Rockers

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Rockers
Origini stilisticheRoots reggae
Dub
Funk
Disco
Early reggae
Origini culturaliGiamaica, tra il 1974 e il 1976, come variante del reggae
Strumenti tipicichitarra, basso elettrico, batteria, tastiera, organo, ottoni, percussioni, fiati
PopolaritàNato in Giamaica, risultò la nuova variante del reggae predominante durante la seconda metà degli anni settanta. Declinò nel 1979 rimpiazzato dalla dancehall.
Generi correlati
DJ Style - Dancehall - Early dancehall - Rub-a-dub - Raggamuffin - Rocksteady - Ska
Categorie correlate
Gruppi musicali rockers · Musicisti rockers · Album rockers · EP rockers · Singoli rockers · Album video rockers

Il rockers (o rockers reggae[1]) è un sottogenere musicale del reggae, emerso verso la metà degli anni settanta in Giamaica[2].

Essenzialmente si tratta di uno stile ritmico relativo alla musica reggae, determinato da basso e batteria, i quali assumono caratteristiche più pesanti e complesse rispetto allo stile one drop, lo stile di batteria che dominò la scena reggae prima dell'ascesa del rockers, nella prima metà degli anni settanta. Mentre nel one drop, il rullante e la grancassa battono solo alla terza battuta su un ritmo di 4/4, il tipico ritmo rockers accentua tutte e quattro le battute sui 4/4. Tuttavia, contrariamente al one drop, che può venire considerato solo come un semplice stile di batteria, il rockers reggae rappresenta un vero e proprio genere di reggae, dato che non è solo la batteria ad assumere tratti distintivi, ma il suono complessivo creato dalla sezione ritmica, composta da basso elettrico e batteria.

Artisti chiave di questa nuova ondata furono la coppia di session player Sly & Robbie (Sly Dunbar e Robert Shakespeare), che contribuirono a delinearne il caratteristico suono, e il musicista e produttore Augustus Pablo, che oltre ad ispirare il nome stesso del genere, pubblicò uno dei primi esempi del nuovo stile, ovvero il disco King Tubby Meets Rockers Uptown (1976), alle quali sessioni di registrazione partecipò anche la coppia Sly & Robbie.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Durante gli anni settanta, gli LP di alcuni artisti reggae venivano remixati, cosicché il suono complessivo venisse allineato alle richieste del pubblico rock bianco. Molti degli LP prodotti per il mercato estero sono ancora mixati con questa formula. Per esempio, alcuni produttori acceleravano leggermente il tempo in alcune registrazioni destinate al mercato statunitense, perché il pubblico rock e soul, probabilmente tendeva a preferire i ritmi reggae più veloci[3].

Tuttavia, in Giamaica il suono lento e pesante continuò a rimanere popolare, e attorno al 1974 esso venne ulteriormente rallentato, fino a diventare addirittura minaccioso. Questo nuovo sound venne chiamato Rockers[3].

Robbie Shakespeare, bassista che suonava come turnista per la studio band The Aggrovators, è ritenuto tra i responsabili dell'affermarsi di questo nuovo stile. Anche la batteria nello stile rockers divenne più complicata, ed anche l'introduzione di questa innovazione venne attribuita al contributo di un altro session player, Sly Dunbar[3], che assieme a Shakespeare formava la coppia Sly & Robbie.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Come per ogni altro cambiamento nella popular music giamaicana, questo stile può essere riconosciuto nell'approccio di basso e batteria nelle sessioni di registrazione. Nel rockers, il basso veniva pesantemente amplificato, continuando a stabilire l'atmosfera pulsante di fondo. Ma il ruolo del basso divenne anche più complicato e sperimentale.

In alcuni tipi di reggae pesante (specialmente in quello strumentale, o nel dub) il basso assume un ruolo che nella musica rock è rappresentato dalla chitarra[3] risultando più articolato e maggiormente in primo piano[1]. Queste linee di basso erano accompagnate da strumenti a percussione continui e regolari[1], ma l'elemento di spicco del genere era il particolare ritmo di batteria: più spedito, duro e complicato del one drop, con influenze provenienti da stili di stampo americano come il funk[4] e la disco[5], che vennero introdotte dal batterista Sly Dunbar[3] per il produttore Joseph "Jo Jo" Hoo Kim ai suoi Channel 1 Studio di Kingston, Giamaica[2].

Mentre lo stile ritmico del roots reggae classico sviluppato del primo periodo enfatizzava il ritmo in one drop - dove il rullante e la grancassa battono solo alla terza battuta su un ritmo di 4/4 - il successivo ritmo rockers accentuava tutte e quattro le battute sui 4/4, molto similmente appunto alla musica disco americana. Secondo altri, il tipico ritmo rockers batterebbe solo sulla 1ª, 2ª e 4ª battuta, mentre lo stile in cui la grancassa batte su ogni battito sui 4/4 si chiamerebbe Steppers[6].

Nel Rockers, la grancassa si bloccava su ognuno dei quattro battiti, trainando la musica in avanti[2]. Le doppie rullate diedero alla musica un andamento "militare", che venne concepito da Dunbar assieme ad altri produttori, mentre le tematiche erano sempre orientate su argomenti consci e consapevoli tipici del roots[2]. Lo stile di Dunbar può essere sentito su diversi LP strumentali: mentre suonava la grancassa per dare l'andamento costante, improvvisava l'utilizzo dei piatti, del rullante e del tom-tom per creare un effetto polifonico, proprio come le percussioni religiose dell'Africa dell'ovest[3].

Ancora una volta, le influenze musicali derivanti dalla tradizione rasta hanno giocato un ruolo importante nella nascita di questo stile; Dunbar venne chiaramente contaminato dallo stile ritmico di questa musica. La sua tecnica era stata in parte ispirata da quella di un altro turnista, Leroy "Horsemouth" Wallace, attualmente componente del famoso gruppo reggae Inner Circle. Sembra che Wallace avesse inventato il ritmo rockers in un'incisione del 1969 per Sir Coxsone Dodd intitolata "Things a Come up to Bump"[3].

Popolarità[modifica | modifica wikitesto]

L'era Rockers prese piede in Giamaica tra 1974 e il 1975 sostituendo l'allora prevalente stile one drop. Questa nuova versione del reggae era caratterizzata da toni più pesanti.

Il rockers divenne quindi un termine generico per definire quella parte del reggae sviluppato nella seconda metà degli anni settanta nel quale il basso era stato appesantito. Il termine era derivato dal sound system del leggendario artista dub Augustus Pablo chiamato "Rockers Hi-Fi Sound System"[3]. In seguito King Tubby, Sly Dunbar, The Revolutionaries e molti altri, iniziarono ad utilizzare questo termine per definire la propria musica[3]. Inoltre Augustus Pablo diede il nome Rockers anche a due delle sue etichette discografiche (Rockers e Rockers International)[7][8] e al suo negozio di dischi a Kingston (Rockers International Record Shop)[9].

Probabilmente uno tra i più famosi artisti che sperimentò questo stile fu proprio Augustus Pablo con il disco del 1976 King Tubby Meets Rockers Uptown che combinava gli effetti dub del produttore King Tubby con lo stile rockers della sezione ritmica composta proprio da Sly Dunbar, assieme al suo compagno di coppia, Robbie (Sly & Robbie)[1].

Durante il periodo rockers, artisti come Burning Spear, Culture, The Congos, Big Youth, The Mighty Diamonds, Dillinger, Tapper Zukie, Lee Perry, The Ethiopians e Max Romeo vennero riconosciuti come degli eroi, mentre il portabandiera del movimento roots Bob Marley divenne l'artista giamaicano più famoso nel mondo[3].

Nel 1978, sulla scia di questa ondata musicale, venne anche realizzato un film chiamato Rockers, al quale parteciparono diversi volti noti del panorama reggae tra cui Robbie Shakespeare (della coppia Sly & Robbie), Leroy "Horsemouth" Wallace, Burning Spear, Gregory Isaacs, Big Youth, Dillinger e Jacob Miller[10]. Il nuovo complesso stile rockers dominò le charts ed i sound system circa a partire dal 1976 fino al 1979[3]: nella arco di questi anni, gran parte dei produttori in Giamaica si avventurò in produzioni di materiale in stile rockers[1].

Il declino[modifica | modifica wikitesto]

Il rockers reggae iniziò il suo declino proprio alla fine degli anni settanta, quando Sly & Robbie, all'epoca membri dei The Revolutionaries, abbandonarono questa band per fondare la loro nuova etichetta discografica, la Taxi Records[4]. I the Revolutionaries si evolsero nei Roots Radics[11], che a loro volta, guidati dal bassista Flabba Holt ed il batterista Style Scott, suonarono per l'allora emergente Barrington Levy, contribuendo alla creazione di un nuovo stile di reggae chiamato dancehall, che rimpiazzò definitivamente la popolarità dello stile rockers[4].

Lo stile del dancehall reggae era, al contrario, caratterizzato da tempi più veloci costruiti spesso su riddim rocksteady, e l'intervento della grancassa solitamente sulla seconda e quarta battuta[12]. Il tipico sound dancehall era stato reso più semplice, duro e profondo rispetto allo stile rockers, con più attenzione per il groove a scapito della tecnica[4].

Alcuni artisti dell'era Rockers[3][modifica | modifica wikitesto]

Alcuni produttori dell'era Rockers[3][modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m Dick Hebdige Cut 'N' Mix: Culture, Identity, and Caribbean Music. Routledge, 1990 ISBN 0-415-05875-9. p. 67
  2. ^ a b c d niceup.com - Dancehall Singers. Articolo scritto da Lee O'Neill e pubblicato sul giornale Reggae Report
  3. ^ scotlandonsunday.scotsman.com - Sly and Robbie interview, su scotlandonsunday.scotsman.com. URL consultato il 18 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2009).
  4. ^ David Overthrow. The Versatile Bassist: A Complete Course in a Variety of Musical Styles. Alfred Publishing Company, 2008. ISBN 0-7390-4803-1 p. 45
  5. ^ Ray Hurford, (EN) Rockers Rock Archiviato il 5 gennaio 2009 in Internet Archive.
  6. ^ (EN) Augustus Pablo's Rockers Disco 45's
  7. ^ (EN) Rockers - The Golden Age Of Reggae Archiviato l'8 novembre 2008 in Internet Archive.
  8. ^ imdb.com - Rockers
  9. ^ allmusic.com - Roots Radics
  10. ^ David Vlado Moskowitz. Bob Marley: a biography. Greenwood Publishing Group, 2007. ISBN 0-313-33879-5 p.61
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