Gayella valparadisaea

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Lúcumo cileno
Foglie e frutto di Gayella valparadisaea
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
Ordine Ericales
Famiglia Sapotaceae
Sottofamiglia Chrysophylloideae
Genere Gayella
Specie G. valparadisaea
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Ebenales
Famiglia Sapotaceae
Genere Gayella
Specie G. valparadisaea
Nomenclatura binomiale
Gayella valparadisaea
(Molina) Pierre
Sinonimi

Lucuma valparadisaea
Molina, 1782
Lucuma splendens
A.DC., 1844
Pouteria splendens
(A.DC.) Kuntze, 1898
Vitellaria valparadisaea
(Molina) Radlk. ex Dubard, 1912

Gayella valparadisaea (Molina) Pierre, detta comunemente lúcumo cileno o palo colorado, è un albero da frutta della famiglia delle Sapotaceae, originario del Cile. È l'unica specie nota del genere Gayella.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si sviluppa in forma arbustiva, sino a circa 2 metri di altezza.

La chioma è densa e di forma sferica; le foglie sono perenni e si concentrano all'apice dei rami giovani, leggermente pelose, e sono di forma ellittica, con la base allargata, piccole e di colore verde intenso.

I fiori sono singoli, piccoli, di colore giallo e bianco.

Il frutto, chiamato localmente lucuma, è una piccola drupa carnosa, commestibile, di colore da rosso a giallo arancio, con due a tre semi per frutto, uniti da una piccola lamina. La polpa è secca e amidacea, con un sapore dolce per quanto leggermente astringente.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Gayella valparadisaea popola le aree costiere del Cile centrale tra la regione di Coquimbo e la regione di Valparaíso[1][2].

Attualmente sopravvivono solo tre aree di crescita: la prima, una piccola popolazione di pochi esemplari nel litorale di Puerto Oscuro, una seconda popolazione si incontra tra Los Molles e il sud di Los Vilos dove cresce in forma continua essendo l'elemento dominante del paesaggio, (largo di 35 km circa, al límite della Regione di Valparaiso e la Regione di Coquimbo), e una terza area da Punta del Gallo in Tunquén (nord di Algarrobo), fino alla caduta di Los Lúcumos nei precipizi di Playa Ancha, zona urbana di Valparaíso (40 km di bordo costiero circa). Nel passato questa specie formava boschi puri. Attualmente l'unico bosco conosciuto di grandi alberi si trova ai piedi del cerro Santa Inés con individui di 60 cm di diametro e da 15 a 20 m di altezza.[senza fonte]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La Lista rossa IUCN classifica Gayella valparadisaea come specie in pericolo di estinzione (Endangered).[1]

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Dal fusto si ricava un legno di colore scuro e rossiccio, molto resistente.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Castro Valdivia, V.B. 2022, Pouteria splendens, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 7 ottobre 2023.
  2. ^ a b (EN) Gayella valparadisaea, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 7 ottobre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rodríguez, Quezada y Matthei, Flora arbórea de Chile, Holanda: University of Ámsterdam., 2006.

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