Quartieri Spagnoli

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Entrata nei quartieri Spagnoli provenendo da via Toledo

I quartieri spagnoli sorgono nella parte storica della città di Napoli, costituiti, a loro volta, dai quartieri San Ferdinando, Avvocata e Montecalvario.

Storia

I quartieri sorgono intorno al XVI secolo al fine di accogliere le guarnigioni militari spagnole destinate alla repressione di eventuali rivolte della popolazione napoletana, oppure come dimora temporanea per coloro che passavano da Napoli in direzione di altri luoghi di conflitto. Fin dall'epoca della loro nascita, i quartieri spagnoli presentarono fenomeni di criminalità e soprattutto prostituzione, legata alla continua ricerca di "divertimento" da parte dei soldati spagnoli. Nonostante l'emanazione, da parte del viceré di Napoli, don Pedro de Toledo, di alcune apposite leggi tese a debellare il fenomeno, il quartiere rimase nel tempo sempre un'area di grandi difficoltà sociali della città partenopea.

Più di recente la zona ha cominciato a conoscere una seppur modesta riabilitazione. Grazie alla particolare conformazione urbanistica, ai nuovi negozi e punti di ristorazione, ai piccoli mercati di pesce e ortofrutticoli che vi stazionano all'interno, all'apertura della nuova stazione metropolitana e, in generale, al folklore che la zona conserva, i Quartieri Spagnoli sono non di rado punto ricercato dalle foto di curiosi e turisti provenienti da ogni parte del mondo. Inoltre, la zona ha cominciato ad accogliere negli ultimi anni un significativo numero di studenti universitari, italiani e stranieri, che ivi prendono in affitto appartamenti o singole stanze, grazie anche alla vicinanza con alcune sedi delle Università Napoletane (Federico II e Seconda Università degli Studi di Napoli).

Quartieri Spagnoli

Nonostante la nomea che il quartiere si porta dietro, esso costituisce comunque un nucleo di rilevanza storico artistica di prim'ordine della città di Napoli, che offre anche diversi spunti della cultura popolare e dello stile di vita napoletano, come, per esempio, la presenza di piccole botteghe artigianali, oppure dei "bassi napoletani", o, ancora, di piccoli e bui vicoli caratterizzati da alte scalinate e dai panni stesi ad asciugare tra i palazzi. Tra i principali monumenti d'interesse del quartiere, vi sono:

I quartieri spagnoli oggi

Nel settembre del 2012 è stata aperta, in prossimità dei Quartieri Spagnoli, la stazione Toledo della Linea 1 della metropolitana di Napoli. Durante gli scavi per la realizzazione della seconda uscita della stazione, in piazza Montecalvario, sono state rinvenute tracce di insediamenti abitativi dell'Età del ferro del 1500 a.C. circa[la datazione lascia pensare all'età del bronzo]. In piazzetta Santa Maria degli Angeli, invece, sono stati ritrovati reperti della Napoli medievale. Nei quartieri vivono circa 14.000 persone per un totale di 4.000 famiglie dislocate su una superficie di circa 800.000 metri quadrati. A causa della particolare conformazione del suolo, nei quartieri storici della città avvengono non di rado cedimenti del terreno. Nella notte a cavallo tra il 22 e il 23 settembre 2009, in vico San Carlo, probabilmente a causa delle forti piogge, si è verificato il crollo del manto stradale, che ha dato luogo a una voragine di quasi 20 metri di lunghezza. Ciò ha provocato l'immediata evacuazione di alcuni edifici e la chiusura della chiesa di San Carlo alle Mortelle.[1]

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ Voragine ai quartieri spagnoli sgomberati sei palazzi a Napoli, in repubblica.it, 23 settembre 2009. URL consultato il 07-07-2011.

Voci correlate

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