Sei codici

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Sei codici
Nome cinese
Cinese tradizionale六法
Cinese semplificato六法
Pinyinliùfǎ
Wade-Gilesliu⁴-fa³
Nome giapponese
Kanji六法
Rōmajiroppō
Nome coreano
Hangŭl육법
Hanja六法
Latinizzazione rivedutayukbeop
McCune-Reischauerryukpŏp

I sei codici (六法) sono i sei principali codici legali che costituiscono il principale corpo legislativo in Giappone, Corea del Sud e Repubblica di Cina (Taiwan).[1] A volte, il termine è usato anche per descrivere le sei principali aree del diritto. Inoltre, può riferirsi a tutta o a parte di una raccolta di statuti.

Bandiera del Giappone Giappone Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud Bandiera di Taiwan Taiwan
1 Constituzione (1946)
日本国憲法
Nippon-koku-kenpō
Constituzione (1948)
대한민국 헌법
Daehan-minguk Heon-beop
Constituzione (1946)
中華民國憲法
Zhōnghuá Mínguó Xiànfǎ
2 Codice civile (1896)
民法
Minpō
Codice civile (1958)
민법
Min-beop
Codice civile (1929)
民法
Mínfǎ
3 Codice di procedura civile (1996)
民事訴訟法
Minji-soshō-hō
Codice di procedura civile (1960)
민사소송법
Minsa-sosong-beop
Codice di procedura civile (1930)
民事訴訟法
Mínshìsùsòngfǎ
4 Codice penale (1907)
刑法
Keihō
Codice penale (1953)
형법
Hyeong-beop
Codice penale (1935)
刑法
Xíngfǎ
5 Codice di procedura penale (1948)
刑事訴訟法
Keiji-soshō-hō
Codice di procedura penale (1954)
형사소송법
Hyeongsa-sosong-beop
Codice di procedura penale (1928)
刑事訴訟法
Xíngshìsùsòngfǎ
6 Codice commerciale (1899)
商法
Shōhō
Codice commerciale (1962)
상법
Sang-beop
Diritto amministrativo (1933)
行政法
Xíngzhèngfǎguī

La parola roppō è una forma leggermente adattata del termine usato in giapponese per indicare il codice napoleonico (ナポレオン五法典, Naporeon go hōten), quando fu introdotto durante il primo periodo Meiji.[2] Sebbene l'imperatore francese Napoleone emanò originariamente cinque codici, i giapponesi vi aggiunsero la loro costituzione per formare sei codici in tutto.[2]

La legislazione in Giappone tende ad essere concisa. Il volume statutario Roppō Zensho (Libro dei sei codici), di dimensioni simili a un grande dizionario, contiene tutti e sei i codici, così come molti altri statuti emanati dalla Dieta nazionale.

I sei codici furono introdotti in Cina nel 1905, dopo la riforma e la modernizzazione del sistema legale cinese guidata da Cixi. Tale riforma si basava sulle leggi simili adottate in Germania, Francia e Giappone. Dopo l'istituzione del governo nazionalista, il 3 ottobre 1928 fu approvato il Libro completo dei sei codici.[3] Il Partito Comunista Cinese abolì le pratiche dei sei codici nella Cina comunista nel febbraio 1949.[4]

Come risultato del dominio coloniale giapponese e del ritiro della Repubblica di Cina a Taiwan, il sistema legale di Taiwan è fortemente influenzato dal Giappone e dalla Cina.[5][6][7] Di conseguenza, i termini sei codici e Libro dei sei codici sono ampiamente utilizzati anche a Taiwan.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ministero della Giustizia (Taiwan), 六法攻略, su web.archive.org, 17 febbraio 2012. URL consultato il 4 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2012).
  2. ^ a b Masaji Chiba “Japan” edited by Poh-Ling Tan, “Asian Legal Systems” Butterworths, London, 1997.
  3. ^ Meredith P. Gilpatrick, The Status of Law and Lawmaking Procedure Under the Kuomintang 1925-46, in The Far Eastern Quarterly, vol. 10, n. 1, 1950, pp. 38–55, DOI:10.2307/2049651. URL consultato il 6 marzo 2023.
  4. ^ 中共中央关于废除国民党的六法全书与确定解放区的司法原则的指示 [dffyw.com], su web.archive.org, 5 settembre 2013. URL consultato il 6 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2013).
  5. ^ Tay-sheng Wang, Legal Reform in Taiwan under Japanese Colonial Rule, 1895-1945: The Reception of Western Law (2014).
  6. ^ Chang-Fa Lo, The Legal Culture and System of Taiwan (2006).
  7. ^ 王泰升, 概述台灣法的歷史,思想與法學 [An Overview of Taiwan’s Legal History, Thought, and Study], 290 台灣法學雜誌 13 (2016).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Giappone Corea del Sud Repubblica di Cina

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]