René Moawad

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
René Moawad

Presidente del Libano
Durata mandato5 novembre 1989 –
22 novembre 1989
PredecessoreAmin Gemayel
Michel Aoun (ad interim)
SuccessoreElias Hrawi

Dati generali
Titolo di studiolaurea in Giurisprudenza
Professionepolitico

René Moawad (in arabo رينيه معوض?, Rēnēh Muʿawwaḍ; Zgharta, 17 aprile 1925Beirut, 22 novembre 1989) è stato un politico libanese, Presidente della Repubblica nel suo paese.

Maronita, noto per le sue opinioni moderate, Moawad fece per qualche tempo sperare ai suoi compatrioti che la lunga e sanguinosa guerra civile libanese stesse per terminare. Fu un esempio di non-violenza e di accettazione dell'altro nel mondo arabo. La sua cultura politica e la sua personalità convinsero il Parlamento a eleggerlo per metter fine al conflitto fratricida, in cui non poche potenze - arabe e non-arabe - avevano interferito pesantemente. Prima della sua drammatica morte, Moawad si era indirizzato alla nazione affermano:

«Non vi può essere un Paese o una dignità senza l'unità del popolo, e non vi può essere unità senza accordo, e non vi può essere accordo senza conciliazione, e non vi può essere conciliazione senza perdono e compromesso.»

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione e carriera legale[modifica | modifica wikitesto]

Moawad studiò nella scuola De La Salle di Tripoli, prima di frequentare i corsi dell'insegnamento superiore nel Collège Saint Joseph dell'Université Saint-Joseph, ad Antura, ossia ʿAynṭūra, (Kesruwān).
Studiò poi all'Università Saint-Joseph stessa a Beirut, laureandosi in Giurisprudenza nel 1947. Più tardi fece pratica di avvocato sotto Abd Allah al-Yafi, già più volte Primo ministro, prima di aprire un suo studio legale a Tripoli nel 1951.

Nel 1965, Moawad sposò Nayla Najib 'Isa al-Khuri, parente dell'antico avversario politico di Moawad, Bishara al-Khuri.

Carriera parlamentare[modifica | modifica wikitesto]

Fu eletto per la prima volta deputato all'Assemblea nazionale nel 1957 e poi fu sempre rieletto. Fu ministro delle poste e telecomunicazioni dal 1961 al 1964, dei lavori pubblici nel 1969 e dell'educazione nazionale nel 1980[1].

Elezione e assassinio[modifica | modifica wikitesto]

In seguito agli Accordi di Ta'if che misero fine alla guerra civile, l'Assemblea Nazionale si riunì il 5 novembre 1989 nella Base aerea di Qoleyʿāt (che poi sarà a lui intitolata), nel Libano settentrionale, ed elesse Moawad Presidente della Repubblica del Libano, 409 giorni dopo che la carica di Amin Gemayel era vacante. Il Parlamento non era riuscito a eleggere a un successore del secondo dei fratelli Gemayel.

Diciassette giorni dopo, però, mentre tornava dalle celebrazioni del Giorno dell'Indipendenza libanese, il 22 novembre 1989, una bomba di 250 kg fu fatta detonare mentre transitava l'autovettura presidenziale a Beirut, uccidendo Moawad e altre 23 persone. Shawqi Showeyri, rappresentante del Libano all'ONU, disse: «Questa è la maggior catastrofe dei tanti anni di catastrofe che abbiamo dovuto sopportare. Potremmo aver perduto l'ultima opportunità di unire la nazione».

Nessuna indagine convincente sull'omicidio fu effettuata. Finora l'identità e le motivazioni di quell'atto rimangono argomento di discussione[2]. Ritornando il 14 marzo 2005 dalla marcia di protesta - poi chiamata "Rivoluzione dei cedri" contro l'occupazione siriana - , la vedova Nayla Moawad dichiarò: «L'indipendenza del Libano fu riconquistata il 14 marzo e il 14 marzo ho sentito che l'assassinio (di mio marito) è stato vendicato».

Memoriali[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Giardino René Moawad nel distretto di Sanayeh a Beirut.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Renne Mhawad - Presidency of the Republic of Lebanon Archiviato il 29 luglio 2015 in Internet Archive.
  2. ^ Lebanon A Bomb Aimed at Peace - TIME, su time.com. URL consultato il 9 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2013).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN12045780 · ISNI (EN0000 0001 0676 427X · LCCN (ENno2005089762 · GND (DE142869740 · BNF (FRcb12235345d (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2005089762
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie