Scotophilus collinus

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Scotophilus collinus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Vespertilionidae
Sottofamiglia Vespertilioninae
Genere Scotophilus
Specie S.collinus
Nomenclatura binomiale
Scotophilus collinus
Sody, 1936

Scotophilus collinus (Sody, 1936) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso nell'Ecozona orientale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 68 e 75 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 48 e 54 mm, la lunghezza della coda tra 45 e 46 mm, la lunghezza delle orecchie tra 13 e 14 mm.[3][4]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è corta, liscia e schiacciata. Le parti dorsali sono bruno-cannella, mentre le parti ventrali sono bruno-giallastre, più giallastre sui fianchi, la gola e il mento. Il muso è corto e largo, dovuto alla presenza di due masse ghiandolari sui lati. Gli occhi sono piccoli. Le orecchie sono corte, triangolari e ben separate tra loro. La punta della lunga coda si estende leggermente oltre l'ampio uropatagio.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia all'interno di edifici. L'attività predatoria inizia al tramonto e solitamente viene effettuata in gruppi di 2-5 individui. Il volo è dritto ed alto.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti catturati negli spazi aperti.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nel Borneo settentrionale, Bali, Lombok, Sumba, Flores, Sawu, Roti, Semau, Timor, Lembata e probabilmente anche sulle Isole Banda e Isole Aru.

Vive nelle foreste primarie e secondarie.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, classifica S.collinus come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Sinaga, U. & Maryanto, I. 2008, Scotophilus collinus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Scotophilus collinus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Tate, 1942.
  4. ^ Goodwin, 1979.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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