Ptilodus

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Ptilodus
Cranio di Ptilodus
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa Bilateria
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
(clade) Mammaliaformes
Classe Mammalia
Superordine Allotheria
Ordine Multituberculata
Famiglia Ptilodontidae
Genere Ptilodus
Specie
  • P. fractus
  • P. gnomus
  • P. kummae
  • P. mediaevus
  • P. montanus
  • P. tsosiensis
  • P. wyomingensis

Lo ptilodo (gen. Ptilodus) è un piccolo mammifero estinto, appartenente all'ordine arcaico dei multitubercolati. Visse nel Paleocene (tra 62 e 58 milioni di anni fa) in Nordamerica.

Un falso scoiattolo[modifica | modifica wikitesto]

Rispetto ai suoi parenti, lo ptilodo poteva raggiungere dimensioni ragguardevoli (30 - 50 centimetri di lunghezza), più o meno la taglia di un grosso scoiattolo, animale che ricordava anche nell'aspetto e probabilmente nel modo di vita: le zampe, i piedi e la lunga coda prensile suggeriscono che questo animale fosse un buon arrampicatore.

Specie[modifica | modifica wikitesto]

Ricostruzione della testa di Ptilodus

Il genere Ptilodus venne descritto dal famoso paleontologo Edward Drinker Cope nel 1881, ma si creò una confusione tassonomica con altri generi di multitubercolati (Chirox, Ectypodus e Neoplagiaulax). In ogni caso, attualmente vengono riconosciute sette specie di ptilodo. Tra queste, la specie Ptilodus gnomus era la più piccola del genere (come indica il nome), ed è conosciuta principalmente per una notevole quantità di denti fossili. Gli scheletri più completi appartengono alle specie Ptilodus wyomingensis e Ptilodus montanus. Quest'ultima era anche una delle specie più grandi, e poteva pesare 650 grammi. Un calco endocranico ottenuto da un esemplare di questa specie indica che l'animale doveva avere un senso dell'olfatto molto sviluppato.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • E. D. Cope (1881). Eocene Plagiaulacidae. American Naturalist 15, 921–922.
  • J. A. Dorr (1952). Early Cenozoic stratigraphy and vertebrate paleontology of the Hoback Basin, Wyoming. Bulletin of the Geological Society of America 63, 59–94.
  • E. Douglass (1908). Vertebrate fossils from the Fort Union beds. Ann. Carnegie Museum, V, 11–26.
  • C. L. Gazin (1941). The mammalian faunas of the Paleocene of central Utah, with notes on the geology. Proceedings of the United States National Museum 91, 1–53.
  • J. W. Gidley (1909). Notes on the fossil mammalian genus Ptilodon, with descriptions of new species. Proceedings of the United States National Museum XXXVI, 611–626.
  • G. L. Jepsen (1940). Paleocene faunas of the Polecat Bench formation, Park County. Wyoming. Pro. Amer. Philos. Soc 83, 217–340.
Scheletro di Ptilodus kummae
  • Z. Kielan-Jaworowska & J. H. Hurum (2001). Phylogeny and Systematics of multituberculate mammals. Paleontology 44, 389–429.
  • D. Krause (1977). Paleocene multituberculates (Mammalia) of the Roche Percee Local Fauna, Ravenscrag Formation, Saskatchewan, Canada. Palaeontographica Abt, A 186, 1–36.
  • C. R. Scott, R. C. Fox RC, and G. P. Youzwyshyn (2002). New earliest Tiffanian (late Paleocene) mammals from Cochrane 2, southwestern Alberta, Canada. Acta Palaeontologica Polonica 47 (4), 691–704.
  • R. E. Sloan (1981). Systematics of Paleocene multituberculates from the San Juan Basin, New Mexico. In Lucas et all (Ed.), Advances in San Juan Basin paleontology, 127–160. University of New Mexico Press, Albuquerque.
  • Zofia Kielan-Jaworowska, Richard L. Cifelli, Zhe-Xi Luo (2005). "Mammals from the age of dinosaurs : origins, evolution, and structure" p. 260-349. ISBN 0-231-11918-6

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

MESOZOIC MAMMALS; Ptilodontoidea