Silvestro di Chalon-sur-Saône

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San Silvestro

Vescovo di Chalon

 
MorteChalon-sur-Saône, VI secolo
Venerato daChiesa cattolica
Canonizzazionepre canonizzazione
Ricorrenza20 novembre

Silvestro (... – Chalon-sur-Saône, 20 novembre VI secolo) è stato un vescovo franco di Chalon tra V e VI secolo, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Biografia e culto[modifica | modifica wikitesto]

Nel Liber in gloria confessorum, Gregorio di Tours parla di lui come di un santo vescovo, morto nel 42º anno del suo sacerdozio.[1] Fu lui a conferire la tonsura a san Cesario d'Arles[2], dunque era già vescovo nel 486.[3] Storicamente è documentato in due occasioni,[3][4] per la sua partecipazione al concilio di Epaon del 517[5] e a quello di Lione, celebrato tra il 518 e il 523[6].

Le sue reliquie furono traslate dal vescovo Gerbaldo di Chalon nell'878 e papa Giovanni VIII ne ammise il culto, assieme a quello di sant'Agricola.[4] Nel martirologio di Adone di Vienne (IX secolo) è commemorato il 20 novembre.[4] A questa stessa data il Martirologio Romano lo ricorda con queste parole:[7]

«A Châlon-sur-Saône in Burgundia, ora in Francia, san Silvestro, vescovo, che, nel quarantaduesimo anno del suo sacerdozio, pieno di giorni e di virtù passò al Signore.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores rerum Merovingicarum, Tomus I, Pars II, Hannoverae, 1885, p. 352, nº 84.
  2. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores rerum Merovingicarum, Tomus III, Hannoverae, 1896, p. 458.
  3. ^ a b (FR) Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. II, p. 193.
  4. ^ a b c (FR) Didier, Bibliotheca Sanctorum, vol. 11, col. 1073.
  5. ^ (LA) Concilia aevi Merovingici (511-695), recensuit Fridericus Maassen, Hannoverae, 1893, p. 29.
  6. ^ (LA) Concilia aevi Merovingici (511-695), recensuit Fridericus Maassen, Hannoverae, 1893, p. 34.
  7. ^ Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004, p. 893, nº 7.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]