Sa'id al-Andalusi

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Abū al-Qāsim Ṣāʿid ibn Abī l-Walīd Aḥmad ibn ʿAbd al-Raḥmān ibn Muḥammad ibn Ṣāʿid ibn ʿUthmān al-Taghlibī[1] al-Qurṭubī (in arabo أبو القاسم صاعد بن أحمد الأندلسي القرطبي?; Almería, 6 luglio 1029Toledo, 1070) è stato uno storico, astronomo e matematico arabo di al-Andalus[2] e un Qāḍī musulmano.

Ṣāʿid al-Andalusī (in arabo صاعد الأندلسي?) nacque quando nella sua città governava la dinastia araba dei Banū Dhī l-Nūn. Storico, filosofo della scienza e del pensiero scientifico, e matematico, specialmente coinvolto negli studi di Astronomia, era anche un apprezzato Qāḍī alla corte dhunnunide di Toledo. Radunò un gruppo ben istruito di giovani astronomi e scienziati, costruttori di strumentazioni scientifiche, tra cui il più importante si rivelerà essere al-Zarqali.

Fu l'autore del trattato Rettifica dei moti planetari ed esposizione degli errori degli osservatori e fornì il suo importante contribuito alla redazione delle Tavole di Toledo.[3]

Il solo lavoro che sia sopravvissuto nella sua interezza è ciò che è stato spesso definito la sua "storia della scienza", ossia le Ṭabaqāt al-ʼUmam (Categorie delle nazioni)[4] del 1068. Le "nazioni" erano considerate i contesti culturali in cui erano progrediti maggiormente gli studi, quale quelli dell'India, della Persia, dei Caldei, dell'Egitto, della Grecia antica, dei Bizantini, degli Arabi e degli ebrei (non invece delle popolazioni vichinghe, cinesi, africane, russe, alane e turche. Nelle Tabaqāt ci sono tre altri suoi lavori citati: le Jawāmiʿ akhbār al‐umam min al‐ʿArab wa l-Ajam (Compendio storico delle nazioni – Arabi e non‐Arabi), le Maqālāt ahl al‐milal wa l-nihal (Dottrine degli aderenti alle sette e alle scuole),[5] e l'Iṣlāḥ ḥarakāt al-nujūm (Correzione dei movimenti delle stelle). Mentre questi tre lavori non sono giunti fino a noi, ciò che sappiamo è però che tutti riguardavano la storia e l'astronomia.

Ṭabaqāt al-Umam (Categorie delle Nazioni)[modifica | modifica wikitesto]

Il nocciolo delle Ṭabaqāt riguarda gli scienziati e i maggiori contributi che in otto nazioni, a suo parere, erano stati forniti alla scienza. Egli esaminò ognuna di esse individualmente, segnalando le acquisizioni individuali delle nazioni nei campi quali l'aritmetica, l'astronomia e la medicina, tra gli altri. Inoltre egli discusse del contributo apportato dalle nazioni che avevano contribuito al progresso scientifico, la più importante delle quali era quella greca, con personalità filosofiche quali Pitagora, Socrate e Platone.

Ṣāʿid sceglie Aristotele in questa sezione del suo libro, affermando: "Nessuno può obiettare se Allah assembla il mondo in un individuo".[6] In seguito, Ṣāʿid menzione gli studiosi bizantini e cristiani a Baghdad nel IX e nel X secolo.

La seconda metà del libro è dedicata alla discussione sul contributo arabo alle scienze, in settori quali la logica, la filosofia, la geometria e allo studio condotto dagli scienziati arabi che avevano sfruttato gli studi di Claudio Tolomeo per far progredire le conoscenze collettive dello spazio. Tali scienziati determinarono la durata dell'anno tropico, l'eccentricità dell'orbita solare e tra le altre cose realizzarono tabelle astronomiche (Zij).[6]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Selin, Helaine (2008), Encyclopaedia of the History of Science, Technology, and Medicine in Non-Western Cultures. Springer Science & Business Media. p. 1911. "As his name indicates, he was a member of the tribe of Taghlib, one of the largest tribes of Arabia."
  2. ^ (EN) Helaine Selin, Encyclopaedia of the History of Science, Technology, and Medicine in Non-Western Cultures, Springer Science & Business Media, 2008.
  3. ^ M.S. Khan, Tabaqat Al-Umam of Qadi Sa'id Al-Andalusi (1029-1070) (PDF), in Indian Journal of History of Science, vol. 30, 17 agosto 1995, pp. 2–4.
  4. ^ al-Andalusī, Ṣā‘id ibn Aḥmad, 1029-1070., Science in the medieval world: book of the Categories of nations, Salem, Sema‘an I., 1927-; Kumar, Alok, 1954-, 1st edition, Austin, University of Texas Press, 1991, ISBN 0-292-70469-0, OCLC 23385017.
  5. ^ Richter‐Bernburg, Lutz (2007). "Ṣāʿid al‐Andalusī: Abū al‐Qāsim Ṣāʿid ibn abī al‐Walīd Aḥmad ibn ʿAbd al‐Raḥmān ibn Muḥammad ibn Ṣāʿid al‐Taghlibī al‐Qurṭubī". In: Thomas Hockey; et al. The Biographical Encyclopedia of Astronomers. New York, Springer. pp. 1005–6.
  6. ^ a b Bruce L. Scott, Review of Science and the Medieval World: "Book of the Categories of Nations" by, in Journal of Near Eastern Studies, vol. 56, n. 3, 1997, pp. 218–220, JSTOR 545654.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ṣā‘id al-Andalusī, Livre des catégories des nations, Régis Blachère (trans.), Larose Éditions, 1935.

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