Kontroll: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
ortografia e dintorni
Riga 57: Riga 57:


==Trama==
==Trama==
Bulcsú ed è un controllore della [[metropolitana di Budapest]] che mangia e dorme nei locali della metro 24 ore su 24 senza mai uscire all'esterno fin da quando è stato assunto. La sua squadra di controllori è composta dal saggio e veterano professore, dallo scarmigliato e buffo Lecsó, dal nevrotico e narcolettico Muki e dal più giovane ed inesperto Tibi. Tutti e cinque sono presi continuamente di mira venendo spesso aggrediti dai pendolari, che continuano a sottrarsi e rifiutarsi di non pagare le multe a chi non ha il biglietto.
Bulcsú è un controllore della [[metropolitana di Budapest]] che mangia e dorme nei locali della metro 24 ore su 24 senza mai uscire all'esterno fin da quando è stato assunto. La sua squadra di controllori è composta dal saggio e veterano professore, dallo scarmigliato e buffo Lecsó, dal nevrotico e narcolettico Muki e dal più giovane ed inesperto Tibi. Tutti e cinque sono presi continuamente di mira venendo spesso aggrediti dai pendolari, che si rifiutano di pagare le multe se sprovvisti di biglietto.


Uno dei rivali di Bulcsú, è Gonzo un altro controllore arrogante e presuntuoso che ha avuto il lavoro grazie alle solite 'conoscenze'. Un giorno dopo i soliti battibecchi tra lui e la sua squadra per dimostrare tutto il suo coraggio e che le storie raccontate dai colleghi in cui dicono che Bulcsú ha già gareggiato ben tre volte Gonzo lo invita a partecipare alla corsa sui binari che consiste di aspettare l'ultima metropolitana per i passeggeri della giornata e di saltare giù dalla banchina correndo sui binari e cercando di arrivare alla stazione successiva prima che arrivi l'espresso di mezzanotte, un treno che non fa fermate e che quello è l'ultimo in assoluto della giornata che rientra al deposito. Tibi ed un altro tizio amico di tutti e due i 'corridori' chiamato zoppo poiché ha perso tutte le dita del piede assistono anche come testimoni alla stazione successiva fin quando non vedono arrivare i due con il treno che incombe dietro di loro, Bulcsú riesce a salire sulla banchina per primo e quindi ha vincere la sfida. Accorgendosi di non avere lì vicino Gonzo si affaccia immediatamente in direzione del tunnel vedendo il rivale sui binari ormai esausto con il treno sempre più vicino a lui, con le ultime forze riesce a tirarlo sulla banchina evitando sul filo del rasoio che venga travolto dal treno. Gonzo consapevole di quello che è appena accaduto non riesce a fare nient'altro che piangere e a farsela sotto tremando, mentre Bulcsú resta calmo e disinvolto tra le grida di stupore e acclamazione dei presenti tutte per lui. In un'altra giornata lavorativa Bulcsú venendo informato dal compagno di squadra Muki di quello che sta succedendo, arrivato sul posto vede l'ennesimo caso di esasperazione presente costantemente nel suo lavoro. Vedendo il suo collega Laci ferito dopo che egli è stato vittima di un'aggressione fisica da parte di un passeggero che non aveva il biglietto, vedendolo davanti la folla incredula che tiene in ostaggio il passeggero che l'aveva aggredito con un taglierino; dopo un breve colloquio nel quale Bulcsú cerca senza successo di convincere il collega, Laci esclama esasperato che in questo ambiente lui non ce la fa più e taglia la gola del passeggero.
Uno dei rivali di Bulcsú è Gonzo, un altro controllore arrogante e presuntuoso che ha avuto il lavoro grazie alle solite "conoscenze". Un giorno dopo i soliti battibecchi tra lui e la sua squadra, per dimostrare tutto il suo coraggio Gonzo lo invita a partecipare alla corsa sui binari che consiste nell'aspettare l'ultima metropolitana per i passeggeri della giornata e di saltare giù dalla banchina correndo sui binari e cercando di arrivare alla stazione successiva prima che arrivi l'espresso di mezzanotte, un treno che non fa fermate ed è l'ultimo in assoluto della giornata a rientrare. Tibi ed un altro tizio amico di tutti e due i concorrenti, chiamato "zoppo" poiché ha perso tutte le dita del piede, assistono anche come testimoni alla stazione successiva fin quando non vedono arrivare i due con il treno che incombe dietro di loro. Bulcsú riesce a salire sulla banchina per primo e quindi vince la sfida. Accorgendosi di non avere lì vicino Gonzo si affaccia immediatamente in direzione del tunnel vedendo il rivale sui binari ormai esausto con il treno sempre più vicino a lui; con le ultime forze riesce a tirarlo sulla banchina evitando all'ultimo momento che venga travolto dal treno. Gonzo, consapevole di quello che è appena accaduto, non riesce a fare nient'altro che piangere e a farsela sotto tremando, mentre Bulcsú resta calmo e disinvolto tra le grida di stupore e acclamazione dei presenti tutte per lui.


In un'altra giornata lavorativa Bulcsú, informato dal compagno di squadra Muki di quello che sta succedendo, arrivato sul posto vede l'ennesimo caso di esasperazione presente costantemente nel suo lavoro. Il suo collega Laci, ferito dopo essere stato vittima di un'aggressione fisica da parte di un passeggero che non aveva il biglietto, davanti la folla incredula ha preso in ostaggio il passeggero che l'aveva aggredito con un taglierino; dopo un breve colloquio nel quale Bulcsú cerca senza successo di convincere il collega, Laci esclama esasperato che in questo ambiente lui non ce la fa più e taglia la gola del passeggero.
Un giorno durante un controllo di routine, si innamora di una ragazza vestita da orso chiamata Zsófi, solo dopo averla rincontrata e aver scambiato due parole con lei davanti un distributore automatico del caffè sotto la metro scopre che è la figlia di Béla, uno dei conducenti più anziani e rispettati della metropolitana.

Un giorno, durante un controllo di routine, si innamora di una ragazza vestita da orso chiamata Zsófi, solo dopo averla rincontrata e aver scambiato due parole con lei davanti un distributore automatico del caffè sotto la metro scopre che è la figlia di Béla, uno dei conducenti più anziani e rispettati della metropolitana.


Nel frattempo aumenta considerevolmente il numero di persone che si buttano sotto i treni della metro. Non si tratta di suicidi: c'è un uomo vestito di nero, la cui identità è ignota, che getta di proposito le persone sotto i treni.
Nel frattempo aumenta considerevolmente il numero di persone che si buttano sotto i treni della metro. Non si tratta di suicidi: c'è un uomo vestito di nero, la cui identità è ignota, che getta di proposito le persone sotto i treni.


In un'altra occasione, mentre Bulcsú insegue un passeggero (soprannominato "bomboletta spray" perché si diverte a spruzzare addosso ai controllori il contenuto delle sue bombolette) questi viene gettato sotto un treno dall'"uomo in nero". Bulcsú A causa del suo incubo ricorrente di questa figura, non riesce a catturare l'assassino, e quando viene convocato e messo in discussione dai piani alti, si rifiuta di rivelare i dettagli dell'incidente al capo generale della società dei trasporti. Quando costui lo minaccia di divulgare il filmato dell'incidente, che mostra il solo Bulcsú invece che il filmato originale dove si vede chiaramente l'assassino che butta di sotto "bomboletta spray", si dimette dal suo lavoro. Muki venendo a sapere delle sue dimissioni insinua poi che lui è l'assassino, citando il suo continuo vivere nei locali della metro e accusandolo di avere gli stessi problemi mentali di Laci; Bulcsú andandosene infuriato lo spinge lasciando ormai la sua ex squadra.
In un'altra occasione, mentre Bulcsú insegue un passeggero (soprannominato "bomboletta spray" perché si diverte a spruzzare addosso ai controllori il contenuto delle sue bombolette) questi viene gettato sotto un treno dall'"uomo in nero". Bulcsú, a causa del suo incubo ricorrente di questa figura, non riesce a catturare l'assassino, e quando viene convocato e messo in discussione dai piani alti si rifiuta di rivelare i dettagli dell'incidente al capo generale della società dei trasporti. Quando costui lo minaccia di divulgare il filmato dell'incidente, che mostra il solo Bulcsú invece che il filmato originale dove si vede chiaramente l'assassino che butta di sotto "bomboletta spray", si dimette dal suo lavoro. Muki, venendo a sapere delle sue dimissioni, insinua poi che lui è l'assassino, citando il suo continuo vivere nei locali della metro e accusandolo di avere gli stessi problemi mentali di Laci; Bulcsú andandosene infuriato lo spinge lasciando ormai la sua ex squadra.


La sera stessa si presente ad una festa in maschera organizzata dalla società nei locali della metro in cui è presente anche Zsofi. Riconoscendo l'"uomo in nero" gli intima di fermarsi ma costui infierisce contro Bulcsú dando vita a una dura e violenta lotta per la sopravvivenza, andando a finire sui binari. nella penultima scena si vedono I due che corrono sui binari della metro con un treno che sta arrivando alle loro spalle finché Bulcsú riesce a uscire dal tunnel raggiungendo la successiva stazione mentre l'uomo in nero soccombe sotto il treno, decretando la fine di un incubo e la sua vittoria personale.
La sera stessa si presenta ad una festa in maschera organizzata dalla società nei locali della metro in cui è presente anche Zsofi. Riconoscendo l'"uomo in nero" gli intima di fermarsi ma costui infierisce contro Bulcsú dando vita a una dura e violenta lotta per la sopravvivenza, andando a finire sui binari. Nella penultima scena si vedono i due che corrono sui binari della metro con un treno che sta arrivando alle loro spalle finché Bulcsú riesce a uscire dal tunnel raggiungendo la successiva stazione mentre l'uomo in nero soccombe sotto il treno, decretando la fine di un incubo e la sua vittoria personale.


Solo dopo questo evento Bulcsú ritroverà il coraggio di uscire dalla metro mano nella mano con l'amata Zsofi, ora vestita da angelo.
Solo dopo questo evento Bulcsú ritroverà il coraggio di uscire dalla metro mano nella mano con l'amata Zsofi, ora vestita da angelo.
Riga 73: Riga 75:
== Produzione ==
== Produzione ==
{{F|film|febbraio 2016}}
{{F|film|febbraio 2016}}
Antal incontrò diversi problemi per girare il film. Innanzitutto le riprese dovevano essere effettuate durante la chiusura al pubblico della metro, vale a dire tra le 23:30 e le 4:30; in secondo luogo il comportamento bizzarro che nel film veniva attribuito ai controllori non piaceva all'Autorità dei trasporti di Budapest (''BKV''), che tuttavia accettò di consentire le riprese con la clausola di far precedere il film da un ''disclaimer'' letto da un dirigente del ''BKV'' e di garantire biglietti gratutiti per lo spettacolo cinematografico a tutti i controllori. Le riprese iniziarono nei primi mesi del [[2003]] tutte esclusivamente nei locali della metropolitana, date le poche ore libere per poter girare prima che riaprisse al pubblico la metro la produzione durò fino alla metà di giugno. Alla prima del film in sala riscosse un buon successo soprattutto dai stessi controllori colpiti dal fatto che fino ad allora nessuno mai li aveva raccontati in un film.
Antal incontrò diversi problemi per girare il film. Innanzitutto le riprese dovevano essere effettuate durante la chiusura al pubblico della metro, vale a dire tra le 23:30 e le 4:30; in secondo luogo il comportamento bizzarro che nel film veniva attribuito ai controllori non piaceva all'Autorità dei trasporti di Budapest (''BKV''), che tuttavia accettò di consentire le riprese con la clausola di far precedere il film da un ''disclaimer'' letto da un dirigente del ''BKV'' e di garantire biglietti gratuiti per lo spettacolo cinematografico a tutti i controllori. Le riprese iniziarono nei primi mesi del [[2003]], tutte esclusivamente nei locali della metropolitana. Date le poche ore libere per poter girare, la produzione durò fino alla metà di giugno. Alla prima del film in sala riscosse un buon successo soprattutto dagli stessi controllori colpiti dal fatto che fino ad allora nessuno mai li aveva raccontati in un film.


== Colonna sonora ==
== Colonna sonora ==
Per la colonna sonora il regista [[Nimród Antal]] si è affidato alla band ungherese [[Neo (gruppo musicale ungherese)|Neo]], i quali hanno inciso per l'occasione un'[[Extended play|EP]] chiamato proprio "kontroll" risquotendo un gran successo in [[Ungheria]] e [[Polonia]] scegliendo per il film queste tracce:
Per la colonna sonora il regista [[Nimród Antal]] si è affidato alla band ungherese [[Neo (gruppo musicale ungherese)|Neo]], i quali hanno inciso per l'occasione un'[[Extended play|EP]] chiamato proprio "kontroll" riscuotendo un gran successo in [[Ungheria]] e [[Polonia]] scegliendo per il film queste tracce:


=== Tracce ===
=== Tracce ===
Riga 93: Riga 95:
== Accoglienza ==
== Accoglienza ==
=== Critica ===
=== Critica ===
"Erano vent'anni che un film ungherese non partecipava al Festival di Cannes. 'Kontroll' di Nimród Antal l'ha fatto nel 2004, iniziando da lì una impressionante campagna di rastrellamento premi proseguita un po' ovunque. Tutto strameritato perché questa fantasia surreale ambientata nei locali sporchi della metropolitana di Budapest è un'avventura ricca di energia visiva, umorismo e personaggi bislacchi. 'Kontroll' è barocco, cinico, divertente e sentimentale. Con un protagonista (Sándor Csányi) indimenticabile che prende stoicamente le botte per tutto il film. È nato un nuovo promettente cineasta europeo. E ha solo trentadue anni."
"Erano vent'anni che un film ungherese non partecipava al Festival di Cannes. ''Kontroll'' di Nimród Antal l'ha fatto nel 2004, iniziando da lì una impressionante campagna di rastrellamento premi proseguita un po' ovunque. Tutto strameritato perché questa fantasia surreale ambientata nei locali sporchi della metropolitana di Budapest è un'avventura ricca di energia visiva, umorismo e personaggi bislacchi. ''Kontroll'' è barocco, cinico, divertente e sentimentale. Con un protagonista (Sándor Csányi) indimenticabile che prende stoicamente le botte per tutto il film. È nato un nuovo promettente cineasta europeo. E ha solo trentadue anni."


"[[Il Messaggero]]"
"[[Il Messaggero]]"


=== Incassi ===
=== Incassi ===
La produzione del film ha avuto un budget di 100,000,000 HUF ([[Fiorino ungherese]], e per il solo mercato americano ha incassato la bellezza di $1,277,800 [[Dollari americani]] risultando uno dei film esteri più gettonati al box office. Nel mercato europeo è andato ancora meglio attestandosi sui 11,546,807 di [[Euro]].
La produzione del film ha avuto un budget di 100,000,000 HUF ([[Fiorino ungherese]], e per il solo mercato americano ha incassato {{formatnum:1277800}} [[Dollaro statunitense|dollari]] risultando uno dei film esteri più gettonati al box office. Nel mercato europeo è andato ancora meglio attestandosi su {{formatnum:11546807}} [[euro]].


== Riconoscimenti ==
== Riconoscimenti ==

Versione delle 00:31, 20 lug 2016

{{{titolo italiano}}}
I protagonisti del film
Paese di produzioneUngheria
Durata105 min
Generethriller
RegiaNimród Antal
SoggettoNimród Antal, Jim Adler
SceneggiaturaNimród Antal, Jim Adler
ProduttoreTamás Hutlassa
FotografiaGyula Pados
MontaggioBalázs Hujber
Interpreti e personaggi

«"Si è buttato un altro sotto il treno stanotte".»

Kontroll è un film del 2003 diretto dal regista californiano Nimród Antal, presentato nella sezione Un Certain Regard al 57º Festival di Cannes.[1]

Trama

Bulcsú è un controllore della metropolitana di Budapest che mangia e dorme nei locali della metro 24 ore su 24 senza mai uscire all'esterno fin da quando è stato assunto. La sua squadra di controllori è composta dal saggio e veterano professore, dallo scarmigliato e buffo Lecsó, dal nevrotico e narcolettico Muki e dal più giovane ed inesperto Tibi. Tutti e cinque sono presi continuamente di mira venendo spesso aggrediti dai pendolari, che si rifiutano di pagare le multe se sprovvisti di biglietto.

Uno dei rivali di Bulcsú è Gonzo, un altro controllore arrogante e presuntuoso che ha avuto il lavoro grazie alle solite "conoscenze". Un giorno dopo i soliti battibecchi tra lui e la sua squadra, per dimostrare tutto il suo coraggio Gonzo lo invita a partecipare alla corsa sui binari che consiste nell'aspettare l'ultima metropolitana per i passeggeri della giornata e di saltare giù dalla banchina correndo sui binari e cercando di arrivare alla stazione successiva prima che arrivi l'espresso di mezzanotte, un treno che non fa fermate ed è l'ultimo in assoluto della giornata a rientrare. Tibi ed un altro tizio amico di tutti e due i concorrenti, chiamato "zoppo" poiché ha perso tutte le dita del piede, assistono anche come testimoni alla stazione successiva fin quando non vedono arrivare i due con il treno che incombe dietro di loro. Bulcsú riesce a salire sulla banchina per primo e quindi vince la sfida. Accorgendosi di non avere lì vicino Gonzo si affaccia immediatamente in direzione del tunnel vedendo il rivale sui binari ormai esausto con il treno sempre più vicino a lui; con le ultime forze riesce a tirarlo sulla banchina evitando all'ultimo momento che venga travolto dal treno. Gonzo, consapevole di quello che è appena accaduto, non riesce a fare nient'altro che piangere e a farsela sotto tremando, mentre Bulcsú resta calmo e disinvolto tra le grida di stupore e acclamazione dei presenti tutte per lui.

In un'altra giornata lavorativa Bulcsú, informato dal compagno di squadra Muki di quello che sta succedendo, arrivato sul posto vede l'ennesimo caso di esasperazione presente costantemente nel suo lavoro. Il suo collega Laci, ferito dopo essere stato vittima di un'aggressione fisica da parte di un passeggero che non aveva il biglietto, davanti la folla incredula ha preso in ostaggio il passeggero che l'aveva aggredito con un taglierino; dopo un breve colloquio nel quale Bulcsú cerca senza successo di convincere il collega, Laci esclama esasperato che in questo ambiente lui non ce la fa più e taglia la gola del passeggero.

Un giorno, durante un controllo di routine, si innamora di una ragazza vestita da orso chiamata Zsófi, solo dopo averla rincontrata e aver scambiato due parole con lei davanti un distributore automatico del caffè sotto la metro scopre che è la figlia di Béla, uno dei conducenti più anziani e rispettati della metropolitana.

Nel frattempo aumenta considerevolmente il numero di persone che si buttano sotto i treni della metro. Non si tratta di suicidi: c'è un uomo vestito di nero, la cui identità è ignota, che getta di proposito le persone sotto i treni.

In un'altra occasione, mentre Bulcsú insegue un passeggero (soprannominato "bomboletta spray" perché si diverte a spruzzare addosso ai controllori il contenuto delle sue bombolette) questi viene gettato sotto un treno dall'"uomo in nero". Bulcsú, a causa del suo incubo ricorrente di questa figura, non riesce a catturare l'assassino, e quando viene convocato e messo in discussione dai piani alti si rifiuta di rivelare i dettagli dell'incidente al capo generale della società dei trasporti. Quando costui lo minaccia di divulgare il filmato dell'incidente, che mostra il solo Bulcsú invece che il filmato originale dove si vede chiaramente l'assassino che butta di sotto "bomboletta spray", si dimette dal suo lavoro. Muki, venendo a sapere delle sue dimissioni, insinua poi che lui è l'assassino, citando il suo continuo vivere nei locali della metro e accusandolo di avere gli stessi problemi mentali di Laci; Bulcsú andandosene infuriato lo spinge lasciando ormai la sua ex squadra.

La sera stessa si presenta ad una festa in maschera organizzata dalla società nei locali della metro in cui è presente anche Zsofi. Riconoscendo l'"uomo in nero" gli intima di fermarsi ma costui infierisce contro Bulcsú dando vita a una dura e violenta lotta per la sopravvivenza, andando a finire sui binari. Nella penultima scena si vedono i due che corrono sui binari della metro con un treno che sta arrivando alle loro spalle finché Bulcsú riesce a uscire dal tunnel raggiungendo la successiva stazione mentre l'uomo in nero soccombe sotto il treno, decretando la fine di un incubo e la sua vittoria personale.

Solo dopo questo evento Bulcsú ritroverà il coraggio di uscire dalla metro mano nella mano con l'amata Zsofi, ora vestita da angelo.

Produzione

Antal incontrò diversi problemi per girare il film. Innanzitutto le riprese dovevano essere effettuate durante la chiusura al pubblico della metro, vale a dire tra le 23:30 e le 4:30; in secondo luogo il comportamento bizzarro che nel film veniva attribuito ai controllori non piaceva all'Autorità dei trasporti di Budapest (BKV), che tuttavia accettò di consentire le riprese con la clausola di far precedere il film da un disclaimer letto da un dirigente del BKV e di garantire biglietti gratuiti per lo spettacolo cinematografico a tutti i controllori. Le riprese iniziarono nei primi mesi del 2003, tutte esclusivamente nei locali della metropolitana. Date le poche ore libere per poter girare, la produzione durò fino alla metà di giugno. Alla prima del film in sala riscosse un buon successo soprattutto dagli stessi controllori colpiti dal fatto che fino ad allora nessuno mai li aveva raccontati in un film.

Colonna sonora

Per la colonna sonora il regista Nimród Antal si è affidato alla band ungherese Neo, i quali hanno inciso per l'occasione un'EP chiamato proprio "kontroll" riscuotendo un gran successo in Ungheria e Polonia scegliendo per il film queste tracce:

Tracce

  1. Kontroll
  2. It's Over Now
  3. Everybody Come On
  4. Metro
  5. A Familar Face
  6. Wanderson
  7. Sinfutas
  8. Szerelem

Distribuzione

Il film è stato prodotto da Cafè Film ed è stato presentato ad innumerevoli festival cinematografici in Europa e in America settentrionale, riscuotendo un grande successo soprattutto al Festival di Cannes.

Accoglienza

Critica

"Erano vent'anni che un film ungherese non partecipava al Festival di Cannes. Kontroll di Nimród Antal l'ha fatto nel 2004, iniziando da lì una impressionante campagna di rastrellamento premi proseguita un po' ovunque. Tutto strameritato perché questa fantasia surreale ambientata nei locali sporchi della metropolitana di Budapest è un'avventura ricca di energia visiva, umorismo e personaggi bislacchi. Kontroll è barocco, cinico, divertente e sentimentale. Con un protagonista (Sándor Csányi) indimenticabile che prende stoicamente le botte per tutto il film. È nato un nuovo promettente cineasta europeo. E ha solo trentadue anni."

"Il Messaggero"

Incassi

La produzione del film ha avuto un budget di 100,000,000 HUF (Fiorino ungherese, e per il solo mercato americano ha incassato 1 277 800 dollari risultando uno dei film esteri più gettonati al box office. Nel mercato europeo è andato ancora meglio attestandosi su 11 546 807 euro.

Riconoscimenti

Curiosità

  • Il film è interamente ambientato nella metropolitana di Budapest; il termine "Kontroll" si riferisce all'atto dei controllori di accertarsi della validità dei titoli di viaggio.

Note

  1. ^ (EN) Official Selection 2004, su festival-cannes.fr. URL consultato il 9 luglio 2011.

Collegamenti esterni

Template:Collegamenti cinema

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema