Fuga da Sobibor: differenze tra le versioni
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== Trama == |
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Il piano di fuga, ideato dai prigionieri ebrei e attuato grazie alla collaborazione dei detenuti russi, sarebbe dovuto consistere nell'isolare singolarmente ogni [[SS]] e ogni guardia ucraina presente nel campo per poi ucciderla, utilizzando rudimentali attrezzi da lavoro e prelevando dal cadavere le armi da fuoco. |
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Nonostante l'eliminazione di una dozzina di nazisti e di diverse guardie ucraine, il progetto viene scoperto e i detenuti sono costretti a improvvisare una rocambolesca fuga cercando di sfuggire ai colpi di mitra esplosi contro di dalle torrette ed evitando le mine disseminate nel campo. |
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Alla fine dell'evasione ben pochi fuggiaschi riescono a rifugiarsi nelle campagne polacche, lasciandosi alle spalle centinaia di morti. |
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Versione delle 23:21, 27 gen 2013
Paese | Regno Unito |
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Anno | |
Genere | drammatico, guerra |
Durata | 143 min 120 min (versione DVD) |
Crediti | |
Regia | Jack Gold |
Soggetto | Stanislaw Szmajzner, Richard Rashke, Thomas Blatt |
Sceneggiatura | Reginald Rose |
Interpreti e personaggi | |
| |
Fotografia | Ernest Vincze |
Montaggio | Keith Palmer |
Musiche | Georges Delerue |
Scenografia | Allan Starski |
Costumi | Doreen Watkinson |
Produttore | Dennis E. Doty |
Prima visione | |
Fuga da Sobibor è un film per la televisione del 1987 diretto da Jack Gold ed interpretato da Rutger Hauer e Alan Arkin. Si ispira al reale avvenimento storico del 1943 nel quale circa 300 prigionieri ebrei riuscirono a fuggire dal campo di sterminio di Sobibor.
Trama
Il piano di fuga, ideato dai prigionieri ebrei e attuato grazie alla collaborazione dei detenuti russi, sarebbe dovuto consistere nell'isolare singolarmente ogni SS e ogni guardia ucraina presente nel campo per poi ucciderla, utilizzando rudimentali attrezzi da lavoro e prelevando dal cadavere le armi da fuoco.
Nonostante l'eliminazione di una dozzina di nazisti e di diverse guardie ucraine, il progetto viene scoperto e i detenuti sono costretti a improvvisare una rocambolesca fuga cercando di sfuggire ai colpi di mitra esplosi contro di dalle torrette ed evitando le mine disseminate nel campo.
Alla fine dell'evasione ben pochi fuggiaschi riescono a rifugiarsi nelle campagne polacche, lasciandosi alle spalle centinaia di morti.