Jean Terrasson: differenze tra le versioni

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[[Voltaire]] ha scritto di lui, nel suo ''Siècle de Louis XIV'', che egli fu un «filosofo durante la sua vita e alla sua morte. Vi sono bei brani nel suo ''Séthos''. La traduzione di [[Diodoro Siculo|Diodoro]] è utile: la sua analisi di [[Omero]] passa per essere senza gusto»
[[Voltaire]] ha scritto di lui, nel suo ''Siècle de Louis XIV'', che egli fu un «filosofo durante la sua vita e alla sua morte. Vi sono bei brani nel suo ''Séthos''. La traduzione di [[Diodoro Siculo|Diodoro]] è utile: la sua analisi di [[Omero]] passa per essere senza gusto»


=== Tre opere singolari ===
== Tre opere singolari ==
Il ''Séthos'' di Jean Terrasson conobbe un autentico successo e popolarizzò la nozione dei «misteri egizi». Terrasson vi narra la vicenda di Séthos, una storia d’invenzione che egli dice di aver tratta da un manoscritto greco di un anonimo, il quale a sua volta avrebbe avuto accesso a fonti originali egiziane. Essendo la composizione dell’opera molto anteriore alla decifrazione dei [[geroglifico|geroglifici]], gli [[egitto]]loghi non attribuiscono alcun valore storico alle notizie di Terrasson. [[Emanuel Schikaneder]] si ispirò a questo scritto nel comporre il testo de [[Il flauto magico]], [[musica]]to da [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], particolarmente per i passaggi su temi legati alle concezioni massoniche.
Il ''Séthos'' di Jean Terrasson conobbe un autentico successo e popolarizzò la nozione dei «misteri egizi». Terrasson vi narra la vicenda di Séthos, una storia d’invenzione che egli dice di aver tratta da un manoscritto greco di un anonimo, il quale a sua volta avrebbe avuto accesso a fonti originali egiziane. Essendo la composizione dell’opera molto anteriore alla decifrazione dei [[geroglifico|geroglifici]], gli [[egitto]]loghi non attribuiscono alcun valore storico alle notizie di Terrasson. [[Emanuel Schikaneder]] si ispirò a questo scritto nel comporre il testo de [[Il flauto magico]], [[musica]]to da [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], particolarmente per i passaggi su temi legati alle concezioni massoniche.


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Nella sua ''Dissertation critique sur l'[[Iliade]]'', Terrasson pretende che, grazie soprattutto agli apporti di Cartesio, la scienza, la filosofia e perciò lo spirito umano avessero fatto un tale progresso che i poeti del Settecento ormai superavano nettamente quelli dell’antica Grecia. Vi fa anche osservazioni originali sull’ ''Opéra'', considarata da lui un ponte tra la musica che narra una storia e la musica che è per proprio conto una fonte di piacere.
Nella sua ''Dissertation critique sur l'[[Iliade]]'', Terrasson pretende che, grazie soprattutto agli apporti di Cartesio, la scienza, la filosofia e perciò lo spirito umano avessero fatto un tale progresso che i poeti del Settecento ormai superavano nettamente quelli dell’antica Grecia. Vi fa anche osservazioni originali sull’ ''Opéra'', considarata da lui un ponte tra la musica che narra una storia e la musica che è per proprio conto una fonte di piacere.


Tra le altre opere, la ''Philosophie applicable à tous les objets de l'esprit et de la raison'' è un saggio filosofico e teologico sul piacere e il dolore. Gli si attribuisce anche un ''Traité de l’Infini Créé'', attribuito per lo più a [[Nicolas Malebranche|Malebranche]].
Tra le altre opere, la ''Philosophie applicable à tous les objets de l'esprit et de la raison'' è un saggio filosofico e teologico sul piacere e il dolore. Gli si attribuisce anche un ''Traité de l'Infini Créé'', attribuito per lo più a [[Nicolas Malebranche|Malebranche]].


=== Opere principali ===
== Opere principali ==
*Dissertation critique sur L'Iliade d'Homère, où, à l'occasion de ce poème, on cherche les règles d'une poétique fondée sur la raison et sur les exemples des anciens et des modernes (1715), 1971.
*Dissertation critique sur L'Iliade d'Homère, où, à l'occasion de ce poème, on cherche les règles d'une poétique fondée sur la raison et sur les exemples des anciens et des modernes (1715), 1971.
*Addition a la dissertation critique sur l'Iliade d'Homère, pour servir de réponse à la préface de [[André Dacier|Monsieur Dacier]] sur le nouveau Manuel d'Épictète (1716)
*Addition a la dissertation critique sur l'Iliade d'Homère, pour servir de réponse à la préface de [[André Dacier|Monsieur Dacier]] sur le nouveau Manuel d'Épictète (1716)
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*La Philosophie applicable à tous les objets de l'esprit et de la raison, ouvrage en réflexions détachées (1754)
*La Philosophie applicable à tous les objets de l'esprit et de la raison, ouvrage en réflexions détachées (1754)


=== Collegamenti esterni ===
== Collegamenti esterni ==
*{{fr}}[http://www.academie-francaise.fr/immortels/base/academiciens/fiche.asp?param=186 Biografia]
*{{fr}}[http://www.academie-francaise.fr/immortels/base/academiciens/fiche.asp?param=186 Biografia]
*{{en}}[http://freemasonry.bcy.ca/biography/mozart_a/mozarts_magic_flute.html La musica massonica di Mozart]
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Versione delle 00:19, 1 dic 2007

Jean Terrasson (Lione, 1670Parigi, 15 settembre 1750) è stato uno scrittore francese.

Professore di filosofia greca e latina nel Collège royal, fu eletto membro dell’Académie des inscriptions et belles-lettres nel 1707 e dell'Académie française nel 1732.

Voltaire ha scritto di lui, nel suo Siècle de Louis XIV, che egli fu un «filosofo durante la sua vita e alla sua morte. Vi sono bei brani nel suo Séthos. La traduzione di Diodoro è utile: la sua analisi di Omero passa per essere senza gusto»

Tre opere singolari

Il Séthos di Jean Terrasson conobbe un autentico successo e popolarizzò la nozione dei «misteri egizi». Terrasson vi narra la vicenda di Séthos, una storia d’invenzione che egli dice di aver tratta da un manoscritto greco di un anonimo, il quale a sua volta avrebbe avuto accesso a fonti originali egiziane. Essendo la composizione dell’opera molto anteriore alla decifrazione dei geroglifici, gli egittologhi non attribuiscono alcun valore storico alle notizie di Terrasson. Emanuel Schikaneder si ispirò a questo scritto nel comporre il testo de Il flauto magico, musicato da Mozart, particolarmente per i passaggi su temi legati alle concezioni massoniche.

La sua Académie des dames è la traduzione di un dialogo erotico saffico, che egli finge di attribuire a Luisa Sigea, poetessa erudita della corte di Lisbona, e poi, sosteneva ancora Terrasson, tradotto in latino da Joannes Meursius, umanista di Leida, nell’Olanda meridionale. Se Luisa Sigea è certamente esistita, il Mersius è un personaggio del tutto inventato e l' Académie des Dames è una creazione dell’avvocato e storico francese Nicolas Chorier, il cui manoscritto circolava negli ambienti libertini.

Nella sua Dissertation critique sur l'Iliade, Terrasson pretende che, grazie soprattutto agli apporti di Cartesio, la scienza, la filosofia e perciò lo spirito umano avessero fatto un tale progresso che i poeti del Settecento ormai superavano nettamente quelli dell’antica Grecia. Vi fa anche osservazioni originali sull’ Opéra, considarata da lui un ponte tra la musica che narra una storia e la musica che è per proprio conto una fonte di piacere.

Tra le altre opere, la Philosophie applicable à tous les objets de l'esprit et de la raison è un saggio filosofico e teologico sul piacere e il dolore. Gli si attribuisce anche un Traité de l'Infini Créé, attribuito per lo più a Malebranche.

Opere principali

  • Dissertation critique sur L'Iliade d'Homère, où, à l'occasion de ce poème, on cherche les règles d'une poétique fondée sur la raison et sur les exemples des anciens et des modernes (1715), 1971.
  • Addition a la dissertation critique sur l'Iliade d'Homère, pour servir de réponse à la préface de Monsieur Dacier sur le nouveau Manuel d'Épictète (1716)
  • Lettre écrite à M*** sur le nouveau système des finances, & particulièrement sur le remboursement des rentes constituées (1720)
  • Sethos, histoire, ou Vie tirée des monumens, anecdotes de l'ancienne Égypte, traduite d'un manuscrit grec (1731)
  • Histoire universelle de Diodore de Sicile, traduite en françois par M. l'abbé Terrasson (1737-1744)
  • L'Académie des Dames ou les Sept Entretiens galants d'Aloisia, traduits de Meursius (1750)
  • La Philosophie applicable à tous les objets de l'esprit et de la raison, ouvrage en réflexions détachées (1754)

Collegamenti esterni

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Predecessore Seggio 12 dell'Académie française Successore
Charles Jean Baptiste Fleuriau de Morville 1732 - 1750 (espulso) Claude de Thiard de Bissy