Buchozia japonica

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Buchozia japonica
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Lamiidi
Ordine Gentianales
Famiglia Rubiaceae
Sottofamiglia Rubioideae
Tribù Paederieae
Genere Buchozia
L'Hér., 1788
Specie B. japonica
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Rubiales
Famiglia Rubiaceae
Genere Buchozia
Specie B. japonica
Nomenclatura binomiale
Buchozia japonica
(Thunb.) Callm., 2021
Sinonimi

Lycium japonicum
Thunb., 1780
Serissa japonica
(Thunb.) Thunb., 1798
Serissa foetida
(L.f.) Poir., 1819

La serissa (Buchozia japonica (Thunb.) Callm., 2021) è una pianta appartenente alla famiglia delle Rubiacee. È l'unica specie nota del genere Buchozia.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Fiori

È una specie a portamento arbustivo, con foglie di forma ovata e nervature linfatiche penninervie; il loro colore può variare: alcuni esemplari presentano una foglia completamente verde, altri presentano un colore bianco sui bordi della lamina fogliare, e un segmento bianco al centro della parte verde centrale della pagina fogliare (nei casi delle foglie a due colori); se spezzate, solitamente emanano un cattivo odore.[senza fonte]

Durante tutta l'estate e a volte fino all'inverno si ricopre di fiori bianchi che, grazie alla loro abbondanza, la fanno sembrare coperta di neve.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è originaria dell'Estremo Oriente (Cina e Taiwan).[1]

Bonsai[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è particolarmente indicata per la coltivazione come bonsai per molti motivi, tra cui il più importante è il suo tronco che, grazie ai suoi numerosi solchi, fanno sembrare la pianta vecchia. Inoltre i suoi robusti rami si prestano molto bene alla modellatura e all'utilizzo delle più svariate tecniche bonsaistiche.

Annaffiatura[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie ha bisogno di frequenti innaffiature, soprattutto durante i mesi estivi e in primavera durante i giorni molto ventosi. In inverno, quando andranno riparate all'interno, bisogna ricordare di nebulizzare la chioma per far fronte alla perdita di acqua dovuta al riscaldamento domestico.

Esposizione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie dimostra una discreta resistenza al freddo e pertanto va riparata durante i mesi invernali. Durante i mesi primaverili ed estivi può essere portata all'esterno ma non sotto i diretti raggi del sole.

Terreno[modifica | modifica wikitesto]

Il terreno deve essere costituito da 50% akadama, 40% terra pronta e 10% sabbia.

Rinvaso[modifica | modifica wikitesto]

Ogni 3-4 anni su esemplari vecchi mentre i più giovani, che crescono più velocemente, devono essere rinvasati ogni due anni: operazione da effettuare durante la stagione estiva.

Potatura[modifica | modifica wikitesto]

Andrà effettuata per i rami principali durante il periodo di stasi vegetativa (marzo-aprile) con attrezzi affilati e disinfettati, provvedendo a coprire con mastice cicatrizzante le ferite.

Avvolgimento[modifica | modifica wikitesto]

Il procedimento di avvolgimento di questa essenza non è difficile ma bisogna comunque prestare attenzione. I rami giovani infatti sono legnosi e questo potrebbe portare ad un'eccessiva forzatura che provocherebbe la rottura del ramo. Il procedimento va effettuato in primavera quando il legno è più elastico e quindi può maggiormente sopportare l'effetto del filo.

Malattie[modifica | modifica wikitesto]

La Serissa si dimostra molto resistente alle malattie ma a volte possono capitare attacchi da parte di afidi o ragnetti rossi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Buchozia japonica, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 25 dicembre 2023.

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