Rodolfo De Mori

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Rodolfo De Mori
Rodolfo De Mori
NascitaRoma, 1º giugno 1892
MorteSanta Lucia d'Isonzo, 26 agosto 1915
Cause della morteucciso in combattimento
Luogo di sepolturaignoto
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Regno d'Italia
Forza armataRegio esercito
Armafanteria
CorpoBersaglieri
Unità5º reggimento
Anni di servizio1914 - 1915
Gradotenente
GuerrePrima guerra mondiale
CampagneFronte italiano (1915-1918)
Decorazionimedaglia d'argento
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Rodolfo De Mori (Roma, 1º giugno 1892Santa Lucia, 26 agosto 1915) è stato un atleta e militare italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Rodolfo De Mori fu un famoso podista tra il 1910 e il 1913. Era diplomato ragioniere ed impiegato ferroviario come disegnatore, ma lo sport era la sua passione principale. Era uno dei migliori atleti della S.P. Lazio e aveva vinto importanti gare di livello nazionale, divenendo anche recordman nazionale sugli 800 metri piani. Nei primi anni del Novecento prese parte anche ad alcune partite della sezione calcio biancoceleste, mentre tra il 1911 e 1912 fu anche eletto consigliere sportivo della Lazio e vicesegretario della Sezione sportiva. Nel 1913 fece registrare un tempo ufficioso di 10 secondi e 4/5 sui cento metri piani.[1].

Coscritto per la Prima guerra mondiale era partito come sottotenente del 5º reggimento bersaglieri. Il suo battaglione era stato dislocato tra Camina e Caporetto la notte del 20 agosto. Il 22 attaccò il nemico a quota 558, ma senza riuscire a sfondare la resistenza degli Austriaci e fu costretto a retrocedere sulle posizioni di partenza dopo aver perso molti uomini. In una di queste azioni Rodolfo De Mori trovava la morte in combattimento il 26 agosto.[2].

Nell'azione che lo porterà ad essere ucciso De Mori verrà decorato con la medaglia d'argento al Valor Militare[3]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Durante la marcia d’avvicinamento sotto l’intenso fuoco dell’artiglieria e delle mitragliatrici nemiche, noncurante del pericolo, si adoperava con mirabile attività ed energia perché l’avanzata del proprio plotone e di quello che precedeva, comandato da un graduato di truppa, avvenisse celermente, come richiedeva la situazione, ed aveva già raggiunto l’intento quando cadde colpito a morte. Collina Santa Lucia.»
— 26 agosto 1915.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dal libro: Dal Tevere al Piave.di F.Munno F.Bellisario. Edizioni Eraclea 2015
  2. ^ La notizia del suo decesso venne annunciata solo il 27 novembre 1915, anche se al Ministero della Difesa risultava già deceduto per ferite riportate in combattimento sugli altopiani di Santa Lucia il 26 agosto
  3. ^ Dall'Istituto del Nastro azzurro.