Eantide: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==
Non si sa quasi nulla di Eantide, tranne il nome e la sua inclusione nell'elenco dei sette poeti tragici del [[Canone alessandrino]]<ref>[[Francesco Saverio Quadrio]], ''Della Storia e della Ragione d'ogni poesia: volumi quattro'', Volume 3, Milano: Francesco Agnelli, 1743, Libro I, Capitolo I, p. 33 ([http://books.google.it/books?id=NIhFAAAAcAAJ&pg=PA33&lpg=PA33&dq=eantide Google libri])</ref>. Il suo nome è citato negli [[scolio|scolii]] di [[Efestione (grammatico)|Efestione]] del grammatico bizantino Giorgio Cherobosco<ref>«Choerobosci Exeg». In: ''Hephaest. Encheir.'' ed. Wilhelm Hörschelmann 74, 14ff. (in Studemund-Schöll Anecd. I)</ref> e negli scritti di [[Licofrone]]<ref>Anton Westermann, «Vit. Lycophr.» In: ''Βιογράϕοι, Vitarum scriptores graeci minores, edidit Antonius Westermann'', Brunsvigae: sumptum fecit G. Westermann, 143, 5, 1845</ref>. Eantide è elencato fra i sette poeti tragici poeti tragici del [[Canone alessandrino]] ([[Pleiadi (poeti tragici)|Pleiade]]), assieme ad [[Alessandro Etolo]], [[Filico di Corcira]], [[Licofrone]], [[Omero di Bisanzio]], [[Sositeo]] e [[Sosifane]]. In un'altra lista, i nomi di Eantide e di Sosifane sono sostituiti da quelli di Dionisiade Mallote e di Eufronio Cherronesite, due poeti vissuti nel secolo successivo, all'epoca di [[Tolomeo IV Filopatore]] ([[221 a.C.|221]]-[[204 a.C.]])<ref>[[Augusto Rostagni]], «[http://www.treccani.it/enciclopedia/pleiade_res-b639b954-8bb5-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Enciclopedia-Italiana%29/ PLEIADE]». In: ''[[Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti]]'', Vol. XXVII, Roma: Istituto Treccani, 1935</ref>.
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== Note ==
== Note ==

Versione delle 17:51, 17 mar 2013

Template:Avvisounicode Eantide (in latino: AEantides; greco: Αἰαντίς) è stato un poeta e drammaturgo greco antico del III secolo a.C., elencato fra i sette poeti della Pleiade.

Biografia

Non si sa quasi nulla di Eantide, tranne il nome e la sua inclusione nell'elenco dei sette poeti tragici del Canone alessandrino[1]. Il suo nome è citato negli scolii di Efestione del grammatico bizantino Giorgio Cherobosco[2] e negli scritti di Licofrone[3]. Eantide è elencato fra i sette poeti tragici poeti tragici del Canone alessandrino (Pleiade), assieme ad Alessandro Etolo, Filico di Corcira, Licofrone, Omero di Bisanzio, Sositeo e Sosifane. Si suppone che sia vissuto, come gli altri della Pleiade, ad Alessandria durante il regno di Tolomeo II Filadelfo (284-247 a.C.) il quale cercò di far nascere ad Alessandria agoni teatrali sul modello attico, agoni teatrali, a cui Convennero poeti d'ogni parte, come descrive Teocrito nell'Encomio di Tolonteo (Id., XVII, 112-113)[4]. In un'altra lista, i nomi di Eantide e di Sosifane sono sostituiti da quelli di Dionisiade Mallote e di Eufronio Cherronesite, due poeti vissuti nel secolo successivo, all'epoca di Tolomeo IV Filopatore (221-204 a.C.)[4].

Note

  1. ^ Francesco Saverio Quadrio, Della Storia e della Ragione d'ogni poesia: volumi quattro, Volume 3, Milano: Francesco Agnelli, 1743, Libro I, Capitolo I, p. 33 (Google libri)
  2. ^ «Choerobosci Exeg». In: Hephaest. Encheir. ed. Wilhelm Hörschelmann 74, 14ff. (in Studemund-Schöll Anecd. I)
  3. ^ Anton Westermann, «Vit. Lycophr.» In: Βιογράϕοι, Vitarum scriptores graeci minores, edidit Antonius Westermann, Brunsvigae: sumptum fecit G. Westermann, 143, 5, 1845
  4. ^ a b Augusto Rostagni, «PLEIADE». In: Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti, Vol. XXVII, Roma: Istituto Treccani, 1935

Bibliografia

  • Albrecht Dieterich, «Aiantides 3». In: Paulys Realencyclopädie der classischen Altertumswissenschaft (RE), Vol. I,1, Stuttgart: J.B. Metzlersche, 1893, p. 929.

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