Tempio di Apollo (Cuma): differenze tra le versioni

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==Storia e descrizione==
==Storia e descrizione==
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Il Tempio di Apollo sorge sullo stesso luogo dove in precedenza era stato edificato dai greci, intorno al [[VI secolo a.C.|VI]]-[[V secolo a.C.]]<ref name="Parco">{{cita web|url=http://www.antika.it/001365_cuma-parco-archeologico.html|titolo=Cuma, il parco archeologico|accesso=04-03-2013}}</ref>, un altro tempio, forse dedicato ad [[Era (mitologia)|Era]], come testimoniato dal ritrovamento di materiale votivo, nei pressi di una vicina [[cisterna]]<ref name="Spazio">{{cita web|url=http://spazioinwind.libero.it/popoli_antichi/Magna%20Grecia/Campania/Cuma-apollo.html|titolo=Cenni sul Tempio di Apollo|accesso=04-03-2013}}</ref>; abbandonato quindi durante la dominazione [[Sanniti|sannita]], il tempio fu completamente ricostruito nel periodo romano, in particolare nell'[[Augusto|età augustea]], quando per volere dello stesso [[Imperatore romano|imperatore]] tutti i luoghi ricordati nell'[[Eneide]] vennero restaurati<ref name="Parco"/>: [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] infatti racconta che [[Enea]], fermatosi a Cuma, raggiunse questo tempio, edificato da [[Dedalo]], in quale al suo interno consacrò ad [[Apollo]] le sue ali che gli avevano permesso di fuggire dal [[Labirinto di Cnosso|labirinto]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.pozzuoli.na.it/resources/documents/Beni%20culturali/0068ma.htm|titolo=Il Tempio di Apollo nell'Eneide|accesso=04-03-2013}}</ref>; da questo periodo l'edificio sarà dedicato ad Apollo. Tra il [[VI secolo|VI]] ed l'[[VIII secolo]] il tempio venne trasformato in [[basilica]] [[Cristianesimo|cristiana]], con la conseguente costruzione di un [[fonte battesimale]] e di alcune [[tomba|tombe]] nel [[pavimento residenziale|pavimento]]<ref name="Acropoli"/>: venne quindi abbandonato a seguito dello spopolamento della città di Cuma nel [[XIII secolo]] e ritrovato solamente nel [[1912]], immediatamente identificato tramite un'[[epigrafe]] in [[marmo]] che faceva chiaro riferimento all'Apollo Cumano<ref name="Acropoli"/>.
Il Tempio di Apollo sorge sullo stesso luogo dove in precedenza era stato edificato dai greci, intorno al [[VI secolo a.C.|VI]]-[[V secolo a.C.]]<ref name="Parco">{{cita web|url=http://www.antika.it/001365_cuma-parco-archeologico.html|titolo=Cuma, il parco archeologico|accesso=04-03-2013}}</ref>, un altro tempio, forse dedicato ad [[Era (mitologia)|Era]], come testimoniato dal ritrovamento di materiale votivo, nei pressi di una vicina [[cisterna]]<ref name="Spazio">{{cita web|url=http://spazioinwind.libero.it/popoli_antichi/Magna%20Grecia/Campania/Cuma-apollo.html|titolo=Cenni sul Tempio di Apollo|accesso=04-03-2013}}</ref>; abbandonato quindi durante la dominazione [[Sanniti|sannita]], il tempio fu completamente ricostruito nel periodo romano, in particolare nell'[[Augusto|età augustea]], quando per volere dello stesso [[Imperatore romano|imperatore]] tutti i luoghi ricordati nell'[[Eneide]] vennero restaurati<ref name="Parco"/>: [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] infatti racconta che [[Enea]], fermatosi a Cuma, raggiunse questo tempio, edificato da [[Dedalo]], in quale al suo interno consacrò ad [[Apollo]] le sue ali che gli avevano permesso di fuggire dal [[Labirinto di Cnosso|labirinto]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.pozzuoli.na.it/resources/documents/Beni%20culturali/0068ma.htm|titolo=Il Tempio di Apollo nell'Eneide|accesso=04-03-2013}}</ref>; da questo periodo l'edificio sarà dedicato ad Apollo. Tra il [[VI secolo|VI]] ed l'[[VIII secolo]] il tempio venne trasformato in [[basilica]] [[Cristianesimo|cristiana]], con la conseguente costruzione di un [[fonte battesimale]] e di alcune [[tomba|tombe]] nel [[pavimento residenziale|pavimento]]<ref name="Acropoli"/>: venne quindi abbandonato a seguito dello spopolamento della città di Cuma nel [[XIII secolo]] e ritrovato solamente nel [[1912]], immediatamente identificato tramite un'[[epigrafe]] in [[marmo]] che faceva chiaro riferimento all'Apollo Cumano<ref name="Acropoli"/>.



Versione delle 18:49, 4 mar 2013

Coordinate: 40°50′54.75″N 14°03′12.67″E / 40.848541°N 14.053519°E40.848541; 14.053519
L'ingresso

Il Tempio di Apollo è un tempio greco-romano ritrovato a seguito degli scavi archeologici sull'acropoli dell'antica città di Cuma[1].

Storia e descrizione

L'ingresso

Il Tempio di Apollo sorge sullo stesso luogo dove in precedenza era stato edificato dai greci, intorno al VI-V secolo a.C.[2], un altro tempio, forse dedicato ad Era, come testimoniato dal ritrovamento di materiale votivo, nei pressi di una vicina cisterna[3]; abbandonato quindi durante la dominazione sannita, il tempio fu completamente ricostruito nel periodo romano, in particolare nell'età augustea, quando per volere dello stesso imperatore tutti i luoghi ricordati nell'Eneide vennero restaurati[2]: Virgilio infatti racconta che Enea, fermatosi a Cuma, raggiunse questo tempio, edificato da Dedalo, in quale al suo interno consacrò ad Apollo le sue ali che gli avevano permesso di fuggire dal labirinto[4]; da questo periodo l'edificio sarà dedicato ad Apollo. Tra il VI ed l'VIII secolo il tempio venne trasformato in basilica cristiana, con la conseguente costruzione di un fonte battesimale e di alcune tombe nel pavimento[1]: venne quindi abbandonato a seguito dello spopolamento della città di Cuma nel XIII secolo e ritrovato solamente nel 1912, immediatamente identificato tramite un'epigrafe in marmo che faceva chiaro riferimento all'Apollo Cumano[1].

Il primitivo tempio greco, posto su una naturale terrazza panoramica, aveva un orientamento nord-sud, lo stesso che verrà usato quando verrà utilizzato come basilica cristiana, era periptero in ordine ionico, con sei colonne sul fronte minore e poggiante su uno stereobate[5] in tufo lungo trentaquattro metri e largo diciotto; il tempio di Apollo invece, ormai ridotto ad un rudere, che della precedente struttura riutilizzava lo stereobate, aveva un orientamento est-ovest[1]: il pronao presentava delle colonne doriche, eccetto quelle agli angoli che avevano una particolare forma trilobata[2]: tutte le colonne erano in laterizio rivestite in stucco, che in parte ancora si conserva, poggianti su basi attiche e sormontate da capitelli ionici[3]; la trabeazione, di cui sono stati ritrovati alcuni frammenti, era decorata in terrecotte, raffiguranti elementi zoomorfi ed antropomorfi[3]. La cella, realizzata in opus reticolatum ma di cui non rimane alcun rivestimento murario, misurava ventidue metri di lunghezza e nove di larghezza con ingresso sul lato orientale ornato da due colonne in laterizi: internamente era divisa in tre navate con aperture ai lati intercalati da pilastri in trachite[5] e doveva contenere una grossa statua raffigurante Apollo[3]. La pavimentazione dell'intera struttura era in travertino, mentre nel lato sud della cella era posto il fonte battesimale a forma ottagonale; nelle vicinanze del tempio un ambiente a pianta rettangolare con volta a botte, un thòlos e un cisterna utilizzata probabilmente per raccogliere gli ex voto[1].

Note

  1. ^ a b c d e L'acropoli di Cuma, su archemail.it. URL consultato il 04-03-2013.
  2. ^ a b c Cuma, il parco archeologico, su antika.it. URL consultato il 04-03-2013.
  3. ^ a b c d Cenni sul Tempio di Apollo, su spazioinwind.libero.it. URL consultato il 04-03-2013.
  4. ^ Il Tempio di Apollo nell'Eneide, su comune.pozzuoli.na.it. URL consultato il 04-03-2013.
  5. ^ a b Storia e descrizione del Tempio di Apollo, su sit.provincia.napoli.it. URL consultato il 04-03-2013.

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