Riccardo Alderuccio (poeta)

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Poesia "Asinaro" di Riccardo Alderuccio
Scheda Bibliografica "I Compagni Invisibili" di Riccardo Alderuccio
Poesia "Madre fino a tarda età" di Riccardo Alderuccio

Riccardo Alderuccio (Salò, 13 marzo 1925) è un poeta italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Riccardo Alderuccio è nato a Salò da genitori siciliani il 13 marzo 1925. Ultimati gli studi al Liceo Classico di Modica, si trasferisce con i genitori nella città di Noto. Si è laureato in Storia e Filosofia presso l'Università di Catania. Sposato con Agata Scorsonelli, ha avuto tre figli: Andrea, Stefano e Gianluca.

Gli ideali socialisti lo portano quasi ininterrottamente in attività di partito in mezzo a operai e contadini siciliani. Legge e spiega anche agli analfabeti la poesia di Majakowski. L'estetica e la letteratura moderna l'inducono a credere in nuove forme d'interpretazione della poesia sollecitata dall'impegno sociale.

Nel 1963 pubblica con l'editore Vallecchi, Firenze, la raccolta di poesie dal titolo "I Compagni Invisibili". La raccolta fa parte della collana La Ginestra, Collana di Poesia Contemporanea, diretta da Carlo Betocchi e Mario Luzi.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

I Compagni Invisibili, raccolta di poesie, Vallecchi Editore di Firenze, 1963

Estratto da una nota dell'editore :

"Il pregio della poesia di Riccardo Alderuccio consiste nell'assenza di sofisticazione, oltreché nel suo dono fantastico. Con la raccolta "I Compagni Invisibili" , il poeta offre un quadro attuale, naturale e umano della sua Sicilia : egli evidentemente sente con passione quell'insieme di grossi quesiti che rendono oscura per la maggior parte degli italiani la vita dell'isola". Non si tratta, peraltro, di una definizione geografica o sociale; bensì di un elemento d'azione poetica mossa dall'amore per la natura e per l'uomo. Donde una serie di immagini vive, parlate dal cuore e segnate dall'intelletto, in un linguaggio che, ridestando antiche tradizioni di dolore e di gioia, in essa rifonde le esperienze a noi più vicine, vissute con profondo patimento ed affetto."

NOTA DELL'AUTORE

" [...] La poesia di questo libro è poesia di contrasti e movimento. Preso per anni dal dubbio di una poetica astratta e inintelligibile, mi pare giunto il momento di stendere il braccio all'eloquenza di forme evidenti e spontanee, per vincere l'isolamento della poesia e riproporre un dialogo di chiarezza ad un più vasto interlocutore, la maggioranza del popolo che sola custodisce la continuità dei ritmi e l'amore per il canto. [...] Riporre ogni speranza nell'amore e nell'amicizia è dono eterno della poesia."

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