Brad Mehldau: differenze tra le versioni

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==Biografia==
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'''Brad Mehldau''' è salito alla ribalta giovanissimo negli [[Anni 1990|anni novanta]]. [[Pianista]] di formazione classica si è presto convertito al [[jazz]]. A [[New York]] frequenta la ''Nuova Scuola per le Ricerche Sociali'' e ha come insegnanti i [[pianisti]] [[Fred Hersch]], [[Kenny Werner]] e il [[batterista]] [[Jimmy Cobb]]. Quest'ultimo lo assolda per suonare nella sua band e il [[sassofonista]] [[Joshua Redman]] lo chiama per il suo quartetto. Nel [[1994]] Mehldau forma un trio sulle orme e sotto l'influenza del [[pianista]] [[Bill Evans (pianista)|Bill Evans]] a cui si ispira e dal quale ha ereditato la capacità armonica e introspettiva. Incide il primo album intitolato ''Introducing'' nel [[1995]], un manifesto dei suoi prossimi lavori in trio. Nel [[1999]] concepisce ''Elegiac Cycle'', album solista, diverso dal solito, vagamente impressionista, postmoderno, minimale, dove sono udibili gli studi classici che impregnano la sua cultura musicale. Nel [[2000]] arriva il disco ''Places'', sempre in trio e forse il migliore di tutti. Incide nel [[2002]] ''Largo'' non più con il suo abituale trio ma con gruppi diversi: altri spazi si stanno aprendo alla musica di Mehldau. Con ''Live in Tokyo'' conferma la maturità raggiunta come solista e la rivista statunitensa di [[jazz]] "'''Down Beat'''" ne glorifica la sua arte premiandolo come miglior [[pianista]] [[jazz]] del [[2004]].
Brad Mehldau è salito alla ribalta giovanissimo negli [[Anni 1990|anni novanta]]. [[Pianista]] di formazione classica, si è presto convertito al [[jazz]]. A [[New York]] frequenta la ''Nuova Scuola per le Ricerche Sociali'' e ha come insegnanti i pianisti [[Fred Hersch]], [[Kenny Werner]] e il [[batterista]] [[Jimmy Cobb]]. Quest'ultimo lo assolda per suonare nella sua band e il [[sassofonista]] [[Joshua Redman]] lo chiama per il suo quartetto. Nel [[1994]] Mehldau forma un trio sulle orme e sotto l'influenza del pianista [[Bill Evans (pianista)|Bill Evans]] a cui si ispira e dal quale ha ereditato la capacità armonica e introspettiva. Incide il primo album intitolato ''Introducing'' nel [[1995]], un manifesto dei suoi prossimi lavori in trio. Nel [[1999]] concepisce ''Elegiac Cycle'', album solista, diverso dal solito, vagamente impressionista, postmoderno, minimale, dove sono udibili gli studi classici che impregnano la sua cultura musicale. Nel [[2000]] arriva il disco ''Places'', sempre in trio e forse il migliore di tutti. Incide nel [[2002]] ''Largo'' non più con il suo abituale trio ma con gruppi diversi: altri spazi si stanno aprendo alla musica di Mehldau. Con ''Live in Tokyo'' conferma la maturità raggiunta come solista e la rivista statunitense di jazz ''Down Beat'' ne glorifica la sua arte premiandolo come miglior pianista jazz del [[2004]].


==Il musicista==
==Il musicista==

Versione delle 13:05, 2 mar 2012

Brad Mehldau

Brad Mehldau (Jacksonville, 23 agosto 1970) è un pianista jazz statunitense.

Biografia

Brad Mehldau è salito alla ribalta giovanissimo negli anni novanta. Pianista di formazione classica, si è presto convertito al jazz. A New York frequenta la Nuova Scuola per le Ricerche Sociali e ha come insegnanti i pianisti Fred Hersch, Kenny Werner e il batterista Jimmy Cobb. Quest'ultimo lo assolda per suonare nella sua band e il sassofonista Joshua Redman lo chiama per il suo quartetto. Nel 1994 Mehldau forma un trio sulle orme e sotto l'influenza del pianista Bill Evans a cui si ispira e dal quale ha ereditato la capacità armonica e introspettiva. Incide il primo album intitolato Introducing nel 1995, un manifesto dei suoi prossimi lavori in trio. Nel 1999 concepisce Elegiac Cycle, album solista, diverso dal solito, vagamente impressionista, postmoderno, minimale, dove sono udibili gli studi classici che impregnano la sua cultura musicale. Nel 2000 arriva il disco Places, sempre in trio e forse il migliore di tutti. Incide nel 2002 Largo non più con il suo abituale trio ma con gruppi diversi: altri spazi si stanno aprendo alla musica di Mehldau. Con Live in Tokyo conferma la maturità raggiunta come solista e la rivista statunitense di jazz Down Beat ne glorifica la sua arte premiandolo come miglior pianista jazz del 2004.

Il musicista

Mehldau suona composizioni originali, standard jazz e arrangiamenti jazz di canzoni famose, con una preferenza per la musica di Radiohead di Nick Drake e dei Beatles. È conosciuto soprattutto come leader del Brad Mehldau Trio, con il bassista Larry Grenadier e i batteristi Jorge Rossy e Jeff Ballard (che ha sostituito Rossy nel 2005).

Ha anche suonato e registrato come solista e in collaborazioni con Peter Bernstein, Mark Turner, Charlie Haden, e altri. Nel 2004, Mehldau ha fatto un tour con Kurt Rosenwinkel e Joshua Redman.

Mehldau a volte è confrontato con Bill Evans ma non gli piace il confronto, come spiega nell'introduzione a The Art of the Trio IV. Paragonato anche a Keith Jarrett, descrive i lavori solisti di Jarrett più come ispirazione che influenza. Altre influenze citate sono Miles Davis, Larry Goldings, Kurt Rosenwinkel, Jesse Davis, David Sanchez, e gli altri membri del suo trio [1]. La sua formazione classica è evidente, e spesso suona una diversa melodia con ciascuna mano, in insoliti metri quali 5/4 e 7/4.

Discografia

Album come leader o solista

  • Introducing Brad Mehldau (1995)
  • The Art of the Trio (1996)
  • The Art of the Trio II — Live At The Village Vanguard (1997)
  • The Art of the Trio III — Songs (1998)
  • Elegiac Cycle (1999)
  • The Art of the Trio IV — Back At The Vanguard (1999)
  • Places (2000)
  • The Art of the Trio V — Progression (2001)
  • Largo (2002)
  • Anything Goes (2004)
  • Live in Tokyo — Solo Piano (2004)
  • Day is Done (Trio) (2005)
  • House on Hill (Trio) (2006)
  • Live (Trio) 2008
  • Highway rider doppio cd (quintetto con orchestra diretta da Dan Coleman) (2010)
  • Live in Marciac doppio cd dal vivo + DVD (piano-solo) (2011)

Album come co-leader

  • New York-Barcelona Crossing Volume 1 (1993) Mehldau, Rossy, Rossy, Sambeat
  • New York-Barcelona Crossing Volume 2 (1993) Mehldau, Rossy, Rossy, Sambeat
  • When I Fall In Love (1993) Mehldau & Rossy Trio
  • Consenting Adults (1994) Mehldau, Turner, Bernstein, Grenadier, Parker
  • Alone Together (1997) Mehldau, Haden, Konitz
  • Another Shade of Blue (1999) Mehldau, Haden, Konitz
  • Close Enough For Love (1999) Fleurine
  • Don't Explain (2004) Joel Frahm, Brad Mehldau
  • Love Sublime (2006) Brad Mehldau, Renée Fleming
  • Metheny - Mehldau (2006) Brad Mehldau, Pat Metheny
  • Metheny - Mehldau Quartet (2007) Brad Mehldau, Pat Metheny

Album come sideman

  • "Mood Swing" (1994) Joshua Redman
  • Timeless Tales (for Changing Times) (1998) Joshua Redman
  • The Water Is Wide (2000, ECM) Charles Lloyd
  • Work for me" (2000, Verve) John Scofield
  • Hyperion With Higgins (2001, ECM) Charles Lloyd
  • Alegria (2003, Verve) Wayne Shorter
  • Like a Dream (2004, CryptoGramophone) Darek Oleszkiewicz
  • Deep Song (2005, Verve) Kurt Rosenwinkel
  • Blues Cruise (2005, FSNT) Chris Cheek

Colonne sonore

  • Midnight In The Garden of Good and Evil (1997)
  • Space Cowboys (2000)
  • Million Dollar Hotel (2000)
  • Ma Femme Est une Actrice (2001)

Altri progetti

Collegamenti esterni