Sarah Parker Remond

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Sarah Parker Remond (autore sconosciuto).

Sarah Parker Remond (Salem, 6 giugno 1826Roma, 13 dicembre 1894) è stata un'attivista e medico statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuta a Salem, Massachusetts, in una famiglia afroamericana attiva nel movimento per l'abolizione della schiavitù, fu attiva nella Società Americana Contro lo Schiavismo, attivista internazionale per i diritti umani e per il suffragio femminile[1]. Sin da giovane tenne discorsi contro la schiavitù negli Stati Uniti[2].

Nel 1858, Remond fu invitata a recarsi in Inghilterra per parlare pubblicamente per la causa abolizionista. A Londra conobbe il politico e patriota italiano Giuseppe Mazzini, che le scrisse delle lettere di presentazione quando Remond decise di trasferirsi in Italia nel 1866[1]. Come residenza scelse Firenze, allora capitale d'Italia, per studiare medicina presso l'Ospedale di Santa Maria Nuova[3], dove si laureò in ostetricia. Remond ha praticato la professione medica in Italia per oltre 20 anni[4]. In seguito, nel 1880, si trasferì a Roma (dove, secondo Frederick Douglass, abitava a Piazza Barberini, 6[1]) e non fece mai più ritorno negli Stati Uniti.

In Italia, il 25 aprile 1877, Remond sposò Lazzaro Pintor (1833-1913), un impiegato italiano originario della Sardegna. Remond morì il 13 dicembre 1894 a Roma. È sepolta nel cimitero acattolico di Roma.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1999 la Massachusetts State House ha onorato sei donne eccezionali dello stato installando una serie di sei alti pannelli di marmo con ciascuno un busto in bronzo; i busti sono di Remond, Dorothea Dix, Florence Luscomb, Mary Kenney O'Sullivan, Josephine St. Pierre Ruffin e Lucy Stone.[5] Due citazioni di ciascuna di queste donne sono incise sul proprio pannello di marmo. Il muro dietro i pannelli ha una carta da parati composta da sei documenti governativi ripetuti più e più volte, con ogni documento correlato a una causa di una o più delle donne.[5]

Nel 2020 l'University College di Londra ha ribattezzato il suo Centre for the Study of Racism & Racialisation in Sarah Parker Remond Center.[6]

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Il personaggio di Lafanu Brown nel romanzo La linea del colore (2020) di Igiaba Scego è ispirato in parte a Remond, in parte a Edmonia Lewis, scultrice afro-americana che visse a Roma nello stesso periodo[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Sirpa Salenius, Sarah Parker Remond e la sua famiglia a Roma (PDF), in Newsletter degli Amici del Cimitero Acattolico di Roma, Primavera 2017. URL consultato il 14 giugno 2020.
  2. ^ (EN) Edward T James e Radcliffe College, Notable American women 1607-1950: a biographical dictionary, volume 3, P - Z., Belknap Press of Harvard University Press, 1971, ISBN 978-0-674-62734-5, OCLC 819775310. URL consultato il 10 giugno 2020.
  3. ^ Igiaba Scego, This must be the place, su nazioneindiana.com. URL consultato il 10 giugno 2020.
  4. ^ Personaggi illustri sepolti nel Cimitero Acattolico di Roma, su cemeteryrome.it. URL consultato il 10 giugno 2020.
  5. ^ a b (EN) HEAR US Virtual Tour, in Mass Humanities. URL consultato il 9 febbraio 2018.
  6. ^ (EN) UCL centre renamed in memory of transatlantic abolitionist, in UCL News, 11 marzo 2020. URL consultato il 12 marzo 2020.
  7. ^ La Linea del Colore – Da Lafanu a Leila tutte le donne di Igiaba Scego, su Afroitalian Souls.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN103227421 · ISNI (EN0000 0000 7332 0022 · CERL cnp02130073 · LCCN (ENn92006735 · GND (DE1076542794 · BNF (FRcb16162215g (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n92006735
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie