Prova TV

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La prova TV, detta anche prova televisiva, è un sistema di moviola utilizzato negli sport di squadra per valutare la correttezza e lealtà degli atleti, soprattutto in merito ad episodi controversi.[1][2]

Regolamento[modifica | modifica wikitesto]

Viene disciplinata dall'articolo 35 del Codice di Giustizia sportiva, «mezzi di prova e formalità procedurali».[2] Il ricorso ad essa è dettato dall'eventualità di rilevare condotte violente o antisportive, sfuggite al controllo dell'arbitro durante la gara.[2][3] Ricadono sotto tale casistica - tra le altre - i falli contrari al regolamento, le simulazioni volte ad ingannare i direttori di gara e le risse.[4][5][6] È altresì utile per evitare l'erronea applicazione di provvedimenti verso l'atleta sbagliato (scambio di identità).[7]

Nello sport professionistico, in cui il referto compilato dall'arbitro è assimilato ad un documento ufficiale, le stesse società possono effettuare segnalazioni alla procura federale.[2] L'ente fornisce quindi il materiale - cui viene attribuita valenza tecnica e legale - al giudice sportivo, cui compete l'eventuale elevazione di sanzioni (ammende pecuniarie o squalifiche) ai trasgressori.[2] Se necessario, le registrazioni effettuate per mezzo di telecamere o televisioni, possono estendersi oltre al campo di gioco riprendendo quanto avviene - per esempio - sugli spalti o nelle pertinenze dell'impianto.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'idea nacque negli anni Novanta, intendendo la prova televisiva come uno strumento d'ausilio per gli arbitri.[8] Malgrado nel panorama sportivo europeo sia stata introdotta quasi immediatamente (in special modo nel calcio[9]), negli Stati Uniti viene applicata solamente dal 2012.[10][11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fabrizio Lanzalonga, La prova tv nel Codice di Giustizia Sportiva, su diritto.it, 17 marzo 2016.
  2. ^ a b c d e f ART. 35 DEL C.G.S. (PDF), su figc.it.
  3. ^ Vincenzo Cito e Mirko Graziano, Ayroldi, come fai a non vedere?, in La Gazzetta dello Sport, 3 marzo 2004.
  4. ^ La rissa di Cagliari vale la prova tv, su gazzetta.it, 26 marzo 2006.
  5. ^ Andrea Martelli, Tosel: "Ecco quando si applica la prova TV", su contra-ataque.it, 3 giugno 2015.
  6. ^ Giudice sportivo: 2 giornate a Strootman, salterà Milan e Juve, su gazzetta.it, 2 maggio 2017.
  7. ^ Espulso ma non squalificato Gonzalez scagionato dalla prova tv, su gazzetta.it, 18 settembre 2012.
  8. ^ Zago sputa a Simeone: è prova tv, in la Repubblica, 22 novembre 1999, p. 48.
  9. ^ Spagna, 11 turni con la prova tv, in la Repubblica, 27 novembre 1999, p. 49.
  10. ^ L'Nba contro i furbetti Prova tv e squalifiche, su gazzetta.it, 19 giugno 2012.
  11. ^ Nba, guerra ai simulatori Sanzioni con prova tv, su gazzetta.it, 28 settembre 2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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