Saverio Montalto

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Saverio Montalto, pseudonimo di Francesco Barillaro (San Nicola d'Ardore, 19 febbraio 1898Ardore Marina, 7 settembre 1977), è stato uno scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Francesco Saverio Barillaro nacque a San Nicola d'Ardore, nella Locride, il 19 febbraio 1898 e morì ad Ardore il 7 settembre 1976. Sin dalla più tenera età ebbe come precettore lo zio arciprete Giuseppe sotto la cui guida imparò a leggere, scrivere e far di conto, apprese di lettere classiche e conseguì la laurea in veterinaria a Napoli. La sua vita fu sconvolta da una tragedia familiare: uccise la sorella Anna, ferì il cognato Giacomo Armoni e la moglie Iva, sorella dell'Armoni, verosimilmente affiliato della cosca locale. Fu arrestato ed al magistrato che lo interrogò chiese e ottenne di dar spiegazioni della vicenda in un memoriale. Scrisse l'omonima opera tra il 1940 e il 1945. Al processo venne riconosciuto insano di mente e condannato ad espiare la pena nel manicomio criminale di Aversa, dal 1940 al 1945.[1]

Come già aveva anticipato sin dal 1996 Antonio Piromalli,[2] nel 2014 Arcangelo Badolati in Mamma 'ndrangheta rivisitando la storia del fenomeno della criminalità organizzata in Calabria riconoscerà a Montalto, "colpevolmente dimenticato e sottovalutato" il merito di aver parlato per primo[3] nella sua opera più celebre, il romanzo La famiglia Montalbano scritto tra il 1940 e il 1945, "dell'esistenza di una struttura unitaria di coordinamento della 'ndrangheta in provincia di Reggio Calabria ...",[1] anticipando così le opere di Sciascia Le parrocchie di Regalpietra (1956) e Il giorno della civetta (1961) quest'ultima chiaramente influenzata dagli scritti di Montalto.[1][4] Solo più tardi lo scrittore calabrese Saverio Strati proporrà racconti di malandrineria con il romanzo Il selvaggio di Santa Venere.

Su di lui e la sua opera hanno scritto oltre a Piromalli, Badolati e La Cava che si era ispirato a lui per il romanzo Un giorno dell'anno,[5] Antonio Nicaso,[6] Pasquino Crupi,[7] Nicola Gratteri,[8] Mario Casaburi, Pino Arlacchi[9] e tanti altri fra quelli che hanno ripercorso le vicende letterarie e la presa di coscienza del fenomeno 'ndrangheta.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Memoriale dal carcere, Lerici, Milano, 1957
(EN) A voice from the cell, Hutchinson, Londra, 1960. Soveria Mannelli - Rubbettino, 1987.

Scoperto dall'amico scrittore Mario La Cava che gli dedicò il dramma "Un giorno dell'anno" fu pubblicato da Moravia all'interno della sua rivista Nuovi Argomenti, su proposta dell'autore di "Caratteri". Nel memoriale i nomi dei protagonisti e dei luoghi vengono celati o reinventati. Il cognato Giacomo Armoni è Titta Fazzolari.

  • Appuntamenti in campagna, Nuovi Argomenti, Roma, N°5 Luglio-Agosto 1953
  • Il ritorno, Nuovi Argomenti, Roma, N°9 Luglio-Agosto 1954.
  • Si era in primavera, Nuovi Argomenti, Roma, N°49-50 Marzo-Giugno 1961.
  • La famiglia Montalbano, Chiaravalle Centrale - Frama Sud - 1973.
La famiglia Montalbano, Cosenza - Periferia 2005.

È l'opera di maggior spessore letterario, nonché il primo romanzo organico sulla mafia della provincia di Reggio Calabria. L'autore usava appunto questa definizione, "la famiglia Montalbano", per indicare la 'ndrangheta locale. Il romanzo, terminato nel manicomio giudiziario di Aversa il 27 luglio 1945, rimase inedito per molti anni. Fu pubblicato nel 1973 dalla casa editrice Frama Sud di Chiaravalle Centrale nella collana "Rosso e Nero", diretta dal prof. Crupi, studioso della letteratura calabrese. Il libro, attraverso la descrizione inedita di fatti accaduti nel 1918, descrive sul piano storico e sociologico l'evoluzione della "maffia" dall'arcaica "onorata società" all'associazione per delinquere. Si evidenziano "i soprusi perpetuati dai mafiosi alle spalle della povera gente, l'assenza delle istituzioni, il degrado morale e civile, il rapporto del potere occulto con i ricchi."[6]

  • Raptus, Cosenza, Periferia, 2003.
  • Matrimonio clandestino, Cosenza, Periferia, 2011.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Arcangelo Badolati, Mamma 'ndrangheta, su books.google.it. URL consultato il 21 Ottobre 2015.
  2. ^ Antonio Piromalli, La letteratura calabrese, Volume 2, su books.google.it. URL consultato il 21 Ottobre 2015.
  3. ^ Francesco Bevilacqua, Lettere meridiane: Cento libri per conoscere la Calabria, su books.google.it. URL consultato il 25 Ottobre 2015.
  4. ^ Il carteggio tra Mario La Cava e Leonardo Sciascia, pubblicato nel 2012 da Rubbettino, dimostra inequivocabilmente che lo scrittore di Racalmuto aveva letto i manoscritti di Montalto già nel 1953. Pagine inedite vengono pubblicate in tre numeri di Nuovi Argomenti, su sua sollecitazione, dal direttore della rivista Alberto Moravia. In una lettera di La Cava, datata 10,3.1956 si legge tra l'altro: ” Carissimo Leonardo,(…) Considera pure l'idea mia di un'impresa editoriale per libri di narrativa e critica. Quanto a soldi per ora ci sono soltanto 500.000 che darebbe il Montalto a patto s'intende che si stampassero i suoi libri.” L'ultimo accenno allo scrittore di San Nicola è datato 5 maggio 1958: “Carissimo Mario, sono ritornato a Racalmuto per restarvi fino alle elezioni Tu come stai? Ieri ho bevuto un po' del tuo “greco” insieme a Pompeo Colajanni. Ottimo vino e ottimi amici: tu e lui. Salutami Montalto (ringraziandolo anche per il vino) e gli altri amici. Ti abbraccio, Leonardo.” In Gianni Carteri, Le ombre che avvolsero Saverio Montalto. Scrisse di maffia (“la famiglia Montalbano”) vent'anni prima di Sciascia.
  5. ^ Gianni Carteri, Mario La Cava: voce delle vittime del mondo, su sbti.it. URL consultato il 21 Ottobre 2015.
  6. ^ a b Antonio Nicaso, Senza onore, su books.google.it. URL consultato il 21 Ottobre 2015.
  7. ^ Pasquino Crupi, La 'Ndrangheta nella letteratura calabrese, su books.google.it. URL consultato il 24 Ottobre 2015.
  8. ^ Antonio Nicaso Nicola Gratteri, Acqua santissima, su books.google.it. URL consultato il 21 Ottobre 2015.
  9. ^ Pino Arlacchi, La mafia imprenditrice: l'etica mafiosa e lo spirito del capitalismo, Il Mulino, 1983, pp 32, 39.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Piromalli, La letteratura calabrese, Cosenza, Pellegrini, 1965 (2º ed. Guida 1977, 3º ed. Pellegrini 1996)
  • Pino Arlacchi, La mafia imprenditrice: l'etica mafiosa e lo spirito del capitalismo, Bologna, Il Mulino, 1983.
  • Antonio Nicaso, Senza onore,Cosenza, Pellegrini editore, 2011.
  • Pasquino Crupi, La 'Ndrangheta nella letteratura calabrese, Pellegrini editore, 2013.
  • Nicola Gratteri, Antonio Nicaso, Acqua santissima. La Chiesa e la 'ndrangheta: storia di potere, silenzi e assoluzioni, Mondadori, 2013.
  • Bruno Chinè, Scritti su Saverio Montalto, Cosenza, Periferia, 2014.
  • Gianni Carteri, Memorie al confino, Pavese Brancaleone e altri miti, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2015.
  • Francesco Bevilacqua, Cento libri per conoscere la Calabria, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2015.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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