Giovanni Battista Doni: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==
Figlio di Francesco Doni e Giustina Lapi del Tovaglia, Giovanni Battista nacque a Firenze il 30 novembre 1594 e fu battezzato il 13 marzo 1595. Di nobile famiglia, studiò [[letteratura]], [[filosofia]], [[matematica]] (a Bologna e a Roma), e [[giurisprudenza]] a Bourges in Francia, per tornare ad addottorarsi poi a Pisa, dove si applicò anche allo studio delle [[Lingue orientali bibliche|lingue orientali]]. Fra tanta varietà di discipline non perse mai d'occhio la [[musica]]. Nel 1621, al seguito del cardinale [[Ottavio Corsini]] [[legato papale]], fu a Parigi dove strinse amicizia con le persone più dotte, ma la morte di un fratello lo richiamò, nel 1622, a Firenze, dalla quale città passò a Roma col cardinale [[Francesco Barberini (cardinale 1623)|Francesco Barberini]]; e con esso si recò a [[Parigi]], a [[Madrid]], per ritornare ancora a Roma, dove si applicò allo studio della musica e degli strumenti antichi. Costruì una doppia lira che offrì a [[papa Urbano VIII]] (''Lyra Barberina''), corredandola di un'ampia dissertazione illustrativa. Un altro lutto famigliare lo ricondusse, nel 1640, a Firenze dove il granduca [[Ferdinando II de' Medici]] gli offerse una cattedra di [[Retorica|eloquenza]]. Le opere del Doni furono pubblicate a Firenze, nel 1763, da [[Anton Francesco Gori]] e [[Giovanni Battista Passeri]].
Figlio di Francesco Doni e Giustina Lapi del Tovaglia, Giovanni Battista Doni nacque a Firenze il 30 novembre 1594 e fu battezzato il 13 marzo 1595. Di nobile famiglia, studiò [[letteratura]], [[filosofia]], [[matematica]] (a Bologna e a Roma), e [[giurisprudenza]] a Bourges in Francia, per tornare ad addottorarsi poi a Pisa, dove si applicò anche allo studio delle [[Lingue orientali bibliche|lingue orientali]]. Fra tanta varietà di discipline non perse mai d'occhio la [[musica]]. Nel 1621, al seguito del cardinale [[Ottavio Corsini]] [[legato papale]], fu a Parigi dove strinse amicizia con le persone più dotte, ma la morte di un fratello lo richiamò, nel 1622, a Firenze, dalla quale città passò a Roma col cardinale [[Francesco Barberini (cardinale 1623)|Francesco Barberini]]; e con esso si recò a [[Parigi]], a [[Madrid]], per ritornare ancora a Roma, dove si applicò allo studio della musica e degli strumenti antichi. Costruì una doppia lira che offrì a [[papa Urbano VIII]] (''Lyra Barberina''), corredandola di un'ampia dissertazione illustrativa. Un altro lutto famigliare lo ricondusse, nel 1640, a Firenze dove il granduca [[Ferdinando II de' Medici]] gli offerse una cattedra di [[Retorica|eloquenza]]. Le opere del Doni furono pubblicate a Firenze, nel 1763, da [[Anton Francesco Gori]] e [[Giovanni Battista Passeri]].


== Trattati ==
== Trattati ==

Versione delle 18:18, 8 mag 2020

Giovanni Battista Doni

Giovanni Battista Doni (Firenze, 30 novembre 1594Firenze, 1º dicembre 1647) è stato un teorico della musica italiano, noto tra l'altro per aver cambiato nome alla nota Ut ribattezzandola Do prendendola dalla prima parte del suo cognome Doni.

Biografia

Figlio di Francesco Doni e Giustina Lapi del Tovaglia, Giovanni Battista Doni nacque a Firenze il 30 novembre 1594 e fu battezzato il 13 marzo 1595. Di nobile famiglia, studiò letteratura, filosofia, matematica (a Bologna e a Roma), e giurisprudenza a Bourges in Francia, per tornare ad addottorarsi poi a Pisa, dove si applicò anche allo studio delle lingue orientali. Fra tanta varietà di discipline non perse mai d'occhio la musica. Nel 1621, al seguito del cardinale Ottavio Corsini legato papale, fu a Parigi dove strinse amicizia con le persone più dotte, ma la morte di un fratello lo richiamò, nel 1622, a Firenze, dalla quale città passò a Roma col cardinale Francesco Barberini; e con esso si recò a Parigi, a Madrid, per ritornare ancora a Roma, dove si applicò allo studio della musica e degli strumenti antichi. Costruì una doppia lira che offrì a papa Urbano VIII (Lyra Barberina), corredandola di un'ampia dissertazione illustrativa. Un altro lutto famigliare lo ricondusse, nel 1640, a Firenze dove il granduca Ferdinando II de' Medici gli offerse una cattedra di eloquenza. Le opere del Doni furono pubblicate a Firenze, nel 1763, da Anton Francesco Gori e Giovanni Battista Passeri.

Trattati

  • Compendio del Trattato de' generi e de' modi della musica, Andrea Fei, Roma 1635
  • Annotazioni sopra il Compendio del Trattato de' generi e de' modi della musica, Andrea Fei, Roma 1640
  • De praestantia musicae veteris, dialogo, Amatore Massa, Firenze 1647, rist. anastatica, Arnaldo Forni Editore, Bologna 1970 - ISBN 88-271-0710-X
  • Trattato della musica scenica, scritto tra il 1640 e il 1647, pubblicato nel 1763 da Anton Francesco Gori in Lyra barberina. De' trattati di musica, Firenze, Stamperia Imperiale; ristampa anastatica, Arnaldo Forni Editore, Bologna 1974 - ISBN 88-271-1461-0
  • De restituenda salubritate agri romani. Opus posthumum...
  • Trattato della musica scenica, Roma, NeoClassica 2018, ISBN 978-88-9374-024-1 [prima edizione moderna, annotata]

Bibliografia

  • A. M. Bandini, Commentarium de vita et scriptis I. B. Doni, Firenze 1755;
  • A. Solerti, Origini del Melodramma, Torino 1903;
  • Fr. Vatielli, La Lyra Barberina di G. B. Doni, Pesaro 1909.

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Collegamenti esterni

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