Pulmonaria

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Pulmonaria
Pulmonaria officinalis
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Lamiidi
Ordine Boraginales
Famiglia Boraginaceae
Sottofamiglia Boraginoideae
Tribù Boragineae
Sottotribù Boragininae
Genere Pulmonaria
L.
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Lamiales
Famiglia Boraginaceae
Genere Pulmonaria
Specie

Pulmonaria L. è un genere di piante della famiglia Boraginaceae[1], comprendente piante perenni con rizoma strisciante e fusto semplice.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del genere deriva dal latino pulmo (polmone). Secondo la dottrina delle segnature, l'aspetto chiazzato delle foglie di P. officinalis ricorda quello di un polmone malato, e pertanto ne era consigliato l'uso per il trattamento delle affezioni respiratorie. Il riferimento ai polmoni è presente anche nel nome comune della pianta in molte lingue, come l'inglese "lungwort", il tedesco "lungenkraut", il francese "herbe aux poumons".[2][3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I fiori pentameri, caratterizzati da una evidente eterostilia, sono portati in cime terminali bratteate. I calici, angolosi, sono divisi fino a circa la metà della loro lunghezza. Le corolle di colore rosso, blu o violetto sono infundibuliformi senza scaglie o invaginazioni, portano nella gola cinque ciuffi di peli riuniti a formare un anello. Gli stami sono inclusi, inseriti nella gola o nella parte mediana del tubo. Lo stilo è incluso; stimma capitato o a volte bifido. Le nucule ovoidi sono erette, lisce, pelose, a volte glabrescenti, ristrette alla base sopra un distinto cercine.

Nelle flore più moderne, la variabilità entro il genere è attribuita a ibridazione fra tre o quattro "specie base", ma questo è improbabile per due ragioni (TUTIN et alii, 1976):

  • ciò non va d'accordo con il conteggio dei cromosomi che è stato fatto
  • in questo genere gli ibridi tra specie con differente numero cromosomico sono sempre sterili

Importanti caratteri da prendere in considerazione nella determinazione delle varie specie sono:

  • le rosette fogliari con sviluppo durante la fioritura e fruttificazione (foglie estive)
  • il grado con cui le foglie sono macchiate
  • l'effetto dell'eterostilia sulla grandezza del fiore e inserzione degli stami che nella forma longistila sono inseriti alla base del tubo con le antere che ne raggiungono la metà e lo stilo che affiora alla fauce, mentre nella forma brevistila sono inseriti verso la metà del tubo con le antere che ne raggiungono la sommità e con lo stilo del tutto incluso
  • l'interno del tubo corollino, che può essere glabro o peloso sotto i ciuffi di peli.

Altro importantissimo carattere, il cui accurato studio riesce a condurre a determinazioni sicure, è la pelosità. Questo carattere deve essere attentamente studiato al binoculare o al microscopio a basso ingrandimento, in sezioni sottili. L'osservazione va condotta a 5-10mm lateralmente alla nervatura centrale della pagina superiore delle foglie estive. Si possono così osservare degli organelli così distinti:

  • aculeoli: inferiori a 0.1 mm pur essendo alti 1-2.5 volte la loro massima larghezza basale
  • peli: lunghi 0.3-0.5(0.6) mm, con la base più larga e via via assottigliantesi verso l'apice, abbastanza molli
  • setole: lunghe da almeno 0.6 mm a 1.5(2) mm, diritte con la punta più o meno allungata e più o meno arcuata, robuste e pungenti al tatto
  • ghiandole, o anche peli ghiandolari: sono presenti in quasi tutte le specie almeno come microghiandole con lunghezza massima non maggiore di 0.3-0.4 mm; alcune specie sono fornite di peli ghiandolari di 0.6-2.0mm sulle foglie che rappresentano un carattere diagnostico importante (es. P. australis); altre specie possono presentare pelosità di questa natura sugli assi fioriferi.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il genere è diffuso nelle regioni temperate dell'Europa e dell'Asia.[1] In Italia sono presenti le seguenti specie[4]: Pulmonaria australis, Pulmonaria hirta (sin. P. apennina, P. vallarse), Pulmonaria officinalis e Pulmonaria stiriaca.

Si possono trovare in suoli profondi ricchi di humus, di solito in ombra anche se alcune specie (es. P. angustifolia) si trovano in luoghi assolati.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere comprende le seguenti specie:[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Pulmonaria, in Plants of the World Online, Board of Trustees of the Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 21 gennaio 2024.
  2. ^ (EN) The Tudors (PDF), su birminghambotanicalgardens.org.uk, Birmingham Botanical Gardens, 2014.
  3. ^ (EN) Coombes A.J., The A to Z of plant names, Timber Press, USA, 2012, p. 312], ISBN 978-1-60469-196-2.
  4. ^ Pignatti S., Pulmonaria, in Flora d'Italia Vol. III, Milano, Edagricole, 2017, pp. 158-160, ISBN 9788850652440.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]