Salute to France

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Salute to France
Titolo originaleSalute to France
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1944
Durata34 min
Dati tecniciB/N
Genereguerra
RegiaJean Renoir e Garson Kanin
SceneggiaturaPhilip Dunne e Jean Renoir
ProduttoreOffice of War Information
FotografiaArmy Pictorial Service
MontaggioHelen Van Dongen
Interpreti e personaggi

Salute to France (Salut à la France) è un film diretto negli Stati Uniti d'America nel 1944 da Jean Renoir e Garson Kanin.

Si tratta di un film di propaganda per le truppe americane prima dello sbarco in Normandia.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Sul ponte di una nave che trasporta le truppe americane verso l'Europa, tre soldati, Jacques francese, Tommy inglese e Joe americano, che rappresentano simbolicamente i loro paesi, discutono sulla situazione della Francia e del suo collaborazionismo e si chiedono che paese troveranno dopo i duri anni dell'occupazione nazista. Ciascun soldato viene mostrato in diversi ruoli della precedente vita civile: Jacques suona una fisarmonica, fa il cameriere, vende castagne arrosto, è minatore, impiegato di banca e fattore, Tommy fa il bancario e il contadino, Joe è contadino e commesso viaggiatore, insegnante di scuola. Si alternano immagini storiche-documentaristiche sull'avvento di Hitler, sulla prima guerra mondiale e sugli eventi della seconda in corso.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film era destinato a presentare la Francia alle truppe americane prima dello sbarco in Normandia. Il film sarebbe stato dotato di una versione francese in vista della Liberazione.[1]

Il film ebbe una distribuzione limitatissima.

Per il suo carattere didattico ricorda Le bled e La vita è nostra.[2]

Prima[modifica | modifica wikitesto]

Il film uscì il 13 ottobre 1944.

Accoglienza e critica[modifica | modifica wikitesto]

Louis Marcorelles: «Presentato in Francia nel più totale anonimato, un anno dopo la fine della guerra, Salut à la France non ebbe l'onore, che io sappia, del minimo commento da parte della stampa parigina. Tuttavia aveva conosciuto in America un discreto pizzico di successo che, senza eguagliare il suo grande film precedente Questa terra è mia, prova come Renoir, quando vuole esprimere certe verità elementari, sa parlare direttamente al grande pubblico»[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Célia Bertin, Jean Renoir, p. 275.
  2. ^ Giorgio De Vincenti, Jean Renoir, pp. 225-229.
  3. ^ Louis Marcorelles, Salute to France in André Bazin, Jean Renoir, p. 223.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • André Bazin, Jean Renoir, a curato e tradotto da Michele Bertolini, Mimesis Cinema, Milano-Udine 2012 ISBN 978-88-575-0736-1
  • Giorgio De Vincenti, Jean Renoir, Marsilio, Venezia 1996. ISBN 88-317-5912-4
  • Célia Bertin, Jean Renoir, Paris, Libraire Académique Perrin, 1986.

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