Benadir: differenze tra le versioni

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Versione delle 04:51, 13 gen 2009

Template:Territorio Banaadir (in italiano Benadir, in somalo Banaadir; in arabo بنادر Banādir) è una regione della Somalia (637 km² 2.450.000 abitanti) con capoluogo Mogadiscio. È occupata quasi interamente dall'agglomerato di Mogadiscio, la capitale della Somalia.

Storia

Il Banaadir costituisce la fascia costiera della Somalia meridionale, in cui si trovavano i 4 porti ("Benadir" è il plurale di "Bender", in arabo: "porto") - prima affittati e poi acquistati dall'Italia nel 1889 - per fondarvi la sua seconda colonia, da cui trasse origine la Somalia Italiana.[1][2]

La regione, geograficamente, è interamente occupata da un'estesa fascia costiera, dalla cittadina di Warshiikh a nord di Mogadiscio fino al fiume Giuba a Sud. Da sempre è stata abitata da un popolo multietnico, i Banaadiri, presenti in tutto il Corno d'Africa. Essi annoverano popolazioni autoctone ed immigrate dallo Yemen, in quanto tutta la zone che va dall'Eritrea al fiume Giuba, all'isola di Socotra, apparteneva al Regno di Saba, che controllava entrambe le sponde dello Stretto di Bab al Mandab già a partire dal 960 a.C. (epoca della biblica Regina di Saba). La regione era sicuramente nota ai mercanti di Ubar (2.800 a.C. - 300 d.C.), nell'attualeOman e dell'Impero di Akkad di Sargon il grande (2350 a.C. - 2279 a.C.). I primi documenti che trattano di questa regione sono egizi, in quanto, con ogni probabilità è questa la regione con cui commerciavano i faraoni e che chiamavano"Punt". Celeberrima è la spedizione commerciale organizzatadalla regina egizia della XVIII dinastia (autoproclamatasi "faraone" nel 1484 a.C.) Hatshepsut (1509 a.C. - 1457 a.C.) nel 1479 a.C.. Probabilmente, questa era anche la zona ove si trovavano le leggendarie "Miniere di Re Salomone", nella regione di Ophir, al centro del commercio del Regno d'Israele che, nel porto di Etzion Geber (vicino all'attuale Eilat), vedeva la sede d'una flotta per gli scambi conArabia ed Africa, e - forse - addirittura con l'India (1000 a.C. - 850 a.C.. La regione era nota anche ai commercianti assiri (720 a.C. - 612 a.C.) e - soprattutto - babilonesi (630 a.C. - 500 a.C.). Anche mercanti persiani, greci e romani frequentavano questi empori, tanto che la città di Adulis era situata in un punto imprecisato della costa dell'attuale Somalia. La popolazione di Zeila, nella Somalia del Nord, conosciuta come Zelawi, è una popolazione d’origine somala, etiope e araba. Sono noti come popolazione a se stante fin dai tempi dell'occupazione Persiana e degli Arabi del sud (yemeniti). I Zelawi, hanno una storia di commercio marittimo con i Greci, i Romani e con l'India del sud. Vetro lavorato romano è stato trovato nel nordest della Somalia a riprova di questo legame commerciale. Il nordest della Somalia era conosciuto dagli antichi Romani come il “capo delle spezie”, ed il fatto è verosimile perché i commercianti indiani avevano portato nella zona le loro spezie in cambio di vetro e d’olio di oliva romano.Il Regno di Saba venne occupato dagli etiopi del Regno di Axum nel 525 d.C.e dai Sassanidi nel 570 d.C.. Con l'arrivo degli arabi nel 651 d.C. provocò anche nel Banaadir l'incorporazione della regione nel mondo mussulmano (fondazione di Mogadiscio nel 740 d.C.). Mogadiscio era un approdo navale privilegiato per le flotte imperiali cinesi che avevano persino inviato un ambasciatore dalla Cina nel 1416 fino al 1419. Il declino nell'impero arabo si compìdall'arrivo dei Turchi a Zeila nel 1500. I Portoghesi giunsero alla fine del quindicesimo secolo al sèguito di Vasco De Gama, dopo aver intrapreso la circumnavigazione dell'Africa per raggiungere i mercati indiani delle spezie, ed intrapreso una serie d’attacchi lungo le coste somale culminati negli eventi del bombardamento di Mogadiscio nel 1499. Altre città vennero raggiunte dai portoghesi: Brava venne posta sotto giurisdizione e protezione portoghese nel 1503, Zeila messa a fuoco nel 1516, Berbera saccheggiata nel 1518. L'estrema brutalità del dominio portoghese non tardò a far sorgere un movimento indigeno di resistenza.




Il termine figura nei primi francobolli[3] usati in Somalia (Somalia Italiana, perché l'attuale Somalia è il risultato dell'unione, nel 1960, dell'ex - Somalia Italiana coll'ex - Somaliland Britannico) dal novembre 1903, quando ancora era amministrata dalla Società Commerciale del Benadir, costituita nel 1898 a Milano da un insieme di società preesistenti. La monetazione era così suddivisa: 100 besa = 16 annas = 1 rupia.

Note Bibliografiche