Italo Mario Sacco: differenze tra le versioni

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==Biografia==
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All'inizio del [[XX secolo]] svolse un ruolo di rilievo nella fondazione del sindacalismo cattolico. Nel [[1910]] Sacco divenne, infatti, consigliere delegato della Federazione nazionale ferrovieri cattolici e delle Unioni professionali impiego privato. Ufficiale di stato maggiore durante la [[Prima guerra mondiale]], nel [[1919]] fu uno dei rappresentanti delle organizzazioni cristiane europee, chiamati come tecnici al primo Congresso della [[Lega delle Nazioni]]. Negli anni del [[primo dopoguerra]], l'avvocato Sacco s'impegnò in [[provincia di Cuneo]] nell'organizzazione di [[Casse rurali]].
All'inizio del [[XX secolo]] svolse un ruolo di rilievo nella fondazione del sindacalismo cattolico. Nel [[1910]] Sacco divenne, infatti, consigliere delegato della Federazione nazionale ferrovieri cattolici e delle Unioni professionali impiego privato. Ufficiale di stato maggiore durante la [[Prima guerra mondiale]], nel [[1919]] fu uno dei rappresentanti delle organizzazioni cristiane europee, chiamati come tecnici al primo Congresso della [[Lega delle Nazioni]]. Negli anni del [[primo dopoguerra]], l'avvocato Sacco s'impegnò in [[provincia di Cuneo]] nell'organizzazione di [[Casse rurali]].


Nel [[1926]], processato per il suo [[antifascismo]], fu mandato al [[confino]]. Al ritorno in libertà, fu a capo della Giunta diocesana di [[Azione Cattolica]] di Cuneo fino al [[1931]], allorché si dimise non condividendo gli accordi intercorsi tra la Chiesa e il regime fascista. Nel periodo della [[Resistenza italiana|Resistenza]], alla quale parteciparono i suoi cinque figli, l'avvocato non riuscì ad evitare di essere sottoposto dai repubblichini a una costante persecuzione.
Nel [[1926]], processato per il suo [[antifascismo]], fu mandato al [[confino]]. Al ritorno in libertà, fu a capo della Giunta diocesana di [[Azione Cattolica]] di Cuneo fino al [[1931]], allorché si dimise non condividendo gli accordi intercorsi tra la Chiesa e il regime fascista. Nel periodo della [[Resistenza italiana|Resistenza]], alla quale parteciparono i suoi cinque figli, l'avvocato non riuscì ad evitare di essere sottoposto dai repubblichini a una costante persecuzione.


Nel [[1948]], Italo Mario Sacco fu eletto senatore nelle liste democristiane e nel [[1953]] fu tra i pochissimi cattolici che si opposero alla cosiddetta "[[Legge elettorale italiana del 1953|legge truffa]]" [[Alcide De Gasperi|degasperiana]]. Dopo di allora dedicò i pochi anni di vita che gli restarono all'insegnamento, presso l'[[Università di Torino]], di Storia e Diritto del Lavoro, lasciando anche numerosi testi sull'argomento.
Nel [[1948]], Italo Mario Sacco fu eletto senatore nelle liste democristiane e nel [[1953]] fu tra i pochissimi cattolici che si opposero alla cosiddetta "[[Legge elettorale italiana del 1953|legge truffa]]" [[Alcide De Gasperi|degasperiana]]. Dopo di allora dedicò i pochi anni di vita che gli restarono all'insegnamento, presso l'[[Università di Torino]], di Storia e Diritto del Lavoro, lasciando anche numerosi testi sull'argomento.


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Versione delle 15:13, 1 lug 2019

Italo Mario Sacco

Senatore della Repubblica Italiana
LegislaturaI Legislatura
Gruppo
parlamentare
Democratico Cristiano

Dati generali
Partito politicoDemocrazia Cristiana
ProfessioneInsegnante, avvocato

Italo Mario Sacco (Torino, 5 marzo 1886Torino, 29 giugno 1959[1]) è stato un sindacalista, politico e accademico italiano, senatore della Democrazia Cristiana nella I Legislatura.

Biografia

All'inizio del XX secolo svolse un ruolo di rilievo nella fondazione del sindacalismo cattolico. Nel 1910 Sacco divenne, infatti, consigliere delegato della Federazione nazionale ferrovieri cattolici e delle Unioni professionali impiego privato. Ufficiale di stato maggiore durante la Prima guerra mondiale, nel 1919 fu uno dei rappresentanti delle organizzazioni cristiane europee, chiamati come tecnici al primo Congresso della Lega delle Nazioni. Negli anni del primo dopoguerra, l'avvocato Sacco s'impegnò in provincia di Cuneo nell'organizzazione di Casse rurali.

Nel 1926, processato per il suo antifascismo, fu mandato al confino. Al ritorno in libertà, fu a capo della Giunta diocesana di Azione Cattolica di Cuneo fino al 1931, allorché si dimise non condividendo gli accordi intercorsi tra la Chiesa e il regime fascista. Nel periodo della Resistenza, alla quale parteciparono i suoi cinque figli, l'avvocato non riuscì ad evitare di essere sottoposto dai repubblichini a una costante persecuzione.

Nel 1948, Italo Mario Sacco fu eletto senatore nelle liste democristiane e nel 1953 fu tra i pochissimi cattolici che si opposero alla cosiddetta "legge truffa" degasperiana. Dopo di allora dedicò i pochi anni di vita che gli restarono all'insegnamento, presso l'Università di Torino, di Storia e Diritto del Lavoro, lasciando anche numerosi testi sull'argomento.

Note

  1. ^ Elenco storico dei Senatori della Repubblica, su senato.it. URL consultato il 23 giugno 2018.

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN54527121 · ISNI (EN0000 0000 7820 5074 · SBN LO1V026647 · BAV 495/106414 · GND (DE101984545 · CONOR.SI (SL220390499 · WorldCat Identities (ENviaf-54527121