Agricola di Chalon-sur-Saône

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Sant'Agricola

Vescovo di Chalon

 
Nascita498
MorteChalon-sur-Saône, 17 marzo 580
Venerato daChiesa cattolica
Canonizzazionepre canonizzazione
Ricorrenza17 marzo

Agricola (498Chalon-sur-Saône, 17 marzo 580) fu vescovo di Chalon dal 532 al 580, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Biografia e culto[modifica | modifica wikitesto]

La maggior parte delle informazioni su questo santo è contenuta nella Historia Francorum e nel Liber in gloria confessorum di Gregorio di Tours, che gli attribuisce 83 anni di vita e 42 anni di episcopato.[1]

Nacque nel 498 da una famiglia di origini senatorie. Nel 532 divenne vescovo di Chalon. Si distinse per zelo e virtù, austerità di vita e abilità nella predicazione.[2]

Il suo nome appare in numerosi concili della Chiesa franca: si fece rappresentare al concilio di Orléans del 538, e prese parte direttamente a quelli di Orléans del 541 e 549, a quello di Clermont del 549, a quelli di Parigi del 552 e di Lione del 567 (o 570).[1][3]

È menzionato nella vita di San Germano di Venanzio Fortunato.[1][3]

Morì nel 580 e fu sepolto nella chiesa di San Marcello. Nell'878 il vescovo Gerbaldo di Chalon traslò le sue reliquie nella chiesa di San Pietro, e papa Giovanni VIII (872-882) ne ammise il culto, assieme a quello di san Silvestro.[3]

La Chiesa cattolica celebra il suo culto il 17 marzo. Il Martirologio Romano lo ricorda con queste parole:[4]

«A Châlon-sur-Saône in Burgundia, nell'odierna Francia, sant'Agricola, vescovo, che per circa dieci lustri resse questa Chiesa, consolidandola con vari concili.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (FR) Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. II, p. 193.
  2. ^ (FR) Fusconi, Bibliotheca Sanctorum, vol. 1, coll. 609-610.
  3. ^ a b c (FR) Fusconi, Bibliotheca Sanctorum, vol. 1, col. 610.
  4. ^ Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004, p. 265, nº 3.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]