Musone (Veneto): differenze tra le versioni

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Il torrente '''Musone''' o '''Muson''' è un [[corso d'acqua]] del Veneto.
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== Percorso ==
Nasce da sorgenti poste sui colli a nordest di [[Asolo]] (la principale si trova in comune di [[Maser (Italia)|Maser]]). Dopo aver lambito [[Pagnano (Asolo)|Pagnano]], giunge in pianura e a [[Spineda (Riese Pio X)|Spineda]] accoglie le acque del [[Lastego]]. Procede poi per [[Loria]], [[Poggiana]], [[Castello di Godego]] e [[Villarazzo]]. A [[Castelfranco Veneto]] le sue acque sono incanalate nel [[Muson dei Sassi]].
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== Storia ==
== Storia ==

Versione delle 16:40, 22 dic 2014

Musone
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Veneto
Province  Treviso
ComuniAsolo, Fonte, Riese Pio X, Loria, Castello di Godego, Castelfranco Veneto
Lunghezza19,26 km[1]
NascePagnano
45°48′48.27″N 11°54′28.61″E / 45.813409°N 11.907948°E45.813409; 11.907948
SfociaMuson dei Sassi
45°40′52.78″N 11°54′14.03″E / 45.681329°N 11.903898°E45.681329; 11.903898

Il torrente Musone o Muson è un corso d'acqua del Veneto.

Percorso

Si origina in località Casonetto, nei pressi di Pagnano di Asolo, dall'unione del Muson di Monfumo e del Muson di Castelcucco. Il primo, lungo 6,14 km, nasce in comune di Maser dalla sorgente detta Gorgo del Tinazzo ma scorre prevalentemente in comune di Monfumo; dopo aver ridisceso il versante settentrionale dei colli Asolani, scorre verso sudovest lambendo i piedi della stessa catena. L'altro, di 5,80 km, nasce alle pendici dell'omonimo colle nei pressi di Castelcucco e scorre esclusivamente all'interno di questo comune.

Dopo aver lambito Pagnano, giunge in pianura e a Spineda accoglie le acque del Lastego. Procede poi per Loria, Poggiana, Castello di Godego e Villarazzo. A Castelfranco Veneto le sue acque sono incanalate nel Muson dei Sassi.

Storia

Il Musone era in origine un fiume molto lungo ed ebbe grande influenza sulle civiltà dei territori attraversati. Veniva infatti continuato da quello che oggi è il Muson Vecchio e da qui, attraverso gli attuali Cimetto e canal Salso, raggiungeva la Laguna Veneta. L'idronimo sembra derivare da mosa cioè "luogo pantanoso", con evidente allusione ai ripetuti straripamenti.

Sin dai tempi antichi il Musone fu utilizzato come confine naturale. In epoca romana rappresentò il confine tra l'agro Patavino e l'agro Altinate. Nel Medioevo fu invece uno dei limiti della Marca Trevigiana, come peraltro risulta scritto nell'antico sigillo della città (Monti Musoni Ponto Dominorque Naoni).

Aveva inoltre una certa importanza come via commerciale: sembra che presso l'attuale Crea di Spinea si trovasse uno scalo fluviale[2].

Fu sfruttato anche per fini militari: nel 1370 Francesco da Carrara, signore di Padova, modificò gli argini in modo tale che, in caso di piena, l'acqua sommergesse il territorio di Noale, dove sorgeva un castello legato alla Serenissima. Numerosi furono inoltre i fortilizi difesi dalle acque del fiume (Stigliano, Mirano, Camposampiero).

Il 21 febbraio 1612 il Senato della Serenissima intraprese una serie di opere idrauliche al fine di deviarne le acque dalla Laguna al Brenta con la realizzazione del torrente Muson dei Sassi e la conseguente formazione del Muson Vecchio. I due corsi d'acqua si incrociano a Camposampiero mediante un ponte-canale.

Note

  1. ^ Elenco corsi d'acqua della rete idrografica regionale (PDF), su Piano straordinario triennale interventi di difesa idrogeologica, Regione Veneto. URL consultato il 15 dicembre 2014.
  2. ^ Comune di Spinea - Storia.

Collegamenti esterni