Relazioni NATO-Russia
| Relazioni tra NATO e Russia | |||
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Le relazioni tra la NATO e la Federazione Russa vengono stabilite a partire dal 1991 nel quadro del Partenariato Euro-Atlantico. [1][2] Nel 1994 la Russia aderisce al programma PpP e nel maggio del 1997, con il trattato stipulato a Parigi, autorizza la Nato ad allargarsi ad est. Nel 2000 valuta un ipotetico ingresso nell'alleanza, lo fa intendere lo stesso Putin in un'intervista alla BBC (poco prima di insediarsi al Cremlino) dimostrandosi aperto alla partnership e ad un'eventuale integrazione con la NATO seppur a determinate condizioni (come rivelato dal segretario generale George Robertson),[3]salvo poi astenersi dal farlo, nonostante nel 2002 e a inizio 2010, firmi diversi ulteriori accordi di cooperazione con la NATO.[4]
Cronologia degli avvenimenti
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2002 viene creato il Consiglio NATO-Russia con lo scopo di gestire programmi congiunti e questioni relative alla sicurezza. Le relazioni tra NATO e Russia si focalizzano su diversi ambiti: terrorismo, cooperazione militare, cooperazione industriale e la non proliferazione di armi ribadendo cosa già deciso con il trattato Nato Russia stipulato nel maggio del 1997 a Parigi.[5]
Nel 2010, gli accordi NATO-Russia, in particolare l' "Atto Fondatore per le Relazioni, Cooperazione e Sicurezza" e la "Dichiarazione di Roma", mirano a stabilire una partnership strategica basata su fiducia reciproca e cooperazione, nonostante le divergenze su alcune questioni. Questi accordi, che riaffermavano i principi di sovranità e integrità territoriale, prevedevano consultazioni politiche e cooperazione pratica in settori di interesse comune come la difesa missilistica, l'antiterrorismo e la lotta al narcotraffico
Nel 2011, Nato e Russia partecipano, in un clima di collaborazione, a un'esercitazione navale multinazionale congiunta e in cooperazione chiamata Bold Monarch 11, tenutasi al largo della costa spagnola. L'esercitazione ha coinvolto circa 2000 partecipanti provenienti da oltre 20 nazioni e, per la prima volta, un sottomarino della Marina russa viene integrato in un'esercitazione guidata dalla NATO supportato da altre tre navi russe (una nave di soccorso per sottomarini, una nave di recupero e una nave per carichi pesanti).[6]
Il 1º aprile 2014 la NATO decide all'unanimità di sospendere tutte le collaborazioni pratiche con la Russia, in risposta all'annessione della Crimea alla Russia ritenuta una violazione dei trattati precedentemente intercorsi e controfirmati tra le parti e di quelli internazionali, senza però sospendere il Consiglio NATO-Russia.[7]
Il 18 febbraio 2017 Sergej Lavrov, ministro degli affari esteri russo, afferma di essere favorevole alla ripresa delle collaborazioni militari con la NATO.[8]
Dall'11 al 16 febbraio 2021 il Pakistan ospita le marine di 45 Paesi, tra cui Russia, Stati Uniti, Iran, Arabia Saudita e paesi della NATO per un'esercitazione navale internazionale congiunta nel mar Arabico chiamata AMAN21 di cui da ampia notizia anche l'agenzia di stampa russa RIA Novosti.[9] Questi Paesi prendono parte alla settima esercitazione della serie che si teneva ogni due anni dal 2007. E' la seconda volta, dopo un decennio, che le navi militari russe partecipano a esercitazioni con più membri della NATO.
Nell'ottobre 2021, a seguito di un incidente che portò l'espulsione di otto ufficiali russi accusati di essere agenti segreti non dichiarati, di cui però fu chiesta la sostituzione dalla sede centrale NATO, la Russia sospende la sua missione di collegamento con la NATO e ordina la chiusura dell'ufficio NATO situato a Mosca.[10][11]
Nel febbraio del 2022 la Russia invade l'Ucraina sospendendo definitivamente i rapporti di collaborazione con la Nato. L'invasione russa dell'Ucraina ha causato il grave deteriorarsi delle relazioni NATO-Russia. Il vertice NATO, tenutosi a Madrid il 30 giugno 2022, ha sancito un nuovo approccio della NATO verso la Russia considerata, visti gli ultimi eventi, una minaccia per la sicurezza euro-atlantica.[12]
Relazioni post-guerra fredda
[modifica | modifica wikitesto]A seguito della caduta del Muro di Berlino, la NATO e l'allora Unione Sovietica iniziarono una serie di trattative su vari livelli, che includevano una spinta verso la creazione di accordi per il controllo degli armamenti, come il trattato sulle forze armate convenzionali in Europa. Il Ministro sovietico degli affari esteri, Eduard Shevardnadze, fece una prima visita alla sede centrale NATO il 19 dicembre 1989, a cui fecero seguito colloqui non ufficiali nel 1990 tra la NATO e leader militari sovietici.[13]
Dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica avvenuta definitivamente il 26 dicembre 1991 così è riportato, vi furono dialoghi sul ruolo della NATO nel panorama di sicurezza in fase di cambiamento in Europa. Il Presidente degli Stati Uniti George H. W. Bush, il Segretario di Stato degli Stati Uniti James Baker, il Cancelliere federale della Germania Ovest Helmut Kohl, il Ministro degli affari esteri della Germania Ovest Hans-Dietrich Genscher e il Ministro degli affari esteri del Regno Unito Douglas Hurd si incontrarono il 6 febbraio 1990.[14]
Nel giugno 1990 il messaggio da Turnberry, spesso ricordato come "il primo passo dell'evoluzione delle moderne relazioni tra NATO e Unione sovietica ", pose le fondamenta per la futura pace e collaborazione.[15] Il Segretario generale della NATO, Manfred Wörner, visitò Mosca nel luglio 1990 per discutere della futura cooperazione, una novità nelle relazioni tra NATO e Unione Sovietica.[16]
L'Unione Sovietica e i Paesi occidentali firmarono nel 1990 il trattato sulle forze armate convenzionali in Europa. I contatti e la cooperazione formale tra Russia e NATO iniziarono dal 1991 allo scioglimento dell'Unione Sovietica, nel quadro del Partenariato Euro-Atlantico, e furono intensificati con l'entrata della Russia nel programma PpP il 22 giugno 1994.[17]
Nel 1994 fu fondata l'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva, un'alleanza militare alternativa degli Stati post-sovietici, guidata dalla Russia.
Atto fondatore per le relazioni, cooperazione e sicurezza
[modifica | modifica wikitesto]Il 27 maggio 1997, durante un vertice della NATO a Parigi, la Francia, la NATO e la Russia hanno siglato un trattato, il cosiddetto Atto fondatore, un piano d'azione riguardante le future relazioni NATO-Russia.[18][19][20] L'accordo era articolato in 5 sezioni principali, delineando i principi delle relazioni, la serie di problematiche da discutere e questioni relative alla cooperazione militare. L'accordo ha inoltre stabilito il Consiglio Permanente Congiunto, un luogo dedicato alle consultazioni, cooperazioni e costruzione di consenso.[21]
Non vi era alcuna clausola che conferisse a una delle parti il diritto di veto sulle azioni dell'altra. La NATO dichiarò di non avere nessun piano volto a stazionare armi nucleari nei nuovi stati membri a seguito dell'autorizzazione della Russia al permesso di espandersi ad est. Sia la NATO che la Russia affermarono di non vedersi come avversari e, "basandosi sull'impegno intrapreso dai vertici politici, costruiranno insieme una condizione di pace duratura nella zona Euro-Atlantica fondata su principi democratici e di collaborazione in materia di sicurezza".[22]
Parte degli sforzi del Consiglio Permanente Congiunto diedero vita nel 2001 al NATO-Russia Glossary of Contemporary Political and Military Terms.[23] Questo glossario fu il primo tra una serie di altre simili pubblicazioni che coprivano temi come la difesa missilistica, demilitarizzazione, lotta al narcotraffico per incoraggiare la trasparenza nei rapporti NATO-Russia, promozione della reciproca comprensione e facilitazione delle comunicazioni.[24] Il Glossary of Contemporary Political and Military Terms si rivelò particolarmente attuale dati gli sforzi congiunti in Bosnia ed Erzegovina e Kosovo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ NATO's Relations With Russia, su nato.int, NATO Public Diplomacy Division, Belgium, 6 aprile 2017. URL consultato il 26 maggio 2017.
- ^ NATO Strategic Concept for the Defence and Security of the Members of the North Atlantic Treaty Organization (PDF), su nato.int, NATO Public Diplomacy Division, Belgium, 20 novembre 2010. URL consultato il 26 maggio 2017.
- ^ (EN) BBC breakfast with Frost - Interview Vladimir Putin (TXT), su news.bbc.co.uk, 5 marzo 2000. URL consultato il 23 settembre 2025.
- ^ NATO PfP Signatures by Date, su nato.int, NATO Public Diplomacy Division, Belgium, 10 gennaio 2012. URL consultato il 22 aprile 2016.
- ^ Lorne Cook, NATO: The World's Largest Military Alliance Explained, su militarytimes.com, The Associated Press, US, 25 maggio 2017. URL consultato il 26 maggio 2017.
- ^ (EN) Russian submarine takes active part in NATO exercise Bold Monarch 2011, su nato.int, 10 giugno 2011. URL consultato il 24 settembre 2025.
- ^ NATO-Russia Relations: The Background (PDF), su nato.int, NATO, marzo 2020. URL consultato l'11 giugno 2021.
- ^ Lavrov Says Russia Wants Military Cooperation With NATO, 'Pragmatic' U.S. Ties, su rferl.org, Radio Free Europe/Radio Liberty, 18 febbraio 2017. URL consultato l'11 giugno 2021.
- ^ Pakistan. Al via le esercitazioni navali Aman-21, su notiziegeopolitiche.net, 12 febbraio 2021. URL consultato il 23 settembre 2025.
- ^ (EN) Russia suspends its mission at NATO, shuts alliance's office, su apnews.com, AP, 18 ottobre 2021. URL consultato il 19 ottobre 2021.
- ^ Anna Chernova and Kara Fox, Russia suspending mission to NATO in response to staff expulsions, CNN. URL consultato il 19 ottobre 2021.
- ^ (EN) Madrid Summit ends with far-reaching decisions to transform NATO, su nato.int, 30 giugno 2022. URL consultato il 24 settembre 2025.
- ^ NATO Declassified - Old adversaries become new partners, su nato.int.
- ^ Mary Elise Sarotte, A Broken Promise? What the West Really Told Moscow About NATO Expansion, in Foreign Affairs, vol. 93, n. 5, 2014, pp. 90-97. URL consultato il 3 gennaio 2023.
- ^ (EN) Raluca Iulia Iulian, A Quarter Century of Nato-Russia Relations, in CBU International Conference Proceedings, vol. 5, 23 agosto 2017, pp. 633-638, DOI:10.12955/cbup.v5.998, ISSN 1805-9961. URL consultato il 4 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2023).
- ^ NATO Declassified - First NATO Secretary General in Russia, su nato.int.
- ^ The NATO-Russia Archive - Formal NATO-Russia Relations, su bits.de, Berlin Information-Center For Translantic Security (BITS), Germany. URL consultato il 22 aprile 2016.
- ^ Ronald D. Azmus, Opening NATO's Door (2002) p. 210.
- ^ Strobe Talbott, The Russia Hand: A Memoir of Presidential Diplomacy (2002) p. 246.
- ^ Fergus Carr and Paul Flenley, "NATO and the Russian Federation in the new Europe: the Founding Act on Mutual Relations." Journal of Communist Studies and Transition Politics 15.2 (1999): 88–110.
- ^ 5/15/97 Fact Sheet: NATO-Russia Founding Act, su 1997-2001.state.gov. URL consultato il 31 maggio 2022.
- ^ NATO, NATO - Official text: Founding Act on Mutual Relations, Cooperation and Security between NATO and the Russian Federation signed in Paris, France, 27-May.-1997, in NATO. URL consultato il 22 aprile 2016.
- ^ NATO Publications, su nato.int. URL consultato il 28 maggio 2022.
- ^ Nato-Russia Council - Documents & Glossaries, su nato.int. URL consultato il 28 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2023).
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