Presa di Roxburgh (1460)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Presa di Roxburgh (1460)
parte Guerre anglo-scozzesi
Dataluglio - agosto 1460
LuogoCastello di Roxburgh, Scozia
EsitoVittoria di Pirro degli scozzesi
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
SconosciutiSconosciuti
Perdite
SconosciuteSconosciute
Voci di guerre presenti su Wikipedia

La presa di Roxburgh del 1460 fu un episodio delle guerre anglo-scozzesi. Giacomo II di Scozia aveva iniziato una campagna per riconquistare Roxburgh e Berwick che erano cadute nelle mani degli inglesi, mentre l'Inghilterra era occupata nella Guerra delle due rose. Re Giacomo morì nel corso dell'assedio, colpito dal fuoco di uno dei cannoni del suo esercito.

Antefatto[modifica | modifica wikitesto]

A seguito delle guerre d'indipendenza scozzesi del secolo precedente, Roxburgh fu uno degli ultimi castelli della Scozia a passare agli inglesi.[1][2] Nel 1460, l'Inghilterra si trovava nel bel mezzo di una guerra civile, la guerra delle due rose, ed entrambe le parti avevano richiesto l'aiuto di re Giacomo nella lotta per il trono inglese. Il re di Scozia, ad ogni modo, aveva pensato di sfruttare a situazione a proprio vantaggio per recuperare i borghi e i castelli di Roxburgh e Berwick che, pur trovandosi in Scozia, erano saldamente tenuti dagli inglesi.[3]

Prima dell'attacco a Roxburgh, gli inglesi si erano preparati ad aspettarsi un attacco su Berwick, e pertanto si concentrarono su quell'obbiettivo da difendere.[4]

L'assedio[modifica | modifica wikitesto]

Giacomo II di Scozia col suo esercito giunse a Berwick nel luglio del 1460, impegnandosi nella distruzione del villaggio locale dominato dagli inglesi.[2][4] Quando il castello rifiutò la resa, Giacomo iniziò l'assedio.[4]

Il 3 agosto Giacomo si trovava nei pressi di uno dei cannoni del suo esercito quando diede l'ordine di sparare. Il cannone esplose ferendolo mortalmente.[5]

A seguito della sua morte, la moglie Maria di Gheldria ordinò all'esercito scozzese di continuare l'assedio.[6] Il castello si arrese il 5 agosto,[2] senza lasciare prigionieri dal momento che a tutti i difensori venne concesso di poter abbandonare il campo di battaglia.[3]

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'assedio, il castello risultò distrutto al punto da non poter essere utilizzato nuovamente dagli inglesi.[3]

Con la morte del re, Maria di Gheldria ed il vescovo James Kennedy governarono come reggenti sino alla maggiore età di Giacomo III di Scozia.[7] Durante questo periodo, Maria diede prova di essere un'abile diplomatica, ottenendo la restituzione di Berwick in cambio dell'aiuto prestato dalla Scozia alla causa dei Lancaster.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ King James II, su Undiscovered Scotland. URL consultato l'8 agosto 2020.
  2. ^ a b c Malcolm Archibald, Dance If Ye Can: A Dictionary of Scottish Battles, Creativia, 2016, ISBN 978-1536821796.
  3. ^ a b c (EN) George Buchanan, The History of Scotland: With Notes, and a Continuation to the Present Time : in Six Volumes: Volume 2, 1829, pp. 100–105. URL consultato l'8 agosto 2020.
  4. ^ a b c The Siege of Roxburgh Castle 1460, su Scottish Castles Association, 29 gennaio 2019. URL consultato l'8 agosto 2020.
  5. ^ Richard Cavendish, James II of Scots killed at Roxburgh, in History Today, vol. 60, n. 8, 8 agosto 2010. URL consultato l'8 agosto 2020.
  6. ^ (EN) Robert Lindsay, The History of Scotland: From 21 February, 1436. to March, 1565., 1728, pp. 58–65. URL consultato l'8 agosto 2020.
  7. ^ James III of Scots (1451 - 1488) King (1460), in The Companion to British History, Routledge - Credo Reference, Charles Arnold Baker, 2001. URL consultato l'8 agosto 2020.
  8. ^ Norman Macdougall, Mary of Gueldres, in John Cannon e Robert Crowcroft (a cura di), The Oxford Companion to British History, Oxford University Press, Inc. Credo Reference. URL consultato l'8 agosto 2020.