Sant'Anza

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Sant'Anza
Nome originale Roccam Sententie, Sancta Anxia
Cronologia
Fondazione XII secolo a.C.
Fine XV secolo
Causa inurbamento successivo alla fondazione dell'Aquila
Amministrazione
Dipendente da L'Aquila
Territorio e popolazione
Nome abitanti santanziani
Localizzazione
Stato attuale Bandiera dell'Italia Italia
Coordinate 42°21′16.73″N 13°23′35.61″E / 42.354647°N 13.393224°E42.354647; 13.393224
Altitudine 1000 m s.l.m.
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sant'Anza
Sant'Anza

Sant'Anza, o Santanza, fu un antico villaggio situato in Abruzzo, nei pressi dell'Aquila.

Nel XIII secolo è stato uno dei castelli che hanno partecipato alla fondazione dell'Aquila.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il castello di Sant'Anza era situato sui colli settentrionali della conca aquilana, a circa 1 000 metri s.l.m., in corrispondenza del monte Castelvecchio, popolarmente denominato «La Crocetta» e anticamente noto come monte Sant'Anza.[1] La posizione strategica permetteva di controllare i traffici provenienti da Arischia e, di là, dall'Alto Aterno o dalla valle del Vomano.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome sembrerebbe essere un agiotoponimo di cui però non si ha riscontro né in situ (la chiesa locale è quella dedicata a San Sisto) né nella propaggine intra-moenia (avente come luogo di riferimento la chiesa di San Nicola d'Anza).[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'abitato si originò in età longobarda come villa dipendente da San Sisto.[3] Nel X secolo compare con il nome di Roccam Sententie sul Catalogus baronum mentre, successivamente, si manifestò la denominazione Sancta Anxia.[4]

Nel XIII secolo partecipò alla fondazione dell'Aquila ricevendo nel un locale nel quarto di San Pietro dove edificò nella seconda metà del secolo la chiesa di San Nicola d'Anza.[5] Nel 1304, nonostante le proteste della popolazione locale, a Santanza si realizza un grande acquedotto per convogliare l'acqua del Chiarino sino alle propaggini della nuova città: di quest'opera rimane oggi una sola colonna nel quartiere Torrione.[6]

Con lo spostamento degli abitanti nel locale aquilano, il castello cadde progressivamente in abbandono, risultando già disabitato a partire dal XV secolo.[3] Nel XX secolo la denominazione Santanza viene riutilizzata per indicare il quartiere periferico tra Santa Barbara e San Sisto.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pettino, su asciatopo.altervista.org. URL consultato il 16 marzo 2020.
  2. ^ Antonio Sciarretta, Poleonimi d'Abruzzo: Nomi di città e paesi, attuali e scomparsi, su asciatopo.altervista.org. URL consultato il 16 marzo 2020.
  3. ^ a b c Antonio Sciarretta, Geo-storia amministrativa d'Abruzzo Provincia di Abruzzo Ulteriore II o dell'Aquila, su asciatopo.altervista.org. URL consultato il 16 marzo 2020.
  4. ^ Clementi e Piroddi, p. 84.
  5. ^ Stefano Brusaporci, Mario Centofanti, Il Disegno della città e le sue trasformazioni (PDF), su ing.univaq.it. URL consultato il 30 giugno 2015.
  6. ^ Clementi e Piroddi, p. 20.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Clementi e Elio Piroddi, L'Aquila, Bari, Laterza, 1986.
  • Touring Club Italiano, L'Italia - Abruzzo e Molise, Milano, Touring Editore, 2005.
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