizzazione del Turismo e dell'Automobile), consigliere ANFIA, e ulteriori incarichi in vari enti e associazioni quali la SARA (società di assicurazioni), la società L'Editrice dell'Automobile, Cofige, Sicreo, Sacop.

È autore anche di opere letterarie. L'assidua partecipazione allo sviluppo del settore automobilistico e del turismo gli fruttò la medaglia d'oro di benemerito della scuola e della cultura.

Opere

  • I canti di ognuno
  • Il passaggio d'Irene
  • I trionfi
  • Il vivaio
  • due pubblicazioni una personale ed una con Sergio Romano Diario di Napoli 1943-1945 Passigli, 1992

Ascendenza

Filippo Caracciolo Padre:
Nicola Caracciolo di Castagneto
Nonno paterno:
Filippo Caracciolo di Castagneto
Bisnonno paterno:
Nicola Caracciolo di Castagneto
Trisnonno paterno:
?
Trisnonna paterna:
?
Bisnonna paterna:
Emanuela Caracciolo di Sant'Eramo
Trisnonno paterno:
Emilia CompagnaGennaro Compagna
Trisnonna paterna:
Giulia Pandola
Nonna paterna:
Meralda Mele Barrese
Bisnonno paterno:
Ippolito Mele Barese
Trisnonno paterno:
?
Trisnonna paterna:
?
Bisnonna paterna:
Elizabeth Lilian Mackworth-Praed
Trisnonno paterno:
Winthrop Mackworth-Praed
Trisnonna paterna:
Helen Bogle
Madre:
Margaret Clarke
Nonno materno:
Charles Corning Clarke
Bisnonno materno:
Charles Clarke
Trisnonno materno:
?
Trisnonna materna:
?
Bisnonna materna:
Melissa Randall
Trisnonno materno:
?
Trisnonna materna:
?
Nonna materna:
Alice Chandler
Bisnonno materno:
Charles Emmet Chandler
Trisnonno materno:
Charles Chandler
Trisnonna materna:
Mary Carol Rickard
Bisnonna materna:
Cordelia Beard
Trisnonno materno:
Alfred Beard
Trisnonna materna:
 ?

Note

  1. ^ lagazzettadelmezzogiorno
  2. ^

    «Dopo il 25 luglio, La Malfa torna in Italia dall'Inghilterra con l'autorevole appoggio del "clan" al suo programma. A Roma vive in casa del principe Filippo Caracciolo (poi suocero di Gianni Agnelli), che già lo ha ospitato clandestinamente in Svizzera.»

    biografia di Ugo La Malfa da ANPI

Voci correlate

Bibliografia

Mireno Berrettini, Gli inglesi, la diplomazia clandestina e l'Italia badogliana. Lo Special Operations Executive e la “missione” di Filippo Caracciolo, in «Nuova Storia Contemporanea», n. 1, a. 2008, p. 31-44.

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN79091370 · ISNI (EN0000 0000 5622 2463 · SBN CUBV047374 · BAV 495/335368 · LCCN (ENnr94011104 · GND (DE119149257 · BNF (FRcb123203397 (data) · J9U (ENHE987007378802405171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr94011104