Chiesa di Sant'Antonino Martire (Badia Polesine)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Chiesa di Sant'Antonino
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàSalvaterra
Coordinate45°04′52.11″N 11°30′36.9″E / 45.081142°N 11.51025°E45.081142; 11.51025
Religionecattolica di rito romano
TitolareAntonino di Apamea
Diocesi Adria-Rovigo
Consacrazione1951
Completamento1686

La chiesa arcipretale di Sant'Antonino martire è un luogo di culto sito a Salvaterra, frazione del comune di Badia Polesine e in passato comune autonomo. Nella suddivisione territoriale della chiesa cattolica, è collocata nel vicariato di Badia-Trecenta, a sua volta parte della Diocesi di Adria-Rovigo, ed è sede parrocchiale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'interno

La prima citazione di una chiesa a Salvaterra risale al 1123 ed era compresa nel territorio dell'abbazia territoriale della Vangadizza. Si sa che, all'inizio del XV secolo, questa chiesa era già parrocchiale e che, nel Cinquecento, era dotata di tre altari. L'attuale parrocchiale, edificata grazie al prezioso contributo del cardinale Pietro Ottoboni, venne completata nel 1686. Nel 1708 fu terminata la facciata e, nel 1792, la chiesa passò alla diocesi di Adria in seguito alla soppressione della sopra citata abbazia. Nel 1922 furono colpiti da un fulmine sia la chiesa che il campanile; quest'ultimo venne riedificato nel 1925. Infine, nel 1951, la chiesa fu riconsacrata[1].

Un ulteriore intervento di restauro ha interessato gli interni e si è concluso nel 2002, mentre la torre campanaria e la facciata sono state restaurate e ridipinte rispettivamente nel 2015 e nel 2022

Il campanile ospita 4 campane intonate in scala di Lab3. La campana maggiore è l'unica rimanente del concerto precedente al secondo conflitto mondiale, le altre campane risalgono al dopoguerra.

L'interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno, ad unica navata è coperto da volta a schifo ed è illuminato da finestroni a lunetta inseriti nelle profonde unghie del claristorio. Sono presenti tre cappelle per lato le quali ospitano pregevoli altari marmorei quelli del crocefisso, San Valentino (1736), Beata Vergine del rosario (1689) e S. Antonio abate

(1607

); la cappella del fonte battesimale è racchiusa da una cancellata in ferro.

Altare di S. Valentino 1736
Altare di S. Antonio da Padova 1607
Presbiterio e altare maggiore
Altare della B.V. del rosario 1689

All'inizio dello scorso secolo è stato realizzato un ciclo di dipinti murali dal pittore sermidese A. Baldissara per decorare il soffitto della navata, il presbiterio e la cupola; Tra le opere degne di nota qui conservate troviamo quattro busti reliquiari posti sull'altare maggiore e raffiguranti i Santi Vescovi Biagio, Agostino, Bellino e Carlo. Sono presenti inoltre due pregevoli crocifissi lignei, uno posto nel presbiterio mentre l'altro è conservato in sagrestia.

L'organo[modifica | modifica wikitesto]

Cantoria e organo di Annibale Pugina 1910

sulla cantoria in controfacciata è presente l'organo a canne realizzato dalla ditta Annibale Pugina di Padova nel 1910, esso è a trasmissione pneumatico - tubolare, presenta un prospetto in tre campate a cuspide, una tastiera cromatica di 58 tasti e pedaliera concava cromatica di 27 note. Dispone di 12 registri, di seguito la disposizione fonica:

G. organo:

Principale 8'

Dolce 8'

Tromba 8'

Ottava 4'

Decima quinta 2'

Ripieno 4 file


O. espressivo:

Gamba 8'

Bordone 8'

Fugara 4'

Voce celeste 8'


Pedale:

Contrabasso 10'

Cello 8'

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chiesa di Sant′Antonino Martire <Salvaterra, Badia Polesine>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]