Alberto Aggazzotti: differenze tra le versioni

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==Note biografiche==
==Note biografiche==
Laureatosi in medicina e chirurgia a [[Università degli Studi di Torino|Torino]] e conseguita la libera docenza, dal [[1910]] al [[1923]] fu direttore dei Laboratori scientifici "[[Angelo Mosso]]" sul [[Monte Rosa]], intitolati al suo maestro. Fu [[professore universitario]] nel [[1923]]-[[1924]] a [[Università degli Studi di Catania|Catania]], poi a [[Università degli Studi di Parma|Parma]] e infine dal [[1924]]-[[1925]] a [[Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia|Modena]], dove resse la cattedra di [[fisiologia]] fino all'uscita dal ruolo nel [[1947]], venendo nominato [[professore emerito]] e ricoprendo incarichi fino al [[1952]]. Fu [[preside]] della Facoltà di Medicina e Chirugia dal [[1935]] al [[1944]] e subito dopo della Facoltà di Farmacia e presidente della Società Medico-Chirugica dal [[1937]] al [[1945]]. Socio della [[Accademia nazionale di scienze lettere e arti (Modena)|Reale Accademia di Scienze, Lettere e d'Arti di Modena]] dal [[1929]], ne fu presidente della sezione di scienze dal [[1939]] al [[1945]]. La sua attività di ricerca fu meno intensa nel periodo modenese, per scelta di privilegiare l'insegnamento e il contatto con gli allievi.<ref>Cfr. [s.a.], ''Alberto Aggazzotti'', in ''I grandi di Modena. Repertorio alfabetico di personaggi illustri dal 1800 ad oggi'', Poligrafici Editoriale, Bologna 1992, p. 6; Francesco Barbieri, Ferdinando Taddei, ''L'Accademia nazionale di scienze, lettere e arti di Modena dalle origini (1683) al 2005'', Mucchi, Modena 2006, vol. 1, pp. 23 e 29; Carlo Guido Mor, ''Storia della Università di Modena'', STEM - Mucchi, Modena 1963, p. 345. Alberto era nipote - figlio del figlio Pietro - di [[Francesco Aggazzotti]]. Cfr. http://www.myheritage.it/site-family-tree-126060012/genealogia-di-francesco-aggazzotti-1811-1890</ref>
Laureatosi in medicina e chirurgia a [[Università degli Studi di Torino|Torino]] e conseguita la libera docenza, dal [[1910]] al [[1923]] fu direttore dei Laboratori scientifici "[[Angelo Mosso]]" sul [[Monte Rosa]], intitolati al suo maestro. Fu [[professore universitario]] nel [[1923]]-[[1924]] a [[Università degli Studi di Catania|Catania]], poi a [[Università degli Studi di Parma|Parma]] e infine dal [[1924]]-[[1925]] a [[Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia|Modena]], dove resse la cattedra di [[fisiologia]] fino all'uscita dal ruolo nel [[1947]], venendo nominato [[professore emerito]] e ricoprendo incarichi fino al [[1952]]. Fu [[preside]] della Facoltà di Medicina e Chirurgia dal [[1935]] al [[1944]] e subito dopo della Facoltà di Farmacia e presidente della Società Medico-Chirugica dal [[1937]] al [[1945]]. Socio della [[Accademia nazionale di scienze lettere e arti (Modena)|Reale Accademia di Scienze, Lettere e d'Arti di Modena]] dal [[1929]], ne fu presidente della sezione di scienze dal [[1939]] al [[1945]]. La sua attività di ricerca fu meno intensa nel periodo modenese, per scelta di privilegiare l'insegnamento e il contatto con gli allievi.<ref>Cfr. [s.a.], ''Alberto Aggazzotti'', in ''I grandi di Modena. Repertorio alfabetico di personaggi illustri dal 1800 ad oggi'', Poligrafici Editoriale, Bologna 1992, p. 6; Francesco Barbieri, Ferdinando Taddei, ''L'Accademia nazionale di scienze, lettere e arti di Modena dalle origini (1683) al 2005'', Mucchi, Modena 2006, vol. 1, pp. 23 e 29; Carlo Guido Mor, ''Storia della Università di Modena'', STEM - Mucchi, Modena 1963, p. 345. Alberto era nipote - figlio del figlio Pietro - di [[Francesco Aggazzotti]]. Cfr. http://www.myheritage.it/site-family-tree-126060012/genealogia-di-francesco-aggazzotti-1811-1890</ref>


All'inizio del [[XX secolo]] fu tra i pionieri dello studio sulla [[fisiopatologia]] dell'uomo in alta montagna e più in generale in atmosfera rarefatta, utilizzando nella ricerca anche altri esseri viventi. Alcune di queste ricerche furono effettuate durante delle permanenze alla [[Capanna Margherita]]<ref>Cfr. Cogo et alii, 2000</ref> Altri esperimenti furono compiuti su sé stesso, simulando, dentro una campana di vetro, le condizioni minime di pressione equivalenti a quelle esistenti ad una altitudine di 14589 m. In alcuni di questi esperimenti utilizzò anche un [[orango]].<ref>Cfr A. Aggazzotti, ''La vita di un orang-utan in villeggiatura'' (v. sotto: Bibliografia)</ref>
All'inizio del [[XX secolo]] fu tra i pionieri dello studio sulla [[fisiopatologia]] dell'uomo in alta montagna e più in generale in atmosfera rarefatta, utilizzando nella ricerca anche altri esseri viventi. Alcune di queste ricerche furono effettuate durante delle permanenze alla [[Capanna Margherita]]<ref>Cfr. Cogo et alii, 2000</ref> Altri esperimenti furono compiuti su sé stesso, simulando, dentro una campana di vetro, le condizioni minime di pressione equivalenti a quelle esistenti ad una altitudine di 14589 m. In alcuni di questi esperimenti utilizzò anche un [[orango]].<ref>Cfr A. Aggazzotti, ''La vita di un orang-utan in villeggiatura'' (v. sotto: Bibliografia)</ref>

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Alberto Aggazzotti (Colombaro di Formigine, 18 luglio 1877Modena, aprile 1963) è stato un fisiologo italiano.

Note biografiche

Laureatosi in medicina e chirurgia a Torino e conseguita la libera docenza, dal 1910 al 1923 fu direttore dei Laboratori scientifici "Angelo Mosso" sul Monte Rosa, intitolati al suo maestro. Fu professore universitario nel 1923-1924 a Catania, poi a Parma e infine dal 1924-1925 a Modena, dove resse la cattedra di fisiologia fino all'uscita dal ruolo nel 1947, venendo nominato professore emerito e ricoprendo incarichi fino al 1952. Fu preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dal 1935 al 1944 e subito dopo della Facoltà di Farmacia e presidente della Società Medico-Chirugica dal 1937 al 1945. Socio della Reale Accademia di Scienze, Lettere e d'Arti di Modena dal 1929, ne fu presidente della sezione di scienze dal 1939 al 1945. La sua attività di ricerca fu meno intensa nel periodo modenese, per scelta di privilegiare l'insegnamento e il contatto con gli allievi.[1]

All'inizio del XX secolo fu tra i pionieri dello studio sulla fisiopatologia dell'uomo in alta montagna e più in generale in atmosfera rarefatta, utilizzando nella ricerca anche altri esseri viventi. Alcune di queste ricerche furono effettuate durante delle permanenze alla Capanna Margherita[2] Altri esperimenti furono compiuti su sé stesso, simulando, dentro una campana di vetro, le condizioni minime di pressione equivalenti a quelle esistenti ad una altitudine di 14589 m. In alcuni di questi esperimenti utilizzò anche un orango.[3]

I suoi studi sperimentali condotti nel 1914, in cui per primo descrisse le variazioni della tensione di O2 e CO2 durante lo sviluppo di embrioni di pollo in condizioni di laboratorio e ad altitudine di 3000 metri, sono stati ricordati e confermati a 70 anni di distanza.[4]

Opere

  • Laboratoires scientifiques A. Mosso sur le Mont Rose au Col d'Olen (alt. 3000 m.) et a la cabane Reine Marguerite (alt. 4560 m.), Impr. Vincenzo Bona, Turin 1911
  • La reazione dei liquidi dell'ovo Durante lo sviluppo, Unione Tipografico-Editrice, Torino 1912
  • Atti dei laboratori scientifici A. Mosso sul Monte Rosa della R. Universita di Torino, vol. III (Seguito ai Travaux du laboratoire scientifique International du Monte Rosa), Tip. V. Bona, Torino 1912
  • Influence de l'air rarefie sur l'ontogenese. Note I et II, Impr. V. Bona, Turin 1913
  • La respirazione cutanea in alta montagna, Tip. R. Accademia Dei Lincei, Roma 1913
  • Atti dei laboratori scientifici A. Mosso sul monte Rosa, Vol. IV, Tip. V. Bona, Torino 1914
  • Terapia del male degli aviatori. La Ipobaropatia, Tip. E. Voghera, Roma 1918
  • Alterazioni prodotte sull'organismo da una improvvisa e fortissima variazione della pressione atmosferica Tip. E. Voghera, Roma 1918 (con Guglielmo Bilancioni)
  • La glicosuria nell'uomo sottoposto a rarefazione atmosferica. Nota I, II, III, [S.l., s.n.], 1922
  • Il meccanismo d'azione della insulina, [S.l., s.n.], 1925
  • Influenza dei raggi Rontgen sull'equilibrio dello zucchero nel sangue, Tip. Immacolata Concezione, Modena 1925 (con R. Balli)
  • Relazione sull'inchiesta antropometrica e costituzionalistica sui genitori che hanno avuto almeno 7 figli nella provincia di Modena Ist. poligrafico dello Stato, Roma 1931
  • Sull'azione estrogena dell'acido benzoico di G. Bucciardi presentata dal socio A. Aggazzotti, Tip. Immacolata Concezione, Modena 1936
  • Ricerche sul ferro contenuto nei tessuti del coniglio di Giulio Bucciardi presentata dal socio A. Aggazzotti, Tip. Immacolata Concezione, Modena 1936
  • Modificazione al metodo di Nicloux per il dosaggio di piccole quantita di alcool nei materiali biologici, Stab. Tip. Jovene, Napoli 1937 (con Arnoldo De Niederhausern)
  • Azione del dissanguamento lento sulla pressione, sul tasso glicemico e sulla reazione attuale del sangue, Societa tipografica modenese, Modena 1939

Note

  1. ^ Cfr. [s.a.], Alberto Aggazzotti, in I grandi di Modena. Repertorio alfabetico di personaggi illustri dal 1800 ad oggi, Poligrafici Editoriale, Bologna 1992, p. 6; Francesco Barbieri, Ferdinando Taddei, L'Accademia nazionale di scienze, lettere e arti di Modena dalle origini (1683) al 2005, Mucchi, Modena 2006, vol. 1, pp. 23 e 29; Carlo Guido Mor, Storia della Università di Modena, STEM - Mucchi, Modena 1963, p. 345. Alberto era nipote - figlio del figlio Pietro - di Francesco Aggazzotti. Cfr. http://www.myheritage.it/site-family-tree-126060012/genealogia-di-francesco-aggazzotti-1811-1890
  2. ^ Cfr. Cogo et alii, 2000
  3. ^ Cfr A. Aggazzotti, La vita di un orang-utan in villeggiatura (v. sotto: Bibliografia)
  4. ^ Cfr. H. Rann, 1988

Bibliografia

  • Alberto Aggazzotti, La vita di un orang-utan in villeggiatura, La lettura: Rivista mensile del Corriere della Sera (1906 feb, Fascicolo 2), pp. 133-139 online
  • Hermann Rahn, Air cell gas tensions of the chick embryo at sea level and altitude: the contribution of Aggazzotti, 1914, Respiration Physiology Volume 72, Issue 3, June 1988, Pages 343-346 online
  • Aggazzotti Alberto, in Giancarlo Silingardi, Alberto Barbieri, Enciclopedia modenese, Mucchi, Modena 1990, vol. 1, pp. 24-25 con abbondante bibliografia
  • [s.a.], Alberto Aggazzotti, in I grandi di Modena. Repertorio alfabetico di personaggi illustri dal 1800 ad oggi, cur. Mauro Tedeschini, collab. Alberto Barbieri, Poligrafici Editoriale, Bologna 1992, p. 6
  • Annalisa Cogo, Andrea Ponchia, Oriana Pecchio, Gianni Losano, Paolo Cerretelli, Italian High Altitude Laboratories: Past and Present, High Altitude Medicine & Biology. June 2000, 1(2): 137-147. doi:10.1089/15270290050074288.

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