La piccola fiammiferaia (film 1928)
| La piccola fiammiferaia | |
|---|---|
| Titolo originale | La petite marchande d'allumettes |
| Lingua originale | francese (didascalie) |
| Paese di produzione | Francia |
| Anno | 1928 |
| Durata | 29 minuti (originari 2200 metri ridotti a 887) |
| Dati tecnici | B/N rapporto: 1,33:1 film muto |
| Genere | drammatico |
| Regia | Jean Renoir |
| Soggetto | Hans Christian Andersen |
| Sceneggiatura | Jean Renoir |
| Produttore | Jean Renoir e Jean Tedesco |
| Fotografia | Jean Bachelet |
| Musiche | Manuel Rosenthal su temi di Felix Mendelssohn, Johann Strauss e Richard Wagner |
| Scenografia | Erik Aaes |
| Interpreti e personaggi | |
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La piccola fiammiferaia (La petite marchande d'allumettes) è un film del 1928 diretto da Jean Renoir.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]È la notte di Capodanno e Karen, una piccola fiammiferaia, vaga per le strade innevate della città cercando di vendere qualche scatola di fiammiferi fra l'indifferenza della gente che passa frettolosa. Affamata e stremata dal freddo, si accoccola sotto una impalcatura precaria e sprofonda in uno stato di allucinazioni. I giocattoli della vetrina di un negozio si animano. Un soldato bello e gentile le prepara una tavola imbandita, servendole pollo e vino, ma l'ussaro che rappresenta la morte fa guerra ai soldatini. Il soldato sottrae Karen alla furia dell'ussaro, la fa salire sul suo cavallo e insieme galoppano lontano. Ma l'ussaro li raggiunge e con la sua sciabola uccide il soldato e cattura la giovane che poi deposita esanime ai piedi di una roccia. Sulla cima della roccia una croce si trasforma in un rosaio fiorito e i petali dei suoi fiori fluttuano nell'aria, andandosi a posare sul viso pallido. Sono i fiocchi della neve che cade silenziosa e ricopre il povero corpo.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film fu prodotto da Jean Renoir e Jean Tedesco.
Soggetto
[modifica | modifica wikitesto]Il soggetto è tratto dalla fiaba La piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen.
Riprese
[modifica | modifica wikitesto]Le riprese avvennero fra l'agosto 1927 e il gennaio 1928. È lo stesso Renoir, nelle parole riportate da Geoges Sadoul, che dice dell'importanza della collaborazione con Jean Tedesco, a tal punto che, nella scheda del film del suo Dictionnaire des Films, quest'ultimo risulta co-regista. Renoir continua puntualizzando la tecnica: «Tentammo l'impresa perché convinti della necessità d'usare ormai la pellicola pancromatica al posto di quella ortocromatica».[1] La protagonista è la moglie del regista Catherine Hessling; sarà l'ultimo film di Renoir che interpreterà.
Sperimentazione tecnico-linguistica
[modifica | modifica wikitesto]Jean Renoir racconta[2] di aver sperimentato diverse novità tecniche nella realizzazione del film:
Ci facevamo da soli anche gli scenari, i modellini, i costumi, ecc. Sviluppavamo e stampavamo. Ne venne fuori un film non peggiore di tanti altri, con alcune parti fiabesche che interessarono il pubblico e una fotografia, dovuta all'operatore Bachelet, che venne giudicata splendida»
.
Prima
[modifica | modifica wikitesto]Le prime proiezioni pubbliche avvennero il 31 marzo 1928 a Ginevra, il 1º giugno 1928 a Parigi.
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Appena uscito il film fu bloccato da una denuncia di "plagio": la vedova di Edmond Rostand accusò Renoir di aver utilizzato il lavoro del marito che aveva ridotto la favola di Andersen per l'Opéra Comique. Il film restò fermo fino al 1930, quando fu ripresentato nelle sale ridotto a poco più di un terzo e accompagnato da sottotitoli e da un commento musicale non riconducibili al regista.[3]
Critica
[modifica | modifica wikitesto]Georges Sadoul[4] scrive:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Georges Sadoul, Petite marchande d'allumettes (La), in Enciclopedie pratiche, Vol. 3° - I film N-Z/Aggiornamento, n. 19, Firenze, Sansoni Editore Nuova S.p.A., marzo 1981, pp. 383-384.
- ^ Jean Renoir, La vita è cinema. Tutti gli scritti 1926-1971, pp. 34-35.
- ^ Giorgio De Vincenti, Jean Renoir, p. 58.
- ^ Georges Sadoul, Storia del cinema mondiale dalle origini ai nostri giorni.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Georges Sadoul, Storia del cinema mondiale dalle origini ai nostri giorni, traduzione di Mariella Mammalella, Feltrinelli, Milano,1964.
- Giorgio De Vincenti, Jean Renoir, Marsilio, Venezia 1996. ISBN 88-317-5912-4.
- Daniele Dottorini, Jean Renoir. L'inquietudine del reale, Edizioni Fondazione Ente dello Spettacolo, novembre 2007. ISBN 978-88-85095-39-7.
- Jean Renoir, La mia vita, i miei film, Marsilio, Venezia 1992. ISBN 88-317-5419-X.
- Jean Renoir, La vita è cinema. Tutti gli scritti 1926-1971, Longanesi, Milano 1978, traduzione di Giovanna Grignaffini e Leonardo Quaresima.
- Carlo Felice Venegoni, Renoir, La nuova Italia, Firenze 1975.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La piccola fiammiferaia, su MYmovies.it, Mo-Net s.r.l..
- (EN) La piccola fiammiferaia, su IMDb, IMDb.com.
- (EN, ES) La piccola fiammiferaia, su FilmAffinity.
- (EN) La piccola fiammiferaia, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) La piccola fiammiferaia, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).
- (EN) La piccola fiammiferaia, su Silent Era.
| Controllo di autorità | LCCN (EN) no2018125739 |
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