Saïd Itaev

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Saïd Itaev
Nazionalità Bandiera della Francia Francia
Altezza 175 cm
Peso 84 kg
Lotta
Specialità Lotta libera
Categoria -84 kg
Società A.S. Sarreguemines Lutte
Carriera
Nazionale
2007-2012Bandiera della Francia Francia
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi del Mediterraneo 0 1 0
Campionati del Mediterraneo 0 0 1

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 3 aprile 2021

Saïd Ahmed Itaev (Groznyj, 1º agosto 1982) è un lottatore russo naturalizzato francese, di origine cecena, specializzato nella lotta libera.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È nato a Groznyj nella capitale cecena, all'epoca parte dell'Unione Sovietica.[1][2] A causa del conflitto ceceno, nel 1994 ha lasciato il proprio paese ed è divenuto rifugiato politico in Ucraina.[1] Nel 2003 si è trasferito in Francia ad Orléans dove è stato richiedente asilo ed è stato naturalizzato nel 2007.[1][2]

Nel dicembre 2015 è stato posto agli arresti domiciliari e la sua abitazione è stata perquisita, in quanto indagato nell'ambito di un'inchiesta antiterrorismo.[3][4][5] Si è subito proclamato completamente estraneo alle accuse.[3] Dopo poco tempo il provvedimento è stato revocato.

Due dei suoi cinque figli di Seyfulla e Abdou-Rahman, entrambi nati in Francia, si sono dedicati alla lotta presso l'A.S. Sarreguemines Lutte.[6] Seyfulla ha guadagnato la medaglia di bronzo ai campionati europei unde 15 del 2018 e del 2019.[7]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1999 è stato vicecampione del mondo juniores di lotta libera.

Una volta arrivto in Francia si è associato all'A.S. Sarreguemines Lutte. È stato allentato da Thierry Bourdin e Alain Berger.[8]

Al Grand Prix della Germania di Lipsia ha ottenuto il dodicesimo posto nel torneo degli 84 chilogrammi, categoria in cui ha sempre concorso.

Ha rappresentato la nazionale francese ai Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009, dove si è aggiudicato la medaglia d'argento negli 84 chilogrammi, perdendo in finale contro il turco Ali Imamoglu, aggiudicandosi così il primo successo internazionale.

Ai mondiali di Herning 2009 si è piazzato ventiduesimo, eliminato dal venezuelano Jose Alberto Diaz.

Ai campionati europei di Baku 2010 ha battuto il tedesco Peter Weisenberger al primo turno, ed è stato estromesso dal tabellone principale del toreo degli 84 chilogrammi dall'azero Sharif Sharifov. Ai ripescaggi è stato eliminato dal macedone Dejan Bogdanov, chiudendo al decimo posto.

Agli europei di Dortmund 2011 è stato eliminato dal polacco Maciej Balawender, concludendo diciannovesimo il torneo.

Ai Campionati del Mediterraneo di Larissa 2012 ha vinto la medaglia di bronzo.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Note
2009 Giochi del Mediterraneo Bandiera dell'Italia Pescara 84 kg   Argento
Mondiali Bandiera della Danimarca Herning 84 kg 22º
2010 Europei Bandiera dell'Azerbaigian Baku 84 kg 10º
2011 Europei Bandiera della Germania Dortmund 84 kg 19º
2012 Campionati del Mediterraneo Bandiera della Grecia Larissa 84 kg   Bronzo

Altre competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

2007
  • 10º negli 84 kg nel Grand Prix of Germany (Bandiera della Germania Lipsia)
2011
  •   Bronzo negli 84 kg al Torneo Città di Sassari (Bandiera dell'Italia Sassari)
  • 26º negli 84 kg al Memorial Wacław Ziółkowski (Bandiera della Polonia Poznań)
2012
  • 8º negli 84 kg al Torneo Dan Kolov - Nikola Petrov (Bandiera della Bulgaria Sofia)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (FR) Sarreguemines : un lutteur sous haute surveillance, su France 3 Grand Est. URL consultato il 3 aprile 2021.
  2. ^ a b (FR) Sarreguemines. Lutte : Itaev, la lutte de père en fils, su www.republicain-lorrain.fr. URL consultato il 3 aprile 2021.
  3. ^ a b (FR) Un lutteur d’origine tchétchène assigné à résidence, in Le Monde.fr, 19 dicembre 2015. URL consultato il 3 aprile 2021.
  4. ^ Lotta: Itaev accusato di "terrorismo". La sua colpa è essere ceceno, su OA Sport, 18 dicembre 2015. URL consultato il 3 aprile 2021.
  5. ^ (FR) Lutteur de l’équipe de France et assigné à résidence, su L'Humanité, 16 dicembre 2015. URL consultato il 3 aprile 2021.
  6. ^ (FR) Sarreguemines. Lutte : Itaev, la lutte de père en fils, su www.republicain-lorrain.fr. URL consultato il 3 aprile 2021.
  7. ^ Seyfulla Itaev, su International Wrestling Database, www.iat.uni-leipzig.de. URL consultato il 3 aprile 2021.
  8. ^ https://pescara.franceolympique.com/pescara/fichiers/File/Trombi/Lutte/ItaevSaid.pdf

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]