Silvia Paternò di Spedalotto

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Silvia Paternò di Spedalotto
Silvia negli anni '80
Duchessa di Savoia (contestato)
Stemma
Stemma
In carica30 marzo 1987 –
1⁰ giugno 2021
(34 anni e 63 giorni)
Duchessa d'Aosta
In carica30 marzo 1987 –
7 luglio 2006
(19 anni e 99 giorni)
PredecessoreClaudia d'Orléans
SuccessoreOlga di Grecia
Nome completoitaliano: Silvia Ottavia Costanza Maria
NascitaVilla Spedalotto, Bagheria, Italia, 31 dicembre 1953 (70 anni)
DinastiaPaternò Ventimiglia di Spedalotto per nascita
Savoia-Aosta per matrimonio
PadreVincenzo Paternò di Spedalotto
MadreRosanna Bellardo
Consorte diAmedeo di Savoia-Aosta
ReligioneCattolicesimo

Silvia Paternò di Spedalotto (nome completo Silvia Ottavia Costanza Maria; Bagheria, 31 dicembre 1953) è stata duchessa consorte d'Aosta dal 1987 al 2006, come moglie del duca Amedeo.

Infanzia ed educazione

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Silvia è nata a Bagheria presso Villa Spedalotto nel 1953 dalla nobile famiglia Paternò, figlia di Vincenzo (1923-1987) e di Rosanna Bellardo (1927-2012), di origine piemontese.[1][2] È sorella minore di Giulia (1950) e Achille (1951).[3]

Ha trascorso l'infanzia tra la Sicilia e Roma e, dopo il conseguimento della maturità classica a Siracusa, studiò restauro degli organi da chiesa all'Opificio delle pietre dure di Firenze, con il prof. Donati.[4]

Si diplomò come Infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana (CRI) nel 1987 ad Arezzo.[4]

Matrimonio e attività

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Silvia e Amedeo negli anni '80

Il 30 marzo del 1987 sposò Amedeo di Savoia nella cappella della sua villa di nascita, diventando la sua seconda moglie.[5]

Come membro della Croce Rossa ha partecipato a missioni di emergenza in Italia e all'estero, come nel 1999 per assistere i profughi kosovari o recandosi in Molise dopo il terremoto del 2002.[4] Con la CRI ha lavorato anche in Romania, Kenya e Iraq.[4]

Per sei anni ha servito come Ispettrice Provinciale delle Infermiere Volontarie di Arezzo, poi per tre anni come Vice Ispettrice del C.M. Regione Toscana e come Ispettrice ad Arezzo per un altro triennio.[4]

Ha accettato l'incarico di presidentessa onoraria del Movimento Etico per la Difesa Internazionale del Crocifisso (MEDIC) nel 2010.[6] Nel 2020 divenne con il marito presidentessa onoraria della Fondazione Scuola d'infanzia "Regina Margherita" di Asti (fondata nel 1891) e dal 9 aprile 2022 ricopre lo stesso ruolo nel movimento Rinnovamento nella Tradizione - Croce Reale.[7]

  • Presidentessa onoraria del Circolo Raimondo Montecuccoli di Modena;[4]
  • Presidentessa onoraria dell'Associazione Donatori S. Andrea, volta a promuovere le donazioni di sangue, midollo e cordone ombelicale;[4]
  • Presidentessa onoraria dell'Arab Italian Women Association (AIWA) con Fadwa dell’Arabia Saudita, per promuovere il dialogo tra donne arabe e italiane;[4][7]
  • Presidentessa onoraria dell'Associazione Principessa Mafalda e Principessa Giovanna di Savoia.[6]
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Vincenzo Paternò Ventimiglia di Spedalotto Ettore Paternò Ventimiglia di Spedalotto  
 
Rosalia Vanni di Archirafi  
Achille Paternò Ventimiglia di Spedalotto  
Silvia Lanza Filangeri di Mirto Giuseppe Antonio Lanza Filangeri di Mirto  
 
Silvia Paternò di Sperlinga dei Manganelli  
Vincenzo Paternò Ventimiglia di Spedalotto  
Francesco Arezzo di Celano Orazio Arezzo di Celano  
 
Emmanuela Maria Landolina di Torrebruna  
Giulia Arezzo di Celano  
Flavia Airoldi di Cruyllas Cesare Pietro Airoldi di Cruyllas  
 
Stefania Di Napoli di Bonfornello  
Silvia Paternò di Spedalotto  
Pietro Bellardo Giuseppe Bellardo  
 
Rosa Ratto  
Armando Bellardo  
Rosa Rossi Giuseppe Rossi  
 
 
Rosanna Bellardo e Ferraris  
Alessandro Ferraris di Celle Alessandro Luigi Ferraris di Celle  
 
Teresa Lovera di Maria  
Ottavia Ferraris di Celle  
Luisa Vassallo di Castiglione Falletto Carlo Vassallo di Castiglione Falletto  
 
Adele Robbio di Varigliè  
 

Ascendenza patrilineare[8]

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  1. Roberto d'Embrun, 1050-1100 ca.
  2. Costantino I, Signore di Paternò, Conte di Buccheri
  3. Roberto II, Signore di Paternò, Conte di Buccheri, †1134 ca.
  4. Costantino II, Signore di Paternò, Conte di Buccheri, Conte di Butera, Conte di Martana, †1168
  5. Simone, Signore di Paternò, Conte di Buccheri, †1197 ca.
  6. Federico, Signore di Paternò
  7. Gualterio Paternò, I Barone del Burgio e delle Saline
  8. Benedetto Paternò, II Barone del Burgio, †1344
  9. Nicola Paternò, III Barone del Burgio
  10. Giovanni Paternò il Vecchio, IV Barone del Burgio, I Barone del Murgo, I Barone della Nicchiara,
  11. Gualterio Paternò, V Barone del Burgio, I Barone di Imbaccari Sottana, 1381-1432
  12. Francesco Paternò, II Barone di Imbaccari Sottana, I Barone di Granirei, 1412-1471
  13. Gualtiero Paternò, III Barone di Imbaccari Sottana, 1479-1519
  14. Giovan Francesco Paternò, IV Barone di Imbaccari Sottana, I Barone di Raddusa †1532 ca.
  15. Brandano Paternò, V Barone di Imbaccari Sottana, II Barone di Raddusa, 1499-1533
  16. Giovanni Battista, VI Barone di Imbaccari Sottana, III Barone di Raddusa, †1549
  17. Giovan Francesco Paternò, VII Barone di Imbaccari Sottana, IV Barone di Raddusa, 1544-1574
  18. Giuseppe Maria Paternò, VII Barone di Imbaccari Sottana, V Barone di Raddusa, †1623
  19. Giacinto Maria Paternò, VII Barone di Raddusa con Mirabella, IX Barone di Imbaccari Sottana, 1597-1653
  20. Vincenzo Paternò, I Barone di Regalcaccia e Spinagallo, VIII Barone di Raddusa e Destri, 1623-1678
  21. Francesco Maria Paternò, IX Barone di Raddusa e Destri, 1648-1716
  22. Vincenzo Maria Paternò, X Barone di Raddusa e Destri, 1680-1749
  23. Francesco Maria Paternò, XI Barone di Raddusa e Destri, 1694-1765
  24. Onofrio Emanuele Paternò, Barone di Spedalotto e Cugno , †1801
  25. Vincenzo Paternò, I Marchese di Reggiovanni, Conte di Prades, Barone di Spedalotto, 1788-1853
  26. Ettore Paternò Ventimiglia, III Marchese di Reggiovanni, Conte di Prades, 1815-1894
  27. Vincenzo Paternò Ventimiglia, IV Marchese di Reggiovanni, Conte di Prades, 1861-1918
  28. Achille Paternò Ventimiglia, V Marchese di Reggiovanni, Conte di Prades, 1895-1970
  29. Vincenzo Paternò Ventimiglia, VI Marchese di Reggiovanni, Conte di Prades, 1923-1987
  30. Silvia Ottavia Maria Paternò Ventimiglia, Duchessa di Savoia, Duchessa d'Aosta, n.1953

Titoli e trattamento

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  • 30 dicembre 1953 - 30 marzo 1987: Donna Silvia Paternò Ventimiglia dei Marchesi di Reggiovanni, dei Conti di Prades e dei Baroni di Spedalotto
  • 30 marzo 1987 - 1º giugno 2021: Sua altezza reale, la principessa Silvia di Savoia, duchessa di Savoia (contestato da Marina Doria, moglie di Vittorio Emanuele di Savoia)
  • 1º giugno 2021- in carica: Sua altezza reale, la principessa Silvia di Savoia, duchessa vedova di Savoia (contestata da Marina Doria)

Onorificenze straniere

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Dama d'Onore e Devozione del Sovrano Militare Ospedaliero Ordine di Malta - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di bronzo al merito della Croce Rossa - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di bronzo al merito della Croce Rossa
«Missione in Romania»

Onorificenze dinastiche

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Dama di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Gran Croce di Giustizia dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio - nastrino per uniforme ordinaria

Altri riconoscimenti

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  • Premio "Profilo Donna", Modena, 2002.[6]
  • Premio "Donna Coraggio" (A.N.D.E.), Brescia, 2008.[6]
  1. ^ Mathieu Nival, Silvia PATERNÒ DI SPEDALOTTO, su gw.geneanet.org. URL consultato il 5 maggio 2024.
  2. ^ Andrea Borella, "Annuario della Nobiltà Italiana", Edizione XXXII, Teglio (SO), 2014, S.A.G.I. Casa Editrice, pag. 5
  3. ^ PATERNO’ e PATERNO’ VENTIMIGLIA, in Libro d'Oro della Nobiltà Mediterranea.
  4. ^ a b c d e f g h Silvia di Savoia, su casarealedisavoia.it. URL consultato il 31 dicembre 2022.
  5. ^ Villa Spedalotto, su bagheriaexperience.it. URL consultato il 5 maggio 2024.
  6. ^ a b c d Mina Cappussi, MEDIC, IL MOVIMENTO PER LA DIFESA DEL CROCIFISSO., su unmondoditaliani.com, 11 luglio 2010. URL consultato il 5 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  7. ^ a b Comunicato Del 15 Aprile 2022, su crocereale.it, 16 aprile 2022. URL consultato il 5 maggio 2024.
  8. ^ GENEALOGIA, su angelfire.com. URL consultato il 25 settembre 2021.
  9. ^ (ES) Anales De La Real Academia Matritense De Heráldica y Genealogía VI (2000-2001), RAMHG. URL consultato il 28 novembre 2021.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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