Ritratto di Becuccio Bicchieraio (Andrea del Sarto Chicago): differenze tra le versioni
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[[File:Andrea del Sarto - The Wife of Domenico da Gambassi.jpg|right|thumb|''[[Ritratto della moglie di Becuccio Bicchieraio]]'', opera di [[Andrea del Sarto]] ([[Art Institute of Chicago]], [[Chicago]], [[Stati Uniti d'America]])<ref>{{cita web|url=https://www.artic.edu/artworks/22270/the-wife-of-domenico-da-gambassi|titolo=The Wife of Domenico da Gambassi|sito=[[Art Institute of Chicago]]|lingua=en|accesso=20 aprile 2021}}</ref>]] |
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La [[pala d'altare]] rimase nella Chiesa dei Santi Lorenzo e Onofrio di [[Gambassi Terme|Gambassi]] dal 1525-28 a non oltre il [[1637]], quando confluì nelle collezioni della famiglia [[Medici]] di [[Palazzo Pitti]], dove la pala è tutt'oggi custodita.<ref name="aic"/><ref name="pmf"/> I due piccoli ritratti dovettero probabilmente finire nella [[Villa medicea di Poggio Imperiale]] con [[Leopoldo de' Medici]] verso il [[1655]], poiché identificabili in due inventari di quell'anno e del [[1692]], nei quali vengono così descritti:<ref name="aic"/> |
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{{Citazione|Due quadretti in tavola, alti s. 7 lari 1/4 dipintovj in tondo di mano d'Andrea del Sarto, in uno il Suo rit., E nell’altro il ritr. della Sua Moglie}} |
{{Citazione|Due quadretti in tavola, alti s. 7 lari 1/4 dipintovj in tondo di mano d'Andrea del Sarto, in uno il Suo rit., E nell’altro il ritr. della Sua Moglie}} |
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Versione delle 05:13, 3 mag 2021
Ritratto di Becuccio Bicchieraio | |
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Autore | Andrea del Sarto |
Data | 1525-1528 circa |
Tecnica | olio su tavola |
Dimensioni | 22.5×15.9 cm |
Ubicazione | Art Institute of Chicago, Chicago |
Il Ritratto di Becuccio Bicchieraio (o Ritratto di Domenico da Gambassi) è un'opera a olio su tavola dell'artista italiano Andrea del Sarto, verosimilmente parte della perduta predella della Pala di Gambassi, insieme al ritratto di sua moglie.[1] Oggi l'opera è custodita, insieme al suo pendant, nella Art Institute of Chicago (Stati Uniti d'America).[1]
Storia
L'opera venne realizzata da Andrea del Sarto nell'ultima fase della sua vita, tra il 1525 e il 1528 circa.[1] Il ritratto venne dipinto a Firenze dopo il soggiorno dell'artista a Luco di Mugello e venne creato per essere incorporato, insieme al Ritratto della moglie di Becuccio Bicchieraio, nella predella della Pala di Gambassi, commissionata proprio dall'amico bicchieraio.[2] Notizie riguardanti la sua realizzazione sono anche riportate da Giorgio Vasari nelle sue Vite (1568), nelle quali scrisse che:
«Tornato Andrea a Firenze, lavorò a Becuccio Bicchieraio da Gambassi, amicissimo suo, in una tavola una Nostra Donna in aria col Figliuolo in collo, et abbasso quattro figure, San Giovanni Battista, S. Maria Madalena, S. Bastiano e San Rocco; e nella predella ritrasse di naturale esso Becuccio e la moglie, che sono vivissimi. La quale tavola è oggi a Gambassi, castello fra Volterra e Fiorenza nella Valdelsa»
La pala d'altare rimase nella Chiesa dei Santi Lorenzo e Onofrio di Gambassi dal 1525-28 a non oltre il 1637, quando confluì nelle collezioni della famiglia Medici di Palazzo Pitti, dove la pala è tutt'oggi custodita.[1][2] I due piccoli ritratti dovettero probabilmente finire nella Villa medicea di Poggio Imperiale con Leopoldo de' Medici verso il 1655, poiché identificabili in due inventari di quell'anno e del 1692, nei quali vengono così descritti:[1]
«Due quadretti in tavola, alti s. 7 lari 1/4 dipintovj in tondo di mano d'Andrea del Sarto, in uno il Suo rit., E nell’altro il ritr. della Sua Moglie»
Le misure descritte negli inventari seicenteschi corrispondono fortemente, sebbene qui vengano confusi come un autoritratto dello stesso Andrea del Sarto e di un ritratto di sua moglie.[1] Ma dal XVII secolo in poi non si sa più nulla dei due ritratti fino al XX secolo. Vennero venduti tramite il mercato dell'arte di New York (Stati Uniti d'America) e acquistati nel 1963 dalla Sig.ra Murray S. Danforth di Providence, in Rhode Island.[1] Poco dopo, già nel 1964 fu la stessa Danforth a donare i due ritratti all'Art Institute of Chicago, dove sono custoditi tutt'oggi.[1]
Descrizione
L'opera è un dipinto a olio su tavola che misura 22.5 cm in altezza e 15.9 cm in lunghezza.[1]
Era parte di una predella e da questo si devono le sue piccole dimensioni.
Il ritratto dell'uomo è racchiuso in un piccolo tondo, su uno sfondo verde. Il viso è posto di ¾ verso destra ed è tondo, di un uomo in carne, come visibile anche dalla leggera pappagorgia e dal collo, corto e con varie pieghe. Il naso è leggermente aquilino. L'uomo indossa un cappello nero presumibilmente a tre punte, da cui fuoriescono alcune ciocce di capelli castani, e indossa un abito nero, visibile solo per una piccola porzione, dal quale è visibile fuoriuscire dalla scollatura un po' della veste bianca sottostante. L'aspetto più completo dell'uomo è visibile nell'altro ritratto alla National Galleries of Scotland, sempre opera di Andrea del Sarto e di cui questo piccolo ritratto sembra essere una derivazione in miniatura.
Nel ritratto in questione è ben visibile l'imprimitura nella zona dello sfondo, che appare molto abbozzato, ma in generale l'esecuzione pittorica lascia intravedere lo strato sottostante in più punti.
Note
- ^ a b c d e f g h i (EN) Domenico da Gambassi, su Art Institute of Chicago. URL consultato il 20 aprile 2021.
- ^ a b c Polo Museale Fiorentino - Catalogo, su www.polomuseale.firenze.it. URL consultato il 20 aprile 2021.
- ^ (EN) The Wife of Domenico da Gambassi, su Art Institute of Chicago. URL consultato il 20 aprile 2021.
- ^ (EN) Domenico di Jacopo di Matteo, called 'Becuccio Bicchieraio', su National Galleries of Scotland. URL consultato il 20 aprile 2021.