Agama Nikaya: differenze tra le versioni

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* ''[[Kuddaka Nikāya]]'', 15 raccolte di ''discorsi'' (18 raccolte nel canone birmano).
* ''[[Kuddaka Nikāya]]'', 15 raccolte di ''discorsi'' (18 raccolte nel canone birmano).


Nel [[Canone cinese]] gli ''[[āgama]]'' (letteralmente, "ciò che è stato trasmesso") sono raccolti nella prima sezione, 阿含部 (''[[Āhánbù]]'' ) [vol. 01-02] 460 rotoli, sezione dal n. 1 al n. 151 e sono così suddivisi:
Nel [[Canone cinese]] gli ''[[āgama]]'' (letteralmente, "ciò che è stato trasmesso") sono raccolti nella prima sezione, 阿含部 (''[[Āhánbù]]'' ) [vol. 01-02] 460 rotoli, sezione dal n. 1 al n. 151 e sono così suddivisi:
* ''[[Dīrghāgama]]'' (長阿含經, [[pinyin]]: ''Cháng āhán jīng'', giapp. ''Jō agonkyō''), 30 ''sutra'', proveniente dalla scuola [[Dharmaguptaka]], tradotto da [[Buddhayaśas]] e [[Zhu Fonian]] nel 412-13, corrisponde al ''[[Digha Nikaya|Dīgha Nīkaya]]'' del [[Canone pāli]].
* ''[[Dīrghāgama]]'' (長阿含經, [[pinyin]]: ''Cháng āhán jīng'', giapp. ''Jō agonkyō''), 30 ''sutra'', proveniente dalla scuola [[Dharmaguptaka]], tradotto da [[Buddhayaśas]] e [[Zhu Fonian]] nel 412-13, corrisponde al ''[[Dīgha Nikāya|Dīgha Nīkaya]]'' del [[Canone pāli]].
* ''[[Mādhyamāgama]]'' (中阿含經 [[pinyin]]: ''Zhōng āhán jīng'' giapp. ''Chū agonkyō''), 222 ''sutra'', proveniente dalla scuola [[Sarvāstivāda]], tradotto da Gautama [[Saṃghadeva]] nel 397, corrisponde al ''[[Majjhima Nikaya|Majjhima Nikāya]]'' del [[Canone pāli]].
* ''[[Mādhyamāgama]]'' (中阿含經 [[pinyin]]: ''Zhōng āhán jīng'' giapp. ''Chū agonkyō''), 222 ''sutra'', proveniente dalla scuola [[Sarvāstivāda]], tradotto da Gautama [[Saṃghadeva]] nel 397, corrisponde al ''[[Majjhima Nikaya|Majjhima Nikāya]]'' del [[Canone pāli]].
* ''[[Saṃyuktāgama]]'' (雜含經 [[pinyin]]: ''Záhán jīng'', giapp. ''Zōgon agonkyō''), 136 ''sutra'' (ma è conservata anche una edizione con 364 ''sutra'', [[T.D.]] 100), proveniente dalla scuola [[Mulasarvastivada]], tradotto da [[Guṇabhadra]], corrisponde al ''[[Samyutta Nikaya|Samyutta Nikāya]]'' del [[Canone pāli]].
* ''[[Saṃyuktāgama]]'' (雜含經 [[pinyin]]: ''Záhán jīng'', giapp. ''Zōgon agonkyō''), 136 ''sutra'' (ma è conservata anche una edizione con 364 ''sutra'', [[T.D.]] 100), proveniente dalla scuola [[Mulasarvastivada]], tradotto da [[Guṇabhadra]], corrisponde al ''[[Samyutta Nikaya|Samyutta Nikāya]]'' del [[Canone pāli]].

Versione delle 17:05, 22 ago 2021


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Per Āgama-Nikāya la storiografia contemporanea[1] intende la raccolta degli insegnamenti più antichi, e probabilmente attribuibili almeno in parte al Buddha Śākyamuni, riportati nel Sutta Piṭaka del Canone pāli, dove rappresentano le cinque raccolte dei nikāya, e nel Āhánbù del Canone cinese, dove rappresentano le quattro raccolte degli āgama (cin. āhán).

Il Canone pāli raccoglie le scritture canoniche afferenti alla tradizione Theravāda, nella cui redazione ebbe un ruolo incisivo il monastero di Mahāvihāra (Anurādhapura, Sri Lanka), che corrispondono verosimilmente alle scritture dell'antica scuola indiana degli sthaviravadin-vibhajyavadin. Queste raccolte (dette in lingua pāli e in sanscrito nikāya) sono così suddivise:

Nel Canone cinese gli āgama (letteralmente, "ciò che è stato trasmesso") sono raccolti nella prima sezione, 阿含部 (Āhánbù ) [vol. 01-02] 460 rotoli, sezione dal n. 1 al n. 151 e sono così suddivisi:

Nel Canone cinese manca un testo che corrisponda al Kuddaka Nikāya del Canone pāli, tuttavia i Vinaya delle scuole del Buddhismo dei Nikāya (fatto salvo quello riguardante la scuola Sarvāstivāda che parla solo di quattro agama) riportati nel Canone cinese indicano l'esistenza di quattro agama più lo Ksudraka Pitaka, un testo considerato a parte rispetto agli agama. Il Canone cinese non conserva questo pitaka ma solo alcune parti di esso, come il Dharmapada, che si ritrova nel Canone cinese ai nn. 210, 211 e 213.

Il Canone tibetano contiene solo alcune parti, non organizzate, degli Agama-Nikaya.

Note

  1. ^ Vedi anche: Jens-Uwe Hartmann. Āgama/Nikāya in: Encyclopedia of Buddhism. New York, McMillan, 2004, pag. 10-2.

Voci correlate

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