Corcira: differenze tra le versioni

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'''Corcira''' in [[lingua greca|greco]] {{polytonic|Κέρκυρα}}, o, come sulle monete e iscrizioni, {{polytonic|Κόρκυρα}}, è l'antico nome dell'odierna [[isola]] di [[Corfù]]. Con ogni probabilità la città di {{polytonic|Σχερίη}}, citata da [[Omero]] come il paese dei [[Feaci]] è un altro nome di ''Corcira''.
'''Corcira''' in [[lingua greca|greco]] '''{{polytonic|Κέρκυρα}}''', o, come sulle [[moneta|monete]] e [[iscrizione|iscrizioni]], '''{{polytonic|Κόρκυρα}}''', è l'antico [[toponimo|nome]] dell'odierna [[isola]] di [[Corfù]]. Con ogni probabilità la [[città]] di {{polytonic|Σχερίη}}, citata da [[Omero]] come il paese dei [[Feaci]], è un altro nome di ''Corcira''.


== Territorio ==
== Territorio ==
L'isola è posta dirimpetto all' [[Epiro]], a 75 Km dal promontorio acroceraunio, con un estensione di circa 712 Kmq. È formata da due catene di monti : una settentrionale diretta da occidente ad oriente, che raggiunge nella sua parte orientale l'altezza di 946 metri nell' antico [[mons Meliteicus]]; l'altra, meridionale, che si stacca dal versante sudovest della prima, corre verso sudest ed ha un lieve pendio.
L'isola è posta dirimpetto all'[[Epiro]], a 75 [[km]] dal [[promontorio]] acroceraunio, con un estensione di {{citazione necessaria| circa 712 [[kmq]]}}<!-- la pagina su [[corfu]] come isola dice 512kmq, i dati sono entrambi da controllare, quindi--~~~~ -->. È formata da due catene di monti: una settentrionale diretta da occidente ad oriente, che raggiunge nella sua parte orientale l'altezza di 946 metri nell'antico [[mons Meliteicus]]; l'altra, meridionale, che si stacca dal versante sudovest della prima, corre verso sudest ed ha un lieve pendio.


I promontori dell'isola sono: ad oriente [[Leucimme]] ([[Lefkimo]]), a mezzogiorno [[Amphipagus]] ([[Asprokavo]] o [[Capo Bianco]]), a nordovest [[Palacrum]] ([[Kephali]]), a nordest [[Cassiope]] ([[Katharina]]).
I promontori dell'isola sono ad oriente [[Leucimme]] ([[Lefkimo]]), a mezzogiorno [[Amphipagus]] ([[Asprokavo]] o [[Capo Bianco]]), a nordovest [[Palacrum]] ([[Kephali]]), a nordest [[Cassiope]] ([[Katharina]]).


La capitale, anch'essa chiamata ''Corcira'', corrispondente all'odierna città di [[Corfù]], stava a metà della costa orientale dell'isola, ed aveva due acropoli (che nel Medioevo presero il nome di {{polytonic|κορυφοί}}, da cui poi derivò il nome [[Corfù]]) e due porti, uno commerciale e l'altro militare, chiamato {{polytonic|Ὑλλαἵκός}}, ora [[Perama]], e riempito di fango, come ci narra sempre [[Tucidide]] (''La Guerra del Peloponneso'' 3,72; 3,81)
La [[capitale (città)|capitale]], anch'essa chiamata ''Corcira'', corrispondente all'odierna città di Corfù, stava a metà della costa orientale dell'isola, ed aveva due [[acropoli]] (che nel [[Medioevo]] presero il nome di {{polytonic|κορυφοί}}, da cui poi derivò il nome Corfù) e due [[porto (struttura)|porti]], uno commerciale e l'altro militare, chiamato {{polytonic|Ὑλλαἵκός}}, ora [[Perama]], e riempito di [[fango]], come ci narra [[Tucidide]] (''La Guerra del Peloponneso'' 3,72; 3,81).


== Cenni storici ==
== Cenni storici ==
Nel [[734 a.C.]] [[Corinto]] vi mandò una colonia che fiorì ben presto, grazie anche alla prosperità della vite in quei terreni, che consentì loro in breve tempo gran commercio ed esportazioni in tutto il mondo ellenico, tanto da poter vantare, al tempo delle [[guerre persiane]], la maggior armata dopo quella di [[Atene]].
Nel [[734 a.C.]] [[Corinto]] vi mandò una [[colonie nell'antichità|colonia]] che fiorì ben presto, grazie anche alla prosperità della [[vitis|vite]] in quei terreni, che consentì loro in breve tempo gran commercio ed esportazioni in tutto il mondo ellenico, tanto da poter vantare, al tempo delle [[guerre persiane]], la maggior armata dopo quella di [[Atene]].
Questa potenza portò ''Corcira'' in aperto conflitto con [[Corinto]], la cui armata venne sconfitta in una battaglia navale, descritta da [[Tucidide]] come la prima battaglia navale della storia (''La guerra del Peloponneso'', 1,13).
Questa potenza portò Corcira in aperto conflitto con Corinto, la cui armata venne sconfitta in una battaglia navale, descritta da Tucidide come la prima battaglia navale della storia (''La guerra del Peloponneso'', 1,13).


Il contrasto con [[Corinto]], alleata di [[Sparta]], portò alla [[guerra del Peloponneso]], in seguito alla quale si ebbe un indebolimento della potenza navale di Corcira, e l'inizio del suo declino.
Il contrasto con Corinto, alleata di [[Sparta]], portò alla [[guerra del Peloponneso]], in seguito alla quale si ebbe un indebolimento della potenza navale di Corcira, e l'inizio del suo declino.
Nel [[III secolo a.C.]] fu conquistata da [[Siracusa]], nel [[229 a.C.]] dagli [[Illiri]], e infine entrò nel [[148 a.C.]] a far parte della provincia romana di [[Macedonia (provincia romana)|Macedonia]].
Nel [[III secolo a.C.]] fu conquistata da [[Siracusa]], nel [[229 a.C.]] dagli [[Illiri]], e infine entrò nel [[148 a.C.]] a far parte della [[provincia romana]] di [[Macedonia (provincia romana)|Macedonia]].




== Leggende ==
== Leggende ==
* Un'isoletta (ora [[Pontikonisi]]) posta dirimpetto a [[Corfù]] sembra aver dato origine alla favola di [[Poseidone]] che mutò in pietra la nave che trasportava in patria [[Ulisse]], come ci narra [[Omero]] ([[Odissea]], 13,152-164):
* Un'isoletta (ora [[Pontikonisi]]) posta dirimpetto a Corfù sembra aver dato origine alla favola di [[Poseidone]] che mutò in pietra la nave che trasportava in patria [[Ulisse]], come ci narra Omero ([[Odissea]], 13,152-164):
{{quote|...Ecco, molto vicino arrivò la nave traversatrice del mare <br />
{{polytonic|'''...ἡ δέ μὰλα σχεδόν ἤλυθε ποντοπόρος νηὗς <br />
nella sua rapida corsa: ma addosso le fu l' Enosictono, <br />
'''ῥίμφα διωκομένη: τἧς δὲ σχεδὸν ἧλθ' ἐνοσίχθων, <br />
che pietra la fece, la radicò nel profondo, <br />
'''ὄς μιν λαἆν θἦκε καί ἐρρίζωσεν ἓνερθε <br />
a mano aperta colpendola...
'''χειρί καταπρηνεἶ ἑλάσας;...}}
|versione di [[Rosa Calzecchi Onesti]]

|...ἡ δέ μὰλα σχεδόν ἤλυθε ποντοπόρος νηὗς <br />
''...Ecco, molto vicino arrivò la nave traversatrice del mare <br />
ῥίμφα διωκομένη: τἧς δὲ σχεδὸν ἧλθ' ἐνοσίχθων, <br />
''nella sua rapida corsa: ma addosso le fu l' Enosictono, <br />
ὄς μιν λαἆν θἦκε καί ἐρρίζωσεν ἓνερθε <br />
''che pietra la fece, la radicò nel profondo, <br />
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''a mano aperta colpendola...''
|lingua=el}}

(versione di [[Rosa Calzecchi Onesti]])


* Per la sua forma a guisa di falce, l'isola aveva anche il nome di {{polytonic|ἡ Δρεπάνη}},che vuol dire appunto ''falce''; gli antichi riportavano la leggenda che [[Crono]], dopo aver evirato suo padre [[Urano (mitologia)|Urano]], avesse proprio lì gettato in mare la falce.




* Per la sua forma a guisa di [[falce (attrezzo)|falce]], l'isola aveva anche il nome di {{polytonic|ἡ Δρεπάνη}},che vuol dire appunto ''falce''; gli antichi riportavano la leggenda che [[Crono]], dopo aver evirato suo padre [[Urano (mitologia)|Urano]], avesse proprio lì gettato in mare la falce.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==

Versione delle 01:16, 6 feb 2008

Corcira in greco Κέρκυρα, o, come sulle monete e iscrizioni, Κόρκυρα, è l'antico nome dell'odierna isola di Corfù. Con ogni probabilità la città di Σχερίη, citata da Omero come il paese dei Feaci, è un altro nome di Corcira.

Territorio

L'isola è posta dirimpetto all'Epiro, a 75 km dal promontorio acroceraunio, con un estensione di circa 712 kmq[senza fonte]. È formata da due catene di monti: una settentrionale diretta da occidente ad oriente, che raggiunge nella sua parte orientale l'altezza di 946 metri nell'antico mons Meliteicus; l'altra, meridionale, che si stacca dal versante sudovest della prima, corre verso sudest ed ha un lieve pendio.

I promontori dell'isola sono ad oriente Leucimme (Lefkimo), a mezzogiorno Amphipagus (Asprokavo o Capo Bianco), a nordovest Palacrum (Kephali), a nordest Cassiope (Katharina).

La capitale, anch'essa chiamata Corcira, corrispondente all'odierna città di Corfù, stava a metà della costa orientale dell'isola, ed aveva due acropoli (che nel Medioevo presero il nome di κορυφοί, da cui poi derivò il nome Corfù) e due porti, uno commerciale e l'altro militare, chiamato Ὑλλαἵκός, ora Perama, e riempito di fango, come ci narra Tucidide (La Guerra del Peloponneso 3,72; 3,81).

Cenni storici

Nel 734 a.C. Corinto vi mandò una colonia che fiorì ben presto, grazie anche alla prosperità della vite in quei terreni, che consentì loro in breve tempo gran commercio ed esportazioni in tutto il mondo ellenico, tanto da poter vantare, al tempo delle guerre persiane, la maggior armata dopo quella di Atene. Questa potenza portò Corcira in aperto conflitto con Corinto, la cui armata venne sconfitta in una battaglia navale, descritta da Tucidide come la prima battaglia navale della storia (La guerra del Peloponneso, 1,13).

Il contrasto con Corinto, alleata di Sparta, portò alla guerra del Peloponneso, in seguito alla quale si ebbe un indebolimento della potenza navale di Corcira, e l'inizio del suo declino. Nel III secolo a.C. fu conquistata da Siracusa, nel 229 a.C. dagli Illiri, e infine entrò nel 148 a.C. a far parte della provincia romana di Macedonia.


Leggende

  • Un'isoletta (ora Pontikonisi) posta dirimpetto a Corfù sembra aver dato origine alla favola di Poseidone che mutò in pietra la nave che trasportava in patria Ulisse, come ci narra Omero (Odissea, 13,152-164):
(EL)

«...ἡ δέ μὰλα σχεδόν ἤλυθε ποντοπόρος νηὗς
ῥίμφα διωκομένη: τἧς δὲ σχεδὸν ἧλθ' ἐνοσίχθων,
ὄς μιν λαἆν θἦκε καί ἐρρίζωσεν ἓνερθε
χειρί καταπρηνεἶ ἑλάσας;...»

(IT)

«...Ecco, molto vicino arrivò la nave traversatrice del mare
nella sua rapida corsa: ma addosso le fu l' Enosictono,
che pietra la fece, la radicò nel profondo,
a mano aperta colpendola...»


  • Per la sua forma a guisa di falce, l'isola aveva anche il nome di ἡ Δρεπάνη,che vuol dire appunto falce; gli antichi riportavano la leggenda che Crono, dopo aver evirato suo padre Urano, avesse proprio lì gettato in mare la falce.

Voci correlate