Antipapa Onorio II: differenze tra le versioni
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Nato nei pressi di Verona da una nobile famiglia di probabile origine [[Germania|tedesca]]: ricoprì la carica di [[cancelliere]] dell'[[Sacro Romano Impero|Impero]] sotto [[Enrico III del Sacro Romano Impero|Enrico III]] e fu [[vescovo]] prima di [[Diocesi di Naumburg|Naumburg]] e poi di [[diocesi di Parma|Parma]]. |
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Alla morte di [[papa Niccolò II]], l'imperatrice [[Agnese di Poitou]], reggente dell'Impero durante la minore età |
Alla morte di [[papa Niccolò II]], l'imperatrice [[Agnese di Poitou]], reggente dell'Impero durante la minore età del figlio [[Enrico IV del Sacro Romano Impero|Enrico]], ricevette una delegazione della nobiltà romana che le chiese di nominare un pontefice ad essa gradito, in particolare contrario alla [[Riforma gregoriana]], sostenuta in questo anche da una delegazione di vescovi lombardi.<ref>John N.D. Kelly, ''Gran Dizionario Illustrato dei Papi'', p. 410</ref> Agnese fece convocare un [[sinodo]] a [[Basilea]] il quale, il [[28 ottobre]] [[1061]], elesse Cadalo al papato col nome di Onorio II, per opporlo al nuovo pontefice, [[papa Alessandro II|Alessandro II]], eletto il [[30 settembre]] dello stesso anno. |
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Per essere consacrato, comunque, Onorio dovette recarsi a [[Roma]] accompagnato da una scorta armata. In vicinanza della città, nel marzo del [[1062]], le sue truppe si scontrarono contro quelle di Alessandro II riuscendo ad avere la meglio e ad impossessarsi del [[Vaticano]] e di [[Basilica di San Pietro in Vaticano|San Pietro]]. Pochi giorni dopo dovette però abbandonare di nuovo la città alla ricerca di rinforzi per poter far fronte al probabile arrivo dei [[Normanni]]. |
Per essere consacrato, comunque, Onorio dovette recarsi a [[Roma]] accompagnato da una scorta armata. In vicinanza della città, nel marzo del [[1062]], le sue truppe si scontrarono contro quelle di Alessandro II riuscendo ad avere la meglio e ad impossessarsi del [[Vaticano]] e di [[Basilica di San Pietro in Vaticano|San Pietro]]. Pochi giorni dopo dovette però abbandonare di nuovo la città alla ricerca di rinforzi per poter far fronte al probabile arrivo dei [[Normanni]]. |
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Nel frattempo Goffredo I [[elenco dei Signori di Toscana|duca di Toscana]] si propose come mediatore tra le fazioni, inducendo entrambi i contendenti ad allontanarsi da Roma in attesa che la questione della legittimità delle elezioni venisse risolta dal parlamento di [[Augusta (Germania)|Augusta]]. In Germania, però, era in atto la "Congiura dei Principi" guidata dall'[[Arcidiocesi di Colonia|arcivescovo di Colonia]] [[Annone II di Colonia|Annone]], che aveva esautorato dalla reggenza l'imperatrice Agnese ed aveva preso sotto la propria tutela il giovane Enrico IV. Annone convocò il Parlamento ed indisse l'istruttoria che venne eseguita da suo nipote, il vescovo Burcardo II di Halberstadt, che dichiarò regolare l'elezione di Alessandro II. Quest'ultimo, senza nemmeno attendere il pronunciamento definitivo del Parlamento, s'insediò a Roma e ricompensò Burcardo col titolo di [[arcivescovo]] e Annone con il [[cancelliere|cancellierato]] della chiesa di Roma. |
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Onorio reagì dalla sua sede di Parma [[scomunica]]ndo a sua volta Alessandro e, raccolte altre truppe, si diresse di nuovo verso Roma. Alessandro si asserragliò nel [[palazzo del Laterano]] difeso da truppe normanne. Nel frattempo un [[sinodo]] convocato a [[Mantova]] il [[31 maggio]] [[1064]] da Annone, dopo il rifiuto di Onorio di pateciparvi, riconobbe ancora come [[papa]] legittimo Alessandro II e scomunicò Onorio, che dovette quindi tornare a Parma, dove si ritirò fino alla morte avvenuta all'inizio del 1072, non rinunciando mai però formalmente alla sua carica.<ref>John N.D. Kelly, ''Gran Dizionario Illustrato dei Papi'', pp. 410-411</ref> |
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== Bibliografia == |
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* ''I papi, storia e segreti'', Vol. I |
* Claudio Rendina, ''I papi, storia e segreti'', Vol. I, Roma, Newton & Compton, 1983 |
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* John N.D. Kelly, ''Gran Dizionario Illustrato dei Papi'', Casale Monferrato (AL), Edizioni Piemme S.p.A., 1989, ISBN 88-384-1326-6 |
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== Collegamenti esterni == |
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* La voce [http://www.newadvent.org/cathen/03128c.htm Cadalous] sulla [[Catholic Encyclopedia]] |
* La voce [http://www.newadvent.org/cathen/03128c.htm Cadalous] sulla [[Catholic Encyclopedia]] |
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Versione delle 18:10, 16 set 2012
Cadalo vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Vescovo di Naumburg Vescovo di Parma |
Nato | 1010 circa, Verona |
Deceduto | 1072, Parma |
Cadalo, o Pietro Cadalo (presso Verona, 1010 circa – Parma, 1072), è stato un vescovo cattolico italiano, antipapa col nome di Onorio II dal 1061 alla morte.
Biografia
Nato nei pressi di Verona da una nobile famiglia di probabile origine tedesca: ricoprì la carica di cancelliere dell'Impero sotto Enrico III e fu vescovo prima di Naumburg e poi di Parma.
Alla morte di papa Niccolò II, l'imperatrice Agnese di Poitou, reggente dell'Impero durante la minore età del figlio Enrico, ricevette una delegazione della nobiltà romana che le chiese di nominare un pontefice ad essa gradito, in particolare contrario alla Riforma gregoriana, sostenuta in questo anche da una delegazione di vescovi lombardi.[1] Agnese fece convocare un sinodo a Basilea il quale, il 28 ottobre 1061, elesse Cadalo al papato col nome di Onorio II, per opporlo al nuovo pontefice, Alessandro II, eletto il 30 settembre dello stesso anno.
Per essere consacrato, comunque, Onorio dovette recarsi a Roma accompagnato da una scorta armata. In vicinanza della città, nel marzo del 1062, le sue truppe si scontrarono contro quelle di Alessandro II riuscendo ad avere la meglio e ad impossessarsi del Vaticano e di San Pietro. Pochi giorni dopo dovette però abbandonare di nuovo la città alla ricerca di rinforzi per poter far fronte al probabile arrivo dei Normanni.
Nel frattempo Goffredo I duca di Toscana si propose come mediatore tra le fazioni, inducendo entrambi i contendenti ad allontanarsi da Roma in attesa che la questione della legittimità delle elezioni venisse risolta dal parlamento di Augusta. In Germania, però, era in atto la "Congiura dei Principi" guidata dall'arcivescovo di Colonia Annone, che aveva esautorato dalla reggenza l'imperatrice Agnese ed aveva preso sotto la propria tutela il giovane Enrico IV. Annone convocò il Parlamento ed indisse l'istruttoria che venne eseguita da suo nipote, il vescovo Burcardo II di Halberstadt, che dichiarò regolare l'elezione di Alessandro II. Quest'ultimo, senza nemmeno attendere il pronunciamento definitivo del Parlamento, s'insediò a Roma e ricompensò Burcardo col titolo di arcivescovo e Annone con il cancellierato della chiesa di Roma.
Onorio reagì dalla sua sede di Parma scomunicando a sua volta Alessandro e, raccolte altre truppe, si diresse di nuovo verso Roma. Alessandro si asserragliò nel palazzo del Laterano difeso da truppe normanne. Nel frattempo un sinodo convocato a Mantova il 31 maggio 1064 da Annone, dopo il rifiuto di Onorio di pateciparvi, riconobbe ancora come papa legittimo Alessandro II e scomunicò Onorio, che dovette quindi tornare a Parma, dove si ritirò fino alla morte avvenuta all'inizio del 1072, non rinunciando mai però formalmente alla sua carica.[2]
Note
Bibliografia
- Claudio Rendina, I papi, storia e segreti, Vol. I, Roma, Newton & Compton, 1983
- John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, Casale Monferrato (AL), Edizioni Piemme S.p.A., 1989, ISBN 88-384-1326-6
Collegamenti esterni
- La voce Cadalous sulla Catholic Encyclopedia