Trachinidae: differenze tra le versioni
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Nonostante il fortissimo dolore (si dice che i pescatori che si pungevano in antichità venissero legati per evitare che si uccidessero buttandosi a mare), il veleno non è pericoloso per l'uomo e tutto si risolve in fretta. Piuttosto spesso, però, per lo shock doloroso l'organismo reagisce con [[nausea]], [[vomito]], tremori, [[Lipotimia|svenimenti]] e giramenti di testa. Sono necessarie profilassi antidolorifica e antitetanica.<br /> |
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Per un primo soccorso è utile immergere la zona colpita in acqua molto calda (anche salata) per due ore o almeno un'ora, o tenerla anche per 30 minuti sotto la sabbia riscaldata dal sole, poiché il [[veleno]] è [[termolabile]]. Non è consigliato l'utilizzo di acqua fredda o ammoniaca. |
Per un primo soccorso è utile immergere la zona colpita in acqua molto calda (anche salata) per due ore o almeno un'ora, o tenerla anche per 30 minuti sotto la sabbia riscaldata dal sole, poiché il [[veleno]] è [[termolabile]]. Non è consigliato l'utilizzo di acqua fredda o ammoniaca. |
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Premere per qualche istante sulla ferita per favorire l'uscita di sangue e ridurre il rischio di infezione. La puntura della tracina è molto velenosa, e non va toccata con nessuna parte del corpo perché provoca in qualche ora terribili irritazioni e dolori crescenti che si propagano per tutto il corpo. È anche pericolosa per i cardiopatici,ci sono casi di puntura e morte per arresto cardiaco. |
Premere per qualche istante sulla ferita per favorire l'uscita di sangue e ridurre il rischio di infezione. La puntura della tracina è molto velenosa, e non va toccata con nessuna parte del corpo perché provoca in qualche ora terribili irritazioni e dolori crescenti che si propagano per tutto il corpo. {{senza fonte|È anche pericolosa per i cardiopatici, ci sono casi di puntura e morte per arresto cardiaco.}} |
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==Specie== |
==Specie== |
Versione delle 08:54, 3 giu 2019
Tracine | |
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Echiichthys vipera | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Famiglia | Trachinidae |
La famiglia Trachinidae comprende 9 specie di pesci d'acqua salata conosciuti comunemente come tracine o pesci ragno, appartenenti all'ordine Perciformes.
Distribuzione e habitat
Questi pesci sono diffusi nei bassi fondali sabbiosi di tutto il mar Mediterraneo e sulle coste atlantiche dall'Europa occidentale a nord fino all'arcipelago britannico all'Africa tropicale. Una specie vive nell'Oceano Pacifico cileno.
Descrizione
Le tracine presentano un corpo cilindrico ma appiattito sul ventre (sono pesci che vivono principalmente sul fondo), con testa arrotondata, bocca molto grande rivolta verso l'alto e occhi posti molto in alto sulla testa.
Le pinne pettorali sono ampie, le ventrali piccole. La lunga pinna dorsale è preceduta da una pinna formata da 5-6 raggi-spine cavi, collegati a una ghiandola velenifera. Altre spine velenifere sono poste sull'opercolo branchiale. La pinna anale è opposta e simmetrica alla dorsale. La pinna caudale è a delta. La livrea è variabile da specie a specie, anche se tutte presentano un ventre giallo-bianco, mentre il resto del corpo ha un colore di fondo bianco, giallo o beige marezzato di bruno o di nero.
Le dimensioni variano dai 15 cm di Trachinus collignoni ai 53 cm di Trachinus draco.
Alimentazione
Le tracine si infossano nel fondale sabbioso, lasciando liberi solo gli occhi e le spine velenifere. Quando una preda capita a portata di bocca esse escono velocemente fuori dal loro nascondiglio. Si cibano di piccoli pesci e crostacei.
Predatori
Non hanno molti predatori, poiché la loro puntura dolorosa è un'esperienza terribile per chiunque provi a divorarle.
Pesca
Le tracine sono pescate per le loro carni delicate, anche se conosciute come pesce povero. Sono cucinate in bianco, se grandi, oppure fritte o ancora aggiunte alle zuppe e ai brodi di pesce se piccole. Vengono catturate sia con le reti da posta che con vari tipi di lenze, compresa la pesca alla traina.
Pericolosità per l'uomo
Questi pesci sono dotati di aculei velenosi sul dorso, che utilizzano a scopo difensivo. Non è raro per gli esseri umani venire a contatto con questi pesci, sia sulle spiagge sia durante la pesca.
Il dolore è molto forte, un bruciore profondo che si irradia dalla ferita lungo tutto l'arto, raramente arrivando fino all'inguine o all'ascella (a seconda dell'arto colpito), raggiungendo il suo massimo dopo 30-45 minuti dalla puntura e perdurando a volte per 24 ore, con strascichi di formicolii e insensibilità.
Nonostante il fortissimo dolore (si dice che i pescatori che si pungevano in antichità venissero legati per evitare che si uccidessero buttandosi a mare), il veleno non è pericoloso per l'uomo e tutto si risolve in fretta. Piuttosto spesso, però, per lo shock doloroso l'organismo reagisce con nausea, vomito, tremori, svenimenti e giramenti di testa. Sono necessarie profilassi antidolorifica e antitetanica.
Per un primo soccorso è utile immergere la zona colpita in acqua molto calda (anche salata) per due ore o almeno un'ora, o tenerla anche per 30 minuti sotto la sabbia riscaldata dal sole, poiché il veleno è termolabile. Non è consigliato l'utilizzo di acqua fredda o ammoniaca.
Premere per qualche istante sulla ferita per favorire l'uscita di sangue e ridurre il rischio di infezione. La puntura della tracina è molto velenosa, e non va toccata con nessuna parte del corpo perché provoca in qualche ora terribili irritazioni e dolori crescenti che si propagano per tutto il corpo. È anche pericolosa per i cardiopatici, ci sono casi di puntura e morte per arresto cardiaco.[senza fonte]
Specie
La famiglia comprende 9 specie, suddivise in due generi:
- Genere Echiichthys
- Genere Trachinus
Bibliografia
- Tortonese E. Osteichthyes, Calderini, 1975
- Costa F. Atlante dei pesci dei mari italiani, Mursia, 1991 ISBN 8842510033
- Lythgoe J. e G Il libro completo dei pesci dei mari europei, Mursia, 1971
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Trachinidae
- Wikispecies contiene informazioni su Trachinidae
Collegamenti esterni
- Scheda identificativa su FishBase, su fishbase.org.