Global Organic Textile Standard: differenze tra le versioni

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Dopo quattro anni di negoziati, nel 2006, venne istituito il "''Global Organic Textile Standard''” con il completamento della prima certificazione.<ref name=":2" />
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Nel febbraio 2008, durante la riunione a Biofach, l'''International Working Group'' sviluppò, sotto la pressante richiesta del mercato al dettaglio, l’etichetta che dimostrava la propria conformità al GOTS riportando il [[logo]] sui capi biologici certificati; questa però venne presentata al pubblico per la prima volta, solo nel giungo 2008, durante a conferenza tessile IFOAM a [[Modena]].
Nel febbraio 2008, durante la riunione a Biofach, l'''International Working Group'' sviluppò, sotto la pressante richiesta del mercato al dettaglio, l’etichetta che dimostrava la propria conformità al GOTS riportando il [[logo]] sui capi biologici certificati; questa però venne presentata al pubblico per la prima volta solo nel giugno 2008, durante la conferenza tessile IFOAM a [[Modena]].


Sin dalla sua introduzione nel 2006, il GOTS ha ottenuto un riconoscimento universale, rendendo superflue numerose norme simili in precedenza e diventando lo standard principale per la trasformazione di prodotti tessili che utilizzano fibre organiche.<ref name=":2" />
Sin dalla sua introduzione nel 2006, il GOTS ha ottenuto un riconoscimento universale, rendendo superflue numerose norme simili in precedenza e diventando lo standard principale per la trasformazione di prodotti tessili che utilizzano fibre organiche.<ref name=":2" />

Versione delle 00:50, 26 mag 2021

Il Global Organic Textile Standard (GOTS) è una certificazione senza scopo di lucro promossa dalle principali organizzazioni internazionali leader nell'agricoltura biologica, al fine di garantire uno sviluppo responsabile e sostenibile nel settore tessile, e l'ampio riconoscimento internazionale ottenuto consente a chi produce e vende prodotti tessili biologici di avere una certificazione accettata in tutti i principali mercati. GOTS prevede l'emissione di una dichiarazione ambientale certificata da terze parti, che certifica l’idoneità del processo di produzione e di confezionamento del prodotto, limitando l’utilizzo di prodotti chimici e rispettando i criteri ambientali in tutte le fasi della filiera produttiva. Le caratteristiche necessarie per ottenere il certificato sono: la presenza di almeno il 70% di fibre naturali da agricoltura biologica, attività manifatturiere terze che abbiano adottato modelli e procedure gestionali conformi e che i prodotti chimici utilizzati siano conformi ai requisiti richiesti. Avere uno standard comune significa anche avere la possibilità di esportare i propri prodotti in tutti i principali mercati, dando così la possibilità al consumatore di poter scegliere.[1]

Storia

Il punto di partenza per lo sviluppo del Global Organic Textile Standard (GOTS) è stata la Conferenza Intercot 2002 a Düsseldorf in Germania, alla quale hanno partecipato i rappresentanti dei produttori di cotone biologico, dell’industria tessile, dei consumatori, delle organizzazioni standard e dei certificatori. Nella suddetta conferenza è stata discussa la necessità di una norma tessile organica armonizzata a livello mondiale.

All’epoca esistevano numerosi e diversi standard nel mercato, considerato di nicchia, dei tessuti biologici; i quali rappresentavano un ostacolo allo scambio internazionale ed al riconoscimento dei tessuti stessi.

In conseguenza alla conferenza è stato fondato il Gruppo di Lavoro Internazionale sullo Standard Tessile Biologico Globale, con l’obiettivo di lavorare costantemente per armonizzare i diversi standard e approcci, nonché per sviluppare una serie di standard globali.[1]

Dal 2002 un certo numero di organizzazioni ed esperti hanno partecipato periodicamente a questo lavoro. Non tutte le organizzazioni standard partecipati al processo hanno firmato l’accordo, in quanto divergevano su tematiche considerate da costoro non negoziabili; il Gruppo di lavoro internazionale venne, dunque, costituito da quattro organizzazioni fondatrici: l’Associazione internazionale industria tessile naturale (IVN), la Japan Organic Cotton Association (JOCA), l’Associazione per il commercio biologico (OTA) e la Soil Association (SA).

Dopo quattro anni di negoziati, nel 2006, venne istituito il "Global Organic Textile Standard” con il completamento della prima certificazione.[1]

Nel febbraio 2008, durante la riunione a Biofach, l'International Working Group sviluppò, sotto la pressante richiesta del mercato al dettaglio, l’etichetta che dimostrava la propria conformità al GOTS riportando il logo sui capi biologici certificati; questa però venne presentata al pubblico per la prima volta solo nel giugno 2008, durante la conferenza tessile IFOAM a Modena.

Sin dalla sua introduzione nel 2006, il GOTS ha ottenuto un riconoscimento universale, rendendo superflue numerose norme simili in precedenza e diventando lo standard principale per la trasformazione di prodotti tessili che utilizzano fibre organiche.[1]

Con l’istituzione del GOTS sono progressivamente scomparsi dal mercato numerosi standard fissati sul tessile organico ed utilizzati dagli organismi di certificazione come:

  • North American Fiber Standard - Organic Trade Association (USA)
  • Guidelines ‘Naturtextil IVN Zertifiziert’ - International Association Natural Textile Industry (Germany)
  • Standards for Processing and Manufacture of Organic Textiles - Soil Association (England)
  • Certification and Standards for Organic Cotton Products - Japan Organic Cotton Association (Japan)
  • EKO Sustainable Textile Standard - Control Union
  • Certifications (formerly Skal International, Netherlands)
  • Standards for Organic Textiles - Ecocert (France)
  • Organic Textile Standard - ICEA (Italy)
  • Standards for Organic Textiles - ETKO (Turkey)
  • Organic Fiber Standards - Oregon Tilth (USA)
  • Standards for Processing of Organic Textile Products - OIA (Argentina).[1]

Dopo l'enorme crescita degli impianti certificati tra il 2006 e il 2009, nel 2010 è stata avviata una fase di consolidamento.

Nel 2012, invece, il numero di impianti certificati ha ripreso a crescere in parte perché i licenziatari in tutto il mondo ricevevano ordini sempre maggiori e diversi per i prodotti GOTS, ed in parte perché applicavano la certificazione per più linee di produzione, trasformazioni e produzione.

Nel 2018 il numero di impianti certificati GOTS è aumentato, addirittura del 14,6% rispetto all’anno precedente, ciò può essere attribuito ad un riconoscimento maggiore del GOTS, da parte di consumatori e dettaglianti, come uno standard sostenibile che soddisfa i criteri ecologici e sociali.

Gli enti che partecipano al sistema di certificazione comprendono società di trasformazione, produzione e commercio lungo l'intera catena di approvvigionamento tessile e vanno dalle unità di piccole dimensioni fino alle più grandi imprese integrate verticali, che producono principalmente per il Nord America, per i mercati europei e giapponesi. Il crescente interesse dei principali retailer e brand per i capi prodotti e certificati secondo il GOTS ha creato una crescente domanda di prodotti.

Attualmente sono sedici i certificatori approvati nell'ambito del sistema GOTS, i quali garantiscono ai richiedenti l'accessibilità a livello mondiale al sistema di certificazione.[1]

Fondazione

Il Gruppo di Lavoro Internazionale sul Global Organic Textile Standard è costituito da quattro organizzazioni riconosciute a livello internazionale: OTA (USA), IVN (Germania), Soil Association (UK) e JOCA (Giappone). Il punto di partenza per lo sviluppo del Global Organic Textile Standard è stata la Conferenza Intercot 2002 a Düsseldorf. Le quattro organizzazioni fondatrici di GOTS si sono assunte la responsabilità di sviluppare uno standard globale e di adattarlo di preferenza ai propri programmi di "produzione locale". L'etichetta GOTS ha beneficiato e contribuito ad una notevole crescita dell'uso di fibre organiche. Il Global Organic Textile Standard ora stabilisce il punto di riferimento per una comprensione comune internazionale dei sistemi di produzione rispettosi dell'ambiente e della responsabilità sociale nel settore tessile biologico.[1]

Filosofia  

L’obiettivo fondamentale dell’organizzazione da raggiungere è quello di rendere più sostenibile e salutare l’esistenza delle persone e dell’ambiente e, per ottenere questo, è necessario lo sviluppo e l’implementazione, la verifica, la protezione e la promozione del GOTS. Il Global Organic Textile Standard influenza la fase di produzione di tessuti e abbigliamento imponendo diverse norme, soprattutto riguardo le condizioni di lavoro delle persone, l’impatto ambientale (impedendo gli OGM e non intaccando la zootecnia) e l'incentivazione dell’utilizzo di risorse biologiche.[2]  

Sviluppo e implementazione

Lo sviluppo di GOTS riguarda severi vincoli riguardanti l’ambito ecologico e sociale, cercando comunque di rimanere in linea con la produzione in massa e in serie odierna e definendo di conseguenza i tessuti organici come materiali ottenuti da condizioni di lavoro adeguate, aventi una percentuale minima di fibre organiche, lavorati causando il minor danno possibile all’ambiente e sottoposti a rigide verifiche riguardo le sostanze chimiche naturali e sintetiche.[2]

GOTS, comunque, non è uno standard rigido, cerca sempre di evolvere in modo da migliorare costantemente e in maniera sempre maggiore i processi di lavorazione del tessile. Per ottenere questo vengono create diverse partnerships con aziende internazionali, insieme a tutti i soggetti che ruotano attorno all’attività di produzione di un capo, sia in maniera diretta che non, in modo da far accettare il più possibile i vincoli dello standard e ridurre le barriere degli scambi globali.[2]  

Lo sviluppo del GOTS è necessario perché, con l’evoluzione sempre più rapida e globale della produzione industriale, si avverte il bisogno di conciliare il bisogno crescente di sicurezza dei consumatori (tramite la trasparenza) con una certificazione riconosciuta e condivisa a livello globale.[2]

Verifica

La verifica è un passaggio fondamentale per il GOTS; collaborando con professionisti nel campo della certificazione indipendente, esso riesce a rassicurare il consumatore riguardo il rispetto delle condizioni ambientali e lavorative, accrescendo quindi l’attendibilità, in quanto l’approvazione finale avviene solo dopo rigidi controlli in tutte le fasi della produzione di tessuti.[2]

Protezione

Quest’azione serve a mantenere alto il livello di serietà e professionalità del GOTS in quanto vengono effettuati continue indagini per trovare e sanzionare i soggetti che plagiano o fanno un uso improprio e spropositato dello standard.[2]

Promozione

Essendo una certificazione globale, diventa fondamentale per l’organizzazione avere una promozione capillare e quindi, di necessità, avere collaboratori che promuovano GOTS in tutto il mondo, basando questa attività sullo spirito di cooperazione e partnership.[2]  

Come conseguenza di questi valori, l’organizzazione non si basa su una struttura gerarchica ma su una struttura piatta ovvero che promuove la collaborazione di tutti i suoi lavoratori e riduce l’amministrazione e i suoi costi. GOTS essendo un’organizzazione no profit registrata, per la sua sopravvivenza sfrutta unicamente l’autofinanziamento.[2]

Scopo

GOTS ha come principale obiettivo quello di uniformare globalmente gli standard richiesti per l’approvazione della certificazione dello stato biologico dei tessuti, dalle fasi iniziali come la raccolta della fibra grezza a quelle di produzione fino l’etichettatura, rispettando l’ambiente e i lavoratori e rassicurando i consumatori finali. Grazie al fatto che GOTS è riconosciuto in tutto il globo, i trasformatori e i produttori tessili che commerciano a livello internazionale non avranno più il problema dell'utilizzo di certificazioni specifiche per entrare in diversi mercati.[2]

Sviluppo sostenibile

Imponendo standard rigidi e adeguati a livello sociale e ambientale, GOTS è classificabile come sostenibile e rispetta tutti i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.[2]  

Come identificare i prodotti GOTS

Per evitare contraffazioni e assicurare affidabilità e professionalità, il riferimento e l’etichettatura di GOTS sono sviluppati in modo da garantire una verifica certa della correttezza e completezza dei prodotti aventi la certificazione.[3]

Per utilizzare il logo GOTS su un qualsiasi prodotto tessile risulta indispensabile rispettare tutti gli adempimenti e tutti i controlli imposti dalla licenza Global Organic Tessil Standard Programme come l’ispezione della catena di lavorazione e produzione e dei produttori B2B e il rispetto dell’applicazione dell’etichettatura sui prodotti.[4]

Presenza fisica di GOTS nel mondo

Ad oggi i negozi fisici al dettaglio che vendono prodotti GOTS si trovano in Germania, Austria e Svizzera, ma la lista dei Paesi verrà presto ampliata.[3]

Grazie al Database Fornitori Certificati i consumatori possono ottenere qualsiasi informazione e risalire all’ubicazione, ai campi di operatività e ai prodotti dei fornitori di prodotti certificati GOTS.  Per essere certi della qualità e affidabilità del prodotto è fondamentale controllarlo a fondo in modo da verificare la completezza e la correttezza della certificazione. [3]

Certificazione

Il sistema di garanzia della qualità GOTS si basa sull'ispezione e certificazione di tutta la filiera tessile.[5]

Affinché i prodotti finali siano etichettati come certificati GOTS, tutti gli operatori devono affrontare un ciclo di ispezione annuale.[5]

Attraverso una serie di metodi di ispezione e documenti di certificazione rilasciati da un organismo di certificazione indipendente, si può in seguito stabilire che un prodotto, il suo trasformatore e produttore sono conformi a GOTS.[5]

Esistono due tipi di certificazione. Scope Certificates (SCs) indica che un fornitore soddisfa tutti i criteri per poter elaborare le merci GOTS. Transaction Certificates (TCs) dimostra che le merci stesse soddisfano tutti i criteri di prodotto GOTS.[5]

Benefici della certificazione GOTS

  • I prodotti che portano il logo GOTS contengono la garanzia dell'origine biologica del prodotto, ovvero una lavorazione responsabile dal punto di vista ambientale e sociale.[5]
  • La verifica avviene tramite la certificazione di terze parti indipendenti.[5]
  • Tutela della salute, della sicurezza e dei diritti dei dipendenti. I criteri sociali e il comportamento aziendale etico sono condizioni essenziali.[5]
  • Gli enti certificati hanno accesso a piattaforme per raccogliere dati sul consumo di acqua ed energia (per kg di prodotto tessile).[5]
  • Per la lavorazione di merci GOTS si possono usare solo prodotti chimici a basso impatto e senza sostanze dannose.[5][1]
  • Un gran numero di prodotti può ricevere la certificazione GOTS (indumenti, tessuti, mobili, prodotti per l'igiene personale...).[5]

Note

  1. ^ a b c d e f g (EN) Die Seitenwerkstatt, The GOTS story - about the development and ethical motivation - GOTS, su global-standard.org. URL consultato il 7 maggio 2021.
  2. ^ a b c d e f g h i j (EN) Juliane, GOTS Philosophy - the Aim, Vision and Mission - GOTS, su global-standard.org. URL consultato il 7 maggio 2021.
  3. ^ a b c (EN) Die Seitenwerkstatt, Identify correctly labelled GOTS Goods - GOTS, su global-standard.org. URL consultato l'11 maggio 2021.
  4. ^ GOTS - Global Organic Textile Standard Ccpb, su ccpb.it.
  5. ^ a b c d e f g h i j (EN) Die Seitenwerkstatt, The Certification of organic textiles - GOTS, su global-standard.org. URL consultato il 6 maggio 2021.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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