Taxi: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
fix
Riga 14: Riga 14:
*[https://dizionario-online.net/tassista.html Dizionario online.net];
*[https://dizionario-online.net/tassista.html Dizionario online.net];
*[https://www.sapere.it/sapere/dizionari/dizionari/Italiano/T/TA/tassista.html?q_search=tassista De Agostini];
*[https://www.sapere.it/sapere/dizionari/dizionari/Italiano/T/TA/tassista.html?q_search=tassista De Agostini];
*[https://dizionario.internazionale.it/parola/tassista_2 Dizionario Intenazionale].
*[https://dizionario.internazionale.it/parola/tassista_2 Dizionario Internazionale].
Vocabolari che riportano "taxista come lemma principale:
Vocabolari che riportano "taxista come lemma principale:
*nessuno.</ref>.
*nessuno.</ref>.


A differenza del [[trasporto pubblico di linea,]] dove il percorso e le fermate di salita e discesa sono definite dall'ente locale affidatore del servizio o dal gestore della linea [[ferrovia]]ria, [[tram]]viaria e di [[autobus]], il servizio offerto dal taxi è classificato [[Trasporto pubblico non di linea|non di linea]], ovvero come «porta a porta». Il tassista in sosta nel posteggio o piazzola, segnalata con apposita segnaletica orizzontale, anche raggiunto telefonicamente, via radio o via [[applicazione mobile|app]], acquisisce la richiesta dell'utente, lo preleva all'indirizzo concordato e lo trasporta infine alla destinazione richiesta.
A differenza del [[trasporto pubblico di linea]], dove il percorso e le fermate di salita e discesa sono definite dall'ente locale affidatore del servizio o dal gestore della linea [[ferrovia]]ria, [[tram]]viaria e di [[autobus]], il servizio offerto dal taxi è classificato [[Trasporto pubblico non di linea|non di linea]], ovvero come «porta a porta». Il tassista in sosta nel posteggio o piazzola, segnalata con apposita segnaletica orizzontale, anche raggiunto telefonicamente, via radio o via [[applicazione mobile|app]], acquisisce la richiesta dell'utente, lo preleva all'indirizzo concordato e lo trasporta infine alla destinazione richiesta.


Il servizio taxi può essere svolto sia con autovetture che con altri veicoli quali, [[Motocarrozzetta|motocarrozzette]], veicoli a trazione animale, [[risciò]] condotti a mano o natanti.
Il servizio taxi può essere svolto sia con autovetture che con altri veicoli, quali [[Motocarrozzetta|motocarrozzette]], veicoli a trazione animale, [[risciò]] condotti a mano o natanti.


== Storia ==
== Storia ==

Versione delle 00:30, 26 mar 2022

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Taxi (disambigua).
Esempio di taxi moderno ibrido.

Il taxi, anche tassì o taxì[1], è un veicolo che effettua un servizio pubblico di trasporto passeggeri su piazza a pagamento, ovvero su stazionamento in apposite aree pubbliche, specificatamente in città, con alla guida un autista, chiamato «tassista» o, più raramente, «taxista»[2].

A differenza del trasporto pubblico di linea, dove il percorso e le fermate di salita e discesa sono definite dall'ente locale affidatore del servizio o dal gestore della linea ferroviaria, tramviaria e di autobus, il servizio offerto dal taxi è classificato non di linea, ovvero come «porta a porta». Il tassista in sosta nel posteggio o piazzola, segnalata con apposita segnaletica orizzontale, anche raggiunto telefonicamente, via radio o via app, acquisisce la richiesta dell'utente, lo preleva all'indirizzo concordato e lo trasporta infine alla destinazione richiesta.

Il servizio taxi può essere svolto sia con autovetture che con altri veicoli, quali motocarrozzette, veicoli a trazione animale, risciò condotti a mano o natanti.

Storia

Taxi storici italiani a Capri

Sembra che i primi esempi di questo tipo di servizio si possano far risalire al XIX secolo; precedentemente all'invenzione dell'automobile un servizio similare era quello fornito da carrozze trainate da cavalli e le prime regolamentazioni in proposito risalgono alle città di Parigi e Londra dove per la prima volta venne limitato il numero delle vetture in circolazione. Le vetture utilizzate prendevano in Europa il nome di "Brougham[3]", vocabolo talora trascritto "Broom" e in italiano pronunciato come "Brum", da cui il sostantivo "Brumista" utilizzato nella lingua italiana.

L'etimologia del termine "tassì" non è altro che un adattamento del fr. taxi, abbreviazione di taximètre («tassametro» e «vettura a tassametro»)[4][5][6], che deriva a sua volta dal ted. Taxameter, comp. irregolare del latino medievale taxa «tassa» e –meter «-metro» (poi più correttamente uniformato all'etimologia greca nel fr. taximètre e nell' ingl. taximeter, dove la radice taxi- rappresenta il gr. τάξις nel sign. di «determinazione di un pagamento dovuto»)[7][8].

L'idea di utilizzare l'automobile per servizio pubblico nasce comunque in Germania, a Stoccarda, nel 1896 per iniziativa della ditta di trasporti Friedrich Greiner che, il 26 giugno di quell'anno, commissionò una carrozza a motore del tipo Landaulet-Vittoria alla DMG (Daimler Motoren Gesellschaft) di Bad Cannstatt, accessoriata di alloggiamento per il tassametro. L'automobile verrà consegnata nel maggio (dietro pagamento dell'astronomica somma di 5.530 marchi) ed autorizzata al servizio dal comando di polizia nel giugno 1897. Mossa da un bicilindrico verticale ciclo Otto con cambio a quattro marce, trasmissione finale a cinghia e dotata di ruote ricoperte da gomma piena, la vettura è in grado di percorrere 70 km al giorno ed ha un successo immediato che porterà la Greiner, subito ribattezzata "Daimler Motor Wagen Kutscherei", ad acquistare altre sei automobili dello stesso tipo.

La Fiat 1T Taxi costruita dal 1920 al 1922

Negli anni successivi questa pratica si diffuse in tutte le altre più grandi metropoli e a New York si assistette alla prima compagnia che, dopo aver constatato che si trattava del colore meglio visibile a distanza, decise di dipingere le sue vetture di giallo.

La successiva svolta epocale nel servizio pubblico avvenne alla fine degli anni quaranta con l'utilizzo dei primi impianti radio per comunicare tra le autovetture e la sede delle società, con il risultato di un'ottimizzazione dei percorsi e una riduzione dei tempi d'attesa per la clientela. In effetti, in passato e in parte ancora oggi, i tassisti aspettavano la clientela in appositi parcheggi forniti di telefono fisso. In Italia, il servizio raggiungibile con questo particolare impianto installato viene definito "radiotaxi" ed è generalmente gestito da cooperative di tassisti a cui fa capo un numero telefonico normalmente di facile memoria. Un progetto avviato nel 2007 in collaborazione delle cooperative nella regione Veneto, si prefigge di istituire un numero unico regionale per facilitare ulteriormente il servizio, progetto pilota per estendere questa opportunità a tutto il territorio nazionale al pari di altri numeri di utilità pubblica.

In tempi più recenti un aiuto alla categoria dei tassisti arriva dall'utilizzo dei moderni GPS e dei navigatori satellitari che stanno man mano sostituendo quello che era in passato il risultato solo di una continua pratica sul campo; la conoscenza dei percorsi migliori e la recente esplosione di app specifiche per raccogliere prenotazioni e gestire il lavoro del tassista.

Veicoli impiegati

L'Austin FX4, lo storico taxi londinese

Anche se ai giorni nostri normalmente il servizio di taxi viene offerto con l'utilizzo di autovetture normali, naturalmente dando la preferenza alle caratteristiche di robustezza, economicità di gestione e comodità di carico, in passato sono stati messi in commercio degli autoveicoli specificatamente designati a questo scopo.

Famosi e tipici sono ad esempio in Inghilterra quelli costruiti dalla Manganese Bronze Holdings PLC, azienda con sede a Coventry che ha prodotto oltre 100.000 dei London Black Taxi.

In scala minore si può ricordare anche l'esperienza italiana degli anni sessanta in cui venne messo in produzione il modello Multipla della Fiat 600, costruito dal 1956 al 1967, e proposto anche in una versione disegnata specificatamente per i tassisti, con l'abitacolo posteriore fornito di due serie di sedili per ospitare un numero maggiore di passeggeri, con divisorio in vetro ed un vano per i bagagli accanto al guidatore.

Colori distintivi e identificativi

Taxi bicolore a Barcellona

Una delle caratteristiche che il taxi deve avere è quella di essere facilmente riconoscibile dal cliente anche a lunga distanza, pertanto negli anni si è cercato di ottenere questo risultato dotando le autovetture, oltre che dell'indicatore posto sul tetto, anche di un colore specifico.

In Italia il taxi deve avere colorazione esterna bianca, secondo le indicazioni del D.M. 19/11/1992, se immatricolato per la prima volta in data successiva al 31/12/1992; in caso contrario, essendo la norma non retroattiva, i veicoli immatricolati precedentemente a tale data possono continuare ad avere diversa colorazione. Da notare che il regolamento nazionale prescrive solo la colorazione, mentre l'esposizione di tabelle e/o distintivi è regolamentata da direttive e regolamenti locali (es. la tabella dei prezzi sulla parte esterna è obbligatoria solo per le licenze rilasciate dal Comune di Roma). Il regolamento nazionale impone inoltre che ogni taxi esponga sul retro del veicolo il numero della licenza ed il comune che l'ha rilasciata, le sigle che comunemente si vedono sui lati o sui parafanghi identificano l'adesione volontaria del taxi ad una compagnia taxi.

Negli Stati Uniti ad esempio le livree delle auto rispecchiano il nome della compagnia di appartenenza, infatti gli Yellow Cabs sono evidentemente dipinti di giallo[9] mentre i Checker Cabs continuano ad essere dipinti a quadretti bianco-neri o bianco-gialli. Questo aveva il duplice scopo di essere riconosciuti anche come compagnia individuale oltre che come mezzo pubblico.

Altri tentativi di uniformità nel colore avvenivano di città in città: sono ancora oggi usualmente neri a Londra o gialli a New York.

Una situazione particolare è quella di Hong Kong dove le autovetture di servizio pubblico sono di 3 colori diversi, rosso, verde e blu in base alle zone del territorio servite.

Taxi particolari

Un taxi indonesiano

Se in molti Paesi il servizio di taxi viene effettuato con autoveicoli, in alcune nazioni dell'Asia è usuale imbattersi in servizi effettuati con veicoli a forza umana, i risciò, oppure vedere dei veicoli trasformati a tale scopo come i thailandesi Tuk-tuk.

Esistono anche situazioni particolari dove il taxi classico non ha modo di esistere, ad esempio a Venezia questo servizio viene effettuato con motoscafi.

Taxi acquatico neozelandese, ad Auckland

In altre nazioni, soprattutto in caso di trasferimenti di una certa lunghezza, è invece usuale la contrattazione del costo della corsa prima della partenza, in sostituzione dell'uso del tassametro.

In alcune città e regioni di tutto il mondo esistono poi i taxi collettivi

Corrispettivo e tariffe

Il corrispettivo della corsa in taxi può essere di due tipi, a prezzo fisso o a tassametro secondo il tariffario.

Il corrispettivo del percorso in taxi è più oneroso rispetto allo stesso percorso effettuato in treno, in tram o in autobus, questo a causa di due motivi principali. Il primo è che il taxi potendo ospitare un numero inferiore di passeggeri, ripartisce i propri costi su un numero minore di clienti. Il secondo è che in Italia il taxi non riceve sovvenzioni alla pari di altre modalità di trasporto.

Percorso del taxi

Nelle aree delle città in cui gran parte delle vie di scorrimento sono perpendicolari, ad esempio New York, Barcellona, Torino e Bari, secondo la geometria del taxi, qualsiasi percorso scelga di effettuare il tassista avrà sempre la stessa lunghezza.

Note

  1. ^ Vocabolario Treccani
  2. ^ Vocabolari che riportano solo la variante "tassista": Vocabolari che riportano entrambe le varianti, ma sotto il lemma "tassista" e dizionari in cui "taxista" rimanda a "tassista": Vocabolari che riportano "taxista come lemma principale:
    • nessuno.
  3. ^ The Edinburgh Journal of Gadda Studies, su gadda.ed.ac.uk, The University of Edinburgh: a Gadda Glossary. URL consultato il 18 aprile 2014.
  4. ^ tassì, su it.wiktionary.org. URL consultato il 3 marzo 2021.
  5. ^ tassì in Vocabolario - Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 3 marzo 2021.
  6. ^ Ricerca | Garzanti Linguistica, su www.garzantilinguistica.it. URL consultato il 3 marzo 2021.
  7. ^ tassàmetro in Vocabolario - Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 3 marzo 2021.
  8. ^ Etimologia: perché si dice Taxi?, su Pensieri Sottili, 2 giugno 2008. URL consultato il 3 marzo 2021.
  9. ^ Sembra che l'idea di dipingere il proprio taxi di giallo per facilitarne l'individuazione da lontano sia venuta a un certo Harry N. Allen.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 21469 · LCCN (ENsh85132886 · GND (DE4059185-2 · BNF (FRcb11976726c (data) · J9U (ENHE987007563357905171 · NDL (ENJA00572628
  Portale Trasporti: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di trasporti