Regolamento di conti

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Regolamento di conti
Una scena del film
Titolo originaleLes hommes
Paese di produzioneFrancia, Italia
Anno1973
Durata100 min
Generepoliziesco, drammatico
RegiaDaniel Vigne
SoggettoLéo Carrier
SceneggiaturaJacques Robert, Daniel Vigne
ProduttoreGisèle Rebillon
Casa di produzioneMondial Te.Fi., Sofracima S.A.
FotografiaJean Charvein
MontaggioLaurence Leininger
Effetti specialiGiovanni Corridori
MusicheChristian Gaubert, Francis Lai
ScenografiaGuy Maugin
TruccoAlexandre Marcus
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Regolamento di conti (Les hommes) è un film del 1973 diretto da Daniel Vigne.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Fantoni, un gangster dell'ambiente corso, ha scontato una pena per un crimine che non ha commesso, l'omicidio di un padrino mafioso. Dopo la scarcerazione si vendica e liquida i suoi ex soci. Il Milieu non tollera che Fantoni attacchi i suoi e ne ordina l'assassinio. Vinci, amico di lunga data di Fantoni, è incaricato del compito.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è ispirato alla vera storia dall'affaire du Combinatie, una nave carica di sigarette di contrabbando che nel 1952 causò una sanguinosa faida per il suo possesso tra le bande corse di Marsiglia.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu distribuito in Francia nel marzo 1973 e in Italia nel giugno successivo.

In Italia fu negata la visione ai minori di 14 anni "in considerazione del fatto che l'opera contiene numerose scene di violenza verso uomini rappresentate in forma particolarmente impressionante e presenta crimini in forma tale da indurre all'imitazione" consentendo così all'opera di non subire tagli. Nella nuova revisione del 2009, atta alla rimozione del divieto e conseguente trasmissione televisiva, furono invece apportati tre tagli nelle scene ritenute più violente per un totale di 34 secondi.[1]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

«[...] Attorno a questo filo narrativo si sviluppano le imprese di fuorilegge tanto implacabili allorché sparano o effettuano i loro colpi, quanto affettuosi e teneri in famiglia nei giorni in cui dall'inferno degli angiporti di Marsiglia si trasferiscono nei remoti villaggi della loro isola dove il tempo s'è fermato. Il contrasto è visto in superficie e lascia spazio a tocchi convenzionali, tipici di certo repertorio gangsteristico di imitazione. Tuttavia la parte conclusiva non è priva di una intensità drammatica che riscatta le precedenti smagliature, e dà modo agli interpreti, specie a Michel Constantin e Marcel Bozzuffi, di conferire accenni di sofferta verità alla recitazione.»

«[...] il film a colori di Vigne ci appare contraddittorio e irrisolto per due ordini di motivi: il suo fallimento come film «documentario» su fatti e circostanze reali cioè ormai affidate alla storia della criminologia; il suo fallimento come film che tenta di restituire l'immagine interiore della «mala» parigina. In sostanza, Regolamento di conti non riesce ad esprimere un discorso critico sulla obiettività e la soggettività del fenomeno della criminalità, pur presentando con qualche accento efficace la figura drammatica di Fantoni, un killer non più utile all'organizzazione, un «cavallo azzoppato», e destinato quindi a scomparire dalla scena. La narrazione cinematografica è scandita da una serie di cartelli didascalici che indicano la data presumibilmente esatta dell'azione, ma è proprio l'«intreccio» la parte più debole e banale di un film che tenta di riscattarsi, come si è accennato, attraverso il dramma soltanto esistenziale del solitario protagonista. D'altra parte, Daniel Vigne non cerca neppure di approfondire le componenti politico-giudiziarie del «caso», come anche appena accennata è la circostanza dello sradicamento di alcuni uomini dell'organizzazione, nati in Corsica e costretti ad operare a Marsiglia.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Regolamento di conti, su italiataglia.it. URL consultato il 30 maggio 2023.
  2. ^ a. v. [Achille Valdata], Le prime visioni sullo schermo. Storie di malavita e d'amore, in La Stampa, 21 giugno 1973, p. 8.
  3. ^ r. a. [Roberto Alemanno], Le prime. Cinema. Regolamento di conti (PDF), in l'Unità, 20 luglio 1973, p. 7.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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